A partire dal prossimo anno accademico, gli studenti fuorisede dell’Università Parthenope potranno finalmente usufruire della Residenza universitaria dell’Ateneo, situata presso l’ex Manifattura Tabacchi, in una zona di Napoli, quella orientale, che rientra in un progetto di riqualificazione urbanistica il cui scopo è cambiarne in positivo le caratteristiche. “Ricordo le difficoltà di tanti miei colleghi fuorisede che, ai tempi dell’Università, spesso con famiglie molto umili alle spalle, si spostavano in città per conseguire la laurea, perché le sedi universitarie erano concentrate nei grandi centri e non si parlava affatto di residenze – ha detto il Rettore del Parthenope prof. Claudio Quintano, durante la conferenza stampa tenutasi il 31 maggio a Villa Doria D’Angri, per la presentazione del progetto di collaborazione tra l’Adisu Parthenope (Azienda per il Diritto allo Studio Universitario) e l’ONAOSI (Opera Nazionale Assistenza Orfani Sanitari Italiani) per l’apertura della “prima residenza in Italia con fondi privati” – Oggi, senza dubbio, c’è una rete più fitta delle ex Facoltà e le residenze hanno anche il ruolo di sprovincializzare le nuove leve oltre che avvicinarle al mondo accademico”.
Dotata di 180 posti letto, offre molteplici servizi agli studenti: mensa, connessione internet, emeroteca, parcheggio, lavanderia a gettone, servizio navetta per raggiungere la stazione ed il centro. “Vogliamo portare la cultura a S. Giovanni a Teduccio, perché non deve esserci una parte della città ricordata solo per certe caratteristiche – ha detto il Presidente dell’Adisu avv. Maurizio Zuccaro – Questa è la prima residenza gestita direttamente dall’Università”. Al fine di garantire la copertura dei posti e l’efficienza nella gestione, l’Adisu ha stretto accordi con ONAOSI, “individuando un costo più che politico”, che coprirà, almeno per il primo anno, cento posti letto.
Soddisfazione nelle parole del pro-Rettore prof. Alberto Carotenuto. “Fino a poco tempo fa, non conoscevo ONAOSI, e poi sono rimasto impressionato dalla grandezza di questa associazione – ha detto – L’area orientale di Napoli è praticamente centrale, e, in questo momento, è in atto una grande sfida: la riqualificazione di una zona che è sempre stata industriale, ma, nel giro di pochissimi anni, avrà una connotazione totalmente diversa. Speriamo che queste iniziative migliorino anche la qualità della vita dei nostri studenti”. La difficoltà dei fuori sede nel trovare alloggio a Napoli è cronica. “Sono arrivato a Napoli nel ‘77 dalla Calabria, e il mio primo problema è stato trovare una soluzione logistica – ha detto il prof. Vincenzo Santagada, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli – Questa residenza del Parthenope è d’esempio per cercare di coniugare le esperienze di ONAOSI con le strutture di tipo istituzionale”. Si è parlato proprio di “gap nell’accoglienza” da parte della città partenopea. “Per chi viene da fuori, è un impatto forte – ha affermato il dott. Domenico Taglialatela, in rappresentanza dell’Ordine dei Veterinari di Napoli – I ragazzi sono sottoposti a stress per trovare casa. Spero, quindi, che questo sia solo l’inizio dell’apertura dell’associazione verso il Sud”. ONAOSI non è molto conosciuta soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia. “La nostra presenza oggi a Napoli è un segnale preciso: uscire dall’Umbria, dove abbiamo la sede principale, e fare cultura sul territorio nazionale – ha spiegato il dott. Bruno Ziccarelli, Presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli – Napoli è una città con grandi pregi, ma dobbiamo fare in modo che si sappia, quindi, prima di tutto, devono essere occupati tutti i posti della residenza”. Secondo il dott. Stefano Zucchelli, Presidente dell’ONAOSI, “bisogna ripartire dai giovani dando loro la possibilità di sviluppare una coscienza civile che, spesso, la famiglie non riescono a dare”.
Entro luglio sarà pubblicato il bando, sul sito www.adisuparthenope.net, mentre continuano le gare per rendere effettiva la convenzione. Probabilmente, se non dovessero essere occupati tutti i posti, potranno partecipare al bando anche i fuorisede di altri Atenei.
Maddalena Esposito
Dotata di 180 posti letto, offre molteplici servizi agli studenti: mensa, connessione internet, emeroteca, parcheggio, lavanderia a gettone, servizio navetta per raggiungere la stazione ed il centro. “Vogliamo portare la cultura a S. Giovanni a Teduccio, perché non deve esserci una parte della città ricordata solo per certe caratteristiche – ha detto il Presidente dell’Adisu avv. Maurizio Zuccaro – Questa è la prima residenza gestita direttamente dall’Università”. Al fine di garantire la copertura dei posti e l’efficienza nella gestione, l’Adisu ha stretto accordi con ONAOSI, “individuando un costo più che politico”, che coprirà, almeno per il primo anno, cento posti letto.
Soddisfazione nelle parole del pro-Rettore prof. Alberto Carotenuto. “Fino a poco tempo fa, non conoscevo ONAOSI, e poi sono rimasto impressionato dalla grandezza di questa associazione – ha detto – L’area orientale di Napoli è praticamente centrale, e, in questo momento, è in atto una grande sfida: la riqualificazione di una zona che è sempre stata industriale, ma, nel giro di pochissimi anni, avrà una connotazione totalmente diversa. Speriamo che queste iniziative migliorino anche la qualità della vita dei nostri studenti”. La difficoltà dei fuori sede nel trovare alloggio a Napoli è cronica. “Sono arrivato a Napoli nel ‘77 dalla Calabria, e il mio primo problema è stato trovare una soluzione logistica – ha detto il prof. Vincenzo Santagada, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli – Questa residenza del Parthenope è d’esempio per cercare di coniugare le esperienze di ONAOSI con le strutture di tipo istituzionale”. Si è parlato proprio di “gap nell’accoglienza” da parte della città partenopea. “Per chi viene da fuori, è un impatto forte – ha affermato il dott. Domenico Taglialatela, in rappresentanza dell’Ordine dei Veterinari di Napoli – I ragazzi sono sottoposti a stress per trovare casa. Spero, quindi, che questo sia solo l’inizio dell’apertura dell’associazione verso il Sud”. ONAOSI non è molto conosciuta soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia. “La nostra presenza oggi a Napoli è un segnale preciso: uscire dall’Umbria, dove abbiamo la sede principale, e fare cultura sul territorio nazionale – ha spiegato il dott. Bruno Ziccarelli, Presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli – Napoli è una città con grandi pregi, ma dobbiamo fare in modo che si sappia, quindi, prima di tutto, devono essere occupati tutti i posti della residenza”. Secondo il dott. Stefano Zucchelli, Presidente dell’ONAOSI, “bisogna ripartire dai giovani dando loro la possibilità di sviluppare una coscienza civile che, spesso, la famiglie non riescono a dare”.
Entro luglio sarà pubblicato il bando, sul sito www.adisuparthenope.net, mentre continuano le gare per rendere effettiva la convenzione. Probabilmente, se non dovessero essere occupati tutti i posti, potranno partecipare al bando anche i fuorisede di altri Atenei.
Maddalena Esposito