Pensate a studiare, senza dar credito alle voci

Filippo Ciocio, rappresentante degli studenti in Consiglio di Facoltà di Medicina, è quello che si potrebbe definire un esperto della prova di ammissione a Medicina ed Odontoiatria. Figlio di ferroviere e di una casalinga, le ha affrontate e superate  entrambe, nell’anno accademico 1995/96. Alla fine ha scelto Odontoiatria, corso di laurea che tuttora frequenta con notevole profitto e soddisfazione. “All’epoca- ricorda- i quiz erano settanta e vertevano su Fisica, Chimica, Matematica e Biologia. Non c’erano, a differenza di oggi, le domande di Cultura generale. Alla prova di Odontoiatria eravamo un migliaio; io ho risposto correttamente a 54 quesiti, piazzandomi al quarto posto ex aequo con altri due ragazzi. A Medicina i candidati erano circa 1500. Ho risposto esattamente a 55 domande”. Come ci si prepara ai quiz di ammissione? “Premetto che io avevo fatto un buon liceo scientifico,  avevo portato Fisica alla Maturità ed avevo studiato bene anche la Matematica”, ricorda Ciocio. “Entrambe le discipline le ripassai dal libro del liceo. Su Chimica ebbi notevoli difficoltà, perché al liceo avevamo trascurato tutta la parte di Chimica organica. Ripresi in mano il libro e mi rilessi tutti i capitoli. Imparavo quello che capivo, ripetevo le formule ed andavo avanti. Serve, quando si fa un test a risposta multipla, perché se non altro aiuta a scartare almeno le risposte meno plausibili. Anche per Biologia ho ripassato sui libri di scuola il programma del liceo. I test che si trovano in commercio li ho comprati, ma ho iniziato a farli negli ultimi giorni, dopo avere ripassato i programmi sui libri. Secondo me è un metodo migliore, rispetto a quello di chi inanella un test dopo l’altro, ma non trova il tempo di studiare”. Consigli per lo svolgimento della prova: “essenzialmente andare avanti senza soffermarsi troppo a lungo, se si incontrano domande sulle quali si è incerti o che mettono in difficoltà. In questo modo si risponde a tutte le domande più semplici, quelle sicure. Poi, se resta tempo, si prova a ragionare sulle altre. Per esempio  nel mio test le domande finali, quelle di Matematica, erano le più facili. Sarebbe stato un peccato mortale non rispondere ad esse per mancanza di tempo. Non c’era Analisi, solo qualcosa di Trigonometria. Per la Fisica ricordo molte domande sulla Dinamica dei Fluidi. Insistevano molto anche sulla Chimica Organica e sugli Acidi Nucleici, per quanto concerne la Biologia”. 
Secondo Ciocio è importante anche prendersi una pausa dopo l’esame. Il rischio è quello di arrivare ”scoppiati” all’appuntamento con i quiz. “Io terminai l’esame di maturità a metà luglio. Per quindici giorni non toccai libro, poi partii per le vacanze ad inizio agosto, portandomi i testi da studiare. Sinceramente feci molto poco. Tornai a Napoli il 20 agosto ed iniziai a studiare sul serio”.
Ogni anno, in coincidenza delle prove di immatricolazione, riprendono vigore le voci circa presunti favoritismi ed irregolarità, che falserebbero l’esito delle stesse. “Capitò anche quando le feci io- ricorda Ciocio- Per Odontoiatria mi avevano suggerito di non tentare neanche, perché l’accesso era riservato ad una casta di figli di medici oppure a chi era in grado di sborsare molti soldi. Io, figlio di ferroviere e di casalinga, non avrei avuto nessuna possibilità. Sono andato a provare, anche per curiosità, e mi è andata bene. Allora il consiglio più importante è: pensate solo a studiare, senza dare credito alle voci”.
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