Preoccupano il prof. Silvestro Canonico, così come gli altri colleghi, i pensionamenti previsti per il 2017 alla Scuola di Medicina, che lasciano scoperte diverse aree senza la possibilità di nuove assunzioni. Sono, infatti, ben 19 le quiescenze di personale docente e ricercatore in programma per questo anno, di cui la maggior parte sono attese entro novembre. “Con questi pensionamenti il mantenimento di un’offerta così ampia come la nostra comincia ad essere un’impresa complessa – afferma il prof. Canonico, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia – soprattutto per quanto riguarda la parte formale, visto che dobbiamo garantire un certo numero di docenti per Corso”. Bisognerà rivedere l’offerta formativa, anticipa, “soprattutto per quei Corsi che hanno più sedi periferiche e decidere degli accorpamenti. Penso, ad esempio, a Scienze Infermieristiche che ha 9 sedi in Campania e che
potrebbe essere necessario ridurre e accorpare. Questo purtroppo va a discapito della nostra politica territoriale. Corsi professionalizzanti, come quelli delle Professioni Sanitarie, hanno bisogno di un forte legame con il territorio e con le strutture ospedaliere, per poter formare una classe di professionisti che abbia conoscenza delle strutture
presenti, che venga dal territorio e che ne possa essere facilmente assorbita, considerato il prossimo
sblocco delle assunzioni dopo tanti anni di sofferenze”. Queste figure tecniche altamente specializzate, sottolinea il prof. Canonico, “oggi sono sempre più importanti perché la moderna scienza medica richiede figure specifiche e con competenze avanzate, però per avere una formazione completa c’è bisogno di stretti rapporti con gli ospedali del napoletano, casertano, avellinese o beneventano. Stiamo analizzando la situazione con molta cura per cercare di limitare i danni”. Lo spirito, però, è quello del miglioramento e dell’ampliamento e questo si manifesta attraverso l’attivazione di un nuovo Corso Triennale delle Professioni Sanitarie in Tecniche di Prevenzione negli ambienti e nei
luoghi di lavoro: “Siamo partiti dalla volontà di attivare un nuovo Corso di Laurea professionalizzante, quindi ampliare l’offerta e non ridurla”. Sul fronte degli spazi, invece, dopo l’ondata dei ricorsisti, sembra essere
tornati alla normalità, anche se, aggiunge il Presidente, “rimane un certo problema con le aule, di cui stiamo cercando di migliorare la vivibilità e fruibilità. A questo scopo, stiamo cercando di recuperare a Napoli alcuni spazi di Sant’Andrea delle Dame da utilizzare come aule studio. Anche a Caserta stiamo ipotizzando di cambiare destinazione ad alcuni locali per metterli a disposizione degli studenti come spazi studio o ricreativi”.
potrebbe essere necessario ridurre e accorpare. Questo purtroppo va a discapito della nostra politica territoriale. Corsi professionalizzanti, come quelli delle Professioni Sanitarie, hanno bisogno di un forte legame con il territorio e con le strutture ospedaliere, per poter formare una classe di professionisti che abbia conoscenza delle strutture
presenti, che venga dal territorio e che ne possa essere facilmente assorbita, considerato il prossimo
sblocco delle assunzioni dopo tanti anni di sofferenze”. Queste figure tecniche altamente specializzate, sottolinea il prof. Canonico, “oggi sono sempre più importanti perché la moderna scienza medica richiede figure specifiche e con competenze avanzate, però per avere una formazione completa c’è bisogno di stretti rapporti con gli ospedali del napoletano, casertano, avellinese o beneventano. Stiamo analizzando la situazione con molta cura per cercare di limitare i danni”. Lo spirito, però, è quello del miglioramento e dell’ampliamento e questo si manifesta attraverso l’attivazione di un nuovo Corso Triennale delle Professioni Sanitarie in Tecniche di Prevenzione negli ambienti e nei
luoghi di lavoro: “Siamo partiti dalla volontà di attivare un nuovo Corso di Laurea professionalizzante, quindi ampliare l’offerta e non ridurla”. Sul fronte degli spazi, invece, dopo l’ondata dei ricorsisti, sembra essere
tornati alla normalità, anche se, aggiunge il Presidente, “rimane un certo problema con le aule, di cui stiamo cercando di migliorare la vivibilità e fruibilità. A questo scopo, stiamo cercando di recuperare a Napoli alcuni spazi di Sant’Andrea delle Dame da utilizzare come aule studio. Anche a Caserta stiamo ipotizzando di cambiare destinazione ad alcuni locali per metterli a disposizione degli studenti come spazi studio o ricreativi”.