La settimana della matricola

Cinque giorni di orientamento, dedicati alle matricole del corso di laurea in Medicina della Federico II. Si svolgeranno dal 25 al 29 settembre al Policlinico di Cappella Cangiani. Coordina l’iniziativa Lucilla Alescio, la quale insegna Propedeutica Biochimica. “E’ un corso durante il quale si cerca di trasmettere allo studente le informazioni relative alla struttura della facoltà, al Nuovo Ordinamento didattico, al ruolo dell’informatica e della psicologia nella formazione del medico moderno, alla bioetica- spiega la Alescio- E’ il terzo anno che accogliamo gli studenti in questo modo e direi che è una scelta felice, stando ai risultati dei questionari per la valutazione della didattica che compilano a fine semestre”. La settimana di orientamento è ovviamente destinata a studentesse e studenti i quali abbiano superato con successo la prova di selezione. Per prepararsi alla quale, la docente fornisce tre consigli. “Procuratevi i programmi ministeriali; studiate con coscienza, abituandovi a collegare tra loro gli argomenti; tenete l’ansia a freno, perché fa consumare energie e perdere lucidità”. Confessa: ”è chiaro che i quiz  penalizzano le persone più riflessive, quelle che hanno bisogno di ragionare con calma. Io appartengo alla categoria e capisco le perplessità. Devo anche dire che la scuola secondaria potrebbe darci una mano, abituando i ragazzi ad affrontare i test già dall’ultimo anno. In fondo, solo alla Federico II, sono cinque i corsi di laurea per accedere ai quali è necessario superare i quiz”. Aggiunge: ”so che di solito vanno meglio le domande di Chimica e di Biologia, rispetto a quelle di Fisica e di Matematica, ma non so darmene una ragione precisa”. La novità positiva, quest’anno, è secondo la docente, rappresentata dall’abolizione del voto di maturità ai fini della formazione del punteggio finale. “Si elimina un elemento di disparità, perché sappiamo tutti quanto diversi possano essere i parametri di valutazione tra l’una e l’altra scuola. Si finiva con il penalizzare chi aveva conseguito il diploma in istituti più severi. Meglio affidare tutto alla soluzione dei test”.
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