Previdenza, assistenza, sussidi, ma anche apertura a nuovi sbocchi professionali, sono le diverse facce di un ente, l’Enpab, a tutela dei biologi come professionisti ma soprattutto come persone, che ha avuto la possibilità di presentarsi agli studenti in occasione del seminario tenuto il 26 aprile dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche e Farmaceutiche (Distabif). Ad aprire i lavori per poi dare la parola agli ospiti è
il Direttore del Dipartimento Paolo Vincenzo Pedone, insieme alla Presidente del Consiglio dei Corsi di Studio in Scienze Biologiche e Biologia Marina Isidori. “Cas(s)a”, così preferisce definirsi l’associazione, proprio per sottolineare i due valori di cassa e casa per i propri iscritti. Lo spiega la Presidente Tiziana Stallone. Poi illustra ai futuri biologi cosa aspettarsi nel post laurea. “Il nostro obiettivo è quello di darvi gli strumenti utili a districarvi nel mondo del lavoro – spiega la Stallone – ma soprattutto l’entusiasmo, perché è soltanto con la passione che riuscirete ad affrontare le difficoltà di accesso nel mercato
del lavoro”. In un mercato fluido prevale la figura del libero professionista. “Contiamo circa 14.500 iscritti e tantissime sono soprattutto le donne tra i 30 ed i 35 anni – afferma la Presidente – che sono molto tutelate dal nostro welfare strategico”. Laddove vengono meno le certezze del tanto auspicato ‘posto fisso’, “emerge la creatività, la volontà e dunque la voglia di mettersi in gioco”. La professione di biologo, soprattutto negli ultimi anni, va a
sfociare direttamente in quella del nutrizionista: “Oltre 5000 iscritti, che costituiscono il 40% del nostro Ente, svolgono questa professione.
Questa è una direzione sotto certi versi positiva, in quanto sottolinea una richiesta nel settore, ma per altri versi è estremamente preoccupante perché radiografa una scarsa consapevolezza di cosa è possibile fare con la laurea in Biologia”. Quindi illustra le diverse possibilità occupazionali per i laureati in questa disciplina. Ad esempio. il biologo consulente in etichettatura dei prodotti alimentari e dei suoi claim, o che associ la sua funzione a quella di farmacie, palestre, riviste scientifiche, comunicazione per aziende e così via. “Non ero a conoscenza delle diverse strade che si prospettano anche ad un biologo junior – afferma Pasquale, studente all’ultimo anno del Corso di Laurea Triennale in Scienze biologiche – È una possibilità
che terrò in considerazione, così da provare ad entrare nel mondo del lavoro prima di intraprendere gli studi Magistrali”. Vanessa, neo laureata in Scienze biologiche, commenta: “La figura del food designer presentata quest’oggi mi attira particolarmente perché è una sintesi fra l’arte e le competenze scientifiche a cui non avevo pensato. Adoro il disegno e questa figura professionale potrebbe fare proprio al mio caso”. A sostegno della ricerca di strade
alternative a quelle classiche, le testimonianze di alcuni ex laureati ormai ben inseriti nel mondo del lavoro, ad esempio nel campo della nutrizione oncologica e della fecondazione medico-assistita. “Credete sempre nelle vostre capacità e abbiate come valore di riferimento l’umiltà, che è fondamentale. In bocca al lupo a tutti voi!”, l’incoraggiamento agli studenti della dott.ssa Stallone che ha chiuso l’incontro.
Maria Teresa Perrotta
il Direttore del Dipartimento Paolo Vincenzo Pedone, insieme alla Presidente del Consiglio dei Corsi di Studio in Scienze Biologiche e Biologia Marina Isidori. “Cas(s)a”, così preferisce definirsi l’associazione, proprio per sottolineare i due valori di cassa e casa per i propri iscritti. Lo spiega la Presidente Tiziana Stallone. Poi illustra ai futuri biologi cosa aspettarsi nel post laurea. “Il nostro obiettivo è quello di darvi gli strumenti utili a districarvi nel mondo del lavoro – spiega la Stallone – ma soprattutto l’entusiasmo, perché è soltanto con la passione che riuscirete ad affrontare le difficoltà di accesso nel mercato
del lavoro”. In un mercato fluido prevale la figura del libero professionista. “Contiamo circa 14.500 iscritti e tantissime sono soprattutto le donne tra i 30 ed i 35 anni – afferma la Presidente – che sono molto tutelate dal nostro welfare strategico”. Laddove vengono meno le certezze del tanto auspicato ‘posto fisso’, “emerge la creatività, la volontà e dunque la voglia di mettersi in gioco”. La professione di biologo, soprattutto negli ultimi anni, va a
sfociare direttamente in quella del nutrizionista: “Oltre 5000 iscritti, che costituiscono il 40% del nostro Ente, svolgono questa professione.
Questa è una direzione sotto certi versi positiva, in quanto sottolinea una richiesta nel settore, ma per altri versi è estremamente preoccupante perché radiografa una scarsa consapevolezza di cosa è possibile fare con la laurea in Biologia”. Quindi illustra le diverse possibilità occupazionali per i laureati in questa disciplina. Ad esempio. il biologo consulente in etichettatura dei prodotti alimentari e dei suoi claim, o che associ la sua funzione a quella di farmacie, palestre, riviste scientifiche, comunicazione per aziende e così via. “Non ero a conoscenza delle diverse strade che si prospettano anche ad un biologo junior – afferma Pasquale, studente all’ultimo anno del Corso di Laurea Triennale in Scienze biologiche – È una possibilità
che terrò in considerazione, così da provare ad entrare nel mondo del lavoro prima di intraprendere gli studi Magistrali”. Vanessa, neo laureata in Scienze biologiche, commenta: “La figura del food designer presentata quest’oggi mi attira particolarmente perché è una sintesi fra l’arte e le competenze scientifiche a cui non avevo pensato. Adoro il disegno e questa figura professionale potrebbe fare proprio al mio caso”. A sostegno della ricerca di strade
alternative a quelle classiche, le testimonianze di alcuni ex laureati ormai ben inseriti nel mondo del lavoro, ad esempio nel campo della nutrizione oncologica e della fecondazione medico-assistita. “Credete sempre nelle vostre capacità e abbiate come valore di riferimento l’umiltà, che è fondamentale. In bocca al lupo a tutti voi!”, l’incoraggiamento agli studenti della dott.ssa Stallone che ha chiuso l’incontro.
Maria Teresa Perrotta