“Buone prospettive di inserimento professionale”

“Io vedo buone prospettive. Certo, la professione medica diventa oggi sempre più articolata ed elaborata. Un giovane che si iscriva oggi entrerà nel mondo del lavoro tra dieci anni, quando ci sarà bisogno di adattare le proprie competenze al mondo del lavoro. Significa che deve avere flessibilità e disponibilità a muoversi ed a spostarsi. Forse cambieranno le specializzazioni più richieste, magari ci sarà maggior bisogno di geriatri che di pediatri. E tuttavia il fabbisogno complessivo di esperti in area medica sarà tale da garantire un inserimento professionale ai laureati”. Armido Rubino, Preside della Facoltà di Medicina della Federico II, scruta il futuro professionale di chi si immatricolerà nel 2000/2001. “Importante -prosegue-, è che chi uscirà di qui tra sei anni non sia solo un medico scientista e tecnologicizzato, ma mantenga intatta la capacità di avere relazioni con i pazienti”. Le qualità indispensabili ad un buon medico, secondo il professor Rubino, nascono dal compendio di due caratteristiche: “deve conoscere il metodo scientifico e guardare alle cose in maniera oggettiva, ma contemporaneamente deve avere l’attitudine e la sensibilità di dialogare con le persone e di guardare ai loro bisogni”. La facoltà, sostiene, è in grado di offrire, oggi, gli strumenti indispensabili alla formazione di un buon professionista. “Siamo costantemente impegnati a migliorare. Chi avverte dentro di sé la passione per la Medicina può tranquillamente iscriversi alle prove e sostenerle. Garantisco massima correttezza e trasparenza. Purtroppo il numero chiuso è una necessità, per una facoltà come la nostra, dove la didattica si fa per piccoli gruppi. Rappresenta però anche un obbligo morale per tutta la facoltà, in primis per me che sono il preside: dobbiamo utilizzare al meglio tutte le risorse disponibili, senza sprecarne alcuna”.
- Advertisement -




Articoli Correlati