600 matricole a Medicina

“Abbiamo chiesto per il prossimo anno accademico 280 immatricolazioni di studenti comunitari più 20 di extracomunitari. In questa fase (26 giugno, n.d.r) ancora non abbiamo ricevuto la risposta ufficiale, ma non ho motivo di credere che la proposta sarà modificata. Le prove si svolgeranno il 7 settembre e consisteranno in un quiz a risposta multipla di ottanta domande, su Chimica, Matematica, Fisica e Biologia”. Guglielmo Borgia, Presidente del Corso di Laurea in Medicina della Federico II (il Policlinico di Cappella Cangiani, per intenderci) anticipa ad Ateneapoli i numeri di Medicina, per il 2000/2001. Rispetto allo scorso anno, dunque, quando a Medicina gli ammessi erano stati 225, cresce la quota di studenti che potranno iscriversi al primo anno di un corso di laurea che resta tra i più ambiti. I dati delle prove svoltesi a settembre ‘99 lo confermano. Furono 1800 ad inoltrare domanda di partecipazione alle selezioni. Si presentarono in aula per svolgere il test 1329 candidati. 
Il Presidente Borgia incoraggia i neodiplomati che nei prossimi mesi, sfidando calura, solleone e voglia di vacanze, cercheranno di rinforzare la loro preparazione in vista dei quiz. “Potete attingere i programmi direttamente sul sito Internet, il che rappresenta un elemento di certezza. Chi studia ed ha una discreta preparazione di base può arrivare con tranquillità all’appuntamento del test di inizio settembre”.
Seconda
Università
Duecento immatricolati a Napoli (centro storico) e cento a Caserta: il Corso di laurea in Medicina e Chirurgia della Seconda Università degli Studi, ai nastri di partenza dell’anno accademico 2000/2001, si presenta con queste cifre.  In totale, dunque, le matricole saranno trecento; esattamente lo stesso numero dello scorso anno quando alla prova di ammissione si erano presentati circa 1400 candidati. Se le cifre restano uguali, cambia l’organizzazione didattica.  “Il prossimo anno torneremo ai semestri”, anticipa il professor Giovanni Del Rio, Presidente del Corso di laurea napoletano, dopo la sperimentazione della formula annuale. Il ripristino dei semestri, secondo il docente, dovrebbe rendere meno duro il salto dalla scuola media superiore all’Università. Spiega: “abbiamo visto che i corsi annuali vanno benissimo per gli studenti i quali sono già bravi e maturi; meno per quelli che non lo sono altrettanto. Questi ultimi hanno bisogno di essere costantemente tenuti sotto pressione, dunque di corsi semestrali e frequenti prove intercorso. Altrimenti finiscono col perdere tempo all’inizio, cominciano a studiare in forte ritardo e poi, nella sessione di maggio, non riescono a dare gli esami”. Le lezioni del primo anno inizieranno il 2 o il 9 ottobre, la data non è stata ancora fissata con esattezza. Quelle degli anni seguenti partiranno il 25 settembre.
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