“E’ la Facoltà di Medicina più antica d’Italia, nata nel Centro Storico, tra gli Incurabili e via Costantinopoli, e poi diffusasi sui sei poli didattici tra Napoli e Caserta – racconta il Rettore Francesco Rossi alla folla di studenti provenienti da diverse scuole superiori che il 22 marzo ha riempito l’aula Magna del complesso di Sant’Andrea delle Dame per ‘GOSun’, la manifestazione di orientamento in entrata – Nonostante tutte le difficoltà che ha la sanità campana, la nostra Facoltà continua a collezionare ottimi risultati sia scientifici che didattici”.
A presentare l’offerta formativa oltre al Rettore, che ha rivolto un caloroso saluto ai futuri medici, il Preside Giovanni Delrio e tutti i Presidenti dei 17 Corsi di Laurea attivi. Informazioni pratiche sulle sedi e sui numeri, ma anche suggerimenti e chiarimenti sulle diverse figure professionali che oggi nascono nelle Facoltà di Medicina: questo il fulcro della giornata.
“Oltre al classico Corso di Laurea a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, con sedi a Napoli e a Caserta, e a quello in Odontoiatria, – spiega il Preside – alcuni anni fa sono stati introdotti dei Corsi di Laurea triennali che conferiscono direttamente un titolo abilitante”. Fisioterapia, Igiene Dentale, Infermieristica, Infermieristica pediatrica, Logopedia, Ortottica e assistenza Oftalmologica, Ostetricia, Tecnica della riabilitazione psichiatrica, Tecniche di Laboratorio biomedico, Tecniche di Radiologia medica per immagini e Radioterapia, Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva: sono i Corsi delle Professioni Sanitarie, tutti a numero programmato. Mentre Biotecnologie, interfacoltà, e Informatore Medico Scientifico sono ad accesso libero.
La questione dei test d’ingresso è stata, naturalmente, quella cui si è dedicato più spazio. Rassicurazioni sulle prove, non solo per Medicina ma anche per le Professioni Sanitarie, sono arrivate direttamente dal Rettore che ha spiegato: “Preparatevi bene. I test d’ammissione sono seri, non ci sono trucchi: le buste con i quiz vengono direttamente dal Ministero, poi sono esaminati dal CINECA, a Bologna. Il sistema è centralizzato e non c’è possibilità di imbrogli. Per cui, studiate. Chi è bravo ce la farà”.
“L’accesso a Medicina e Chirurgia, Corso di Laurea Magistrale per il quale in totale sono previsti 300 ingressi, deve essere riservato a chi ha veramente voglia di studiare – sottolinea Delrio – Avrete a che fare con la salute delle persone, con la loro vita, per cui la vostra preparazione non deve avere lacune. Dovrete studiare dal primo giorno e dovete essere coscienti che questo sarà un Corso di Laurea molto impegnativo”. I risultati però non mancano: “il 70% circa dei nostri studenti si laurea nei tempi legali e con ottimi voti; la media degli esami dei nostri ragazzi è tra il 27 e il 30”, informa il Preside. “Negli ultimi periodi c’è stato un forte incremento di laureati con ottimi voti in Facoltà – gli fa eco il prof. Bartolomeo Farzati, Presidente del Corso di Laurea napoletano – Inoltre, con la riforma lo scorso anno sono state introdotte molte novità: dalla riduzione del numero di esami all’aumento delle verifiche di ordine clinico, elemento molto innovativo”.
Tanto sudore e sacrificio e tante soddisfazioni anche professionali perché per chi si laurea in questa Facoltà, che faccia il medico o il radiologo, il lavoro sembra assicurato. “Il numero di accessi alle Professioni Sanitarie viene stabilito dalla Conferenza Stato-Regioni in base ai dati sull’occupazione – spiega il Preside – per cui si ammettono tanti posti quanti ne ha bisogno il mercato: ci sono figure professionali come quella dell’infermiere che sono richiestissime. Non in Campania perché c’è il blocco delle assunzioni e quindi non si fanno concorsi, però nelle altre regioni c’è una tale richiesta che viene assunto persino personale straniero”. Per quanto riguarda la figura del medico: “nei prossimi anni ce ne sarà una fortissima richiesta, perché grazie al numero programmato viene calcolato il numero di nuovi medici da formare in base alle richieste del mercato. Per poter esercitare dovrete sostenere un Esame di Stato dopo la laurea e per poter accedere ai concorsi nelle strutture pubbliche dovrete conseguire una Specializzazione. Lo Stato prevede 5000 contratti ogni anno, più altri 1000 concessi dalla Regione insieme ai 2000 per i medici di base: questi però ancora non coprono esattamente il numero di laureati, obiettivo per il quale si sta lavorando e che verrà raggiunto nei prossimi anni”.
Alcune informazioni sono state fornite anche sulle sedi della Facoltà, attualmente divisa tra il Centro Storico, piazza Miraglia, Monaldi, CTO, Cappella Cangiani e Incurabili, e Caserta, in via Arena. “Contiamo, però, nei prossimi due-tre anni possa finalmente venire inaugurato il nuovo Policlinico di Caserta – annuncia il Rettore – dove verrà spostata la maggior parte delle attività didattiche”.
Valentina Orellana
A presentare l’offerta formativa oltre al Rettore, che ha rivolto un caloroso saluto ai futuri medici, il Preside Giovanni Delrio e tutti i Presidenti dei 17 Corsi di Laurea attivi. Informazioni pratiche sulle sedi e sui numeri, ma anche suggerimenti e chiarimenti sulle diverse figure professionali che oggi nascono nelle Facoltà di Medicina: questo il fulcro della giornata.
“Oltre al classico Corso di Laurea a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, con sedi a Napoli e a Caserta, e a quello in Odontoiatria, – spiega il Preside – alcuni anni fa sono stati introdotti dei Corsi di Laurea triennali che conferiscono direttamente un titolo abilitante”. Fisioterapia, Igiene Dentale, Infermieristica, Infermieristica pediatrica, Logopedia, Ortottica e assistenza Oftalmologica, Ostetricia, Tecnica della riabilitazione psichiatrica, Tecniche di Laboratorio biomedico, Tecniche di Radiologia medica per immagini e Radioterapia, Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva: sono i Corsi delle Professioni Sanitarie, tutti a numero programmato. Mentre Biotecnologie, interfacoltà, e Informatore Medico Scientifico sono ad accesso libero.
La questione dei test d’ingresso è stata, naturalmente, quella cui si è dedicato più spazio. Rassicurazioni sulle prove, non solo per Medicina ma anche per le Professioni Sanitarie, sono arrivate direttamente dal Rettore che ha spiegato: “Preparatevi bene. I test d’ammissione sono seri, non ci sono trucchi: le buste con i quiz vengono direttamente dal Ministero, poi sono esaminati dal CINECA, a Bologna. Il sistema è centralizzato e non c’è possibilità di imbrogli. Per cui, studiate. Chi è bravo ce la farà”.
“L’accesso a Medicina e Chirurgia, Corso di Laurea Magistrale per il quale in totale sono previsti 300 ingressi, deve essere riservato a chi ha veramente voglia di studiare – sottolinea Delrio – Avrete a che fare con la salute delle persone, con la loro vita, per cui la vostra preparazione non deve avere lacune. Dovrete studiare dal primo giorno e dovete essere coscienti che questo sarà un Corso di Laurea molto impegnativo”. I risultati però non mancano: “il 70% circa dei nostri studenti si laurea nei tempi legali e con ottimi voti; la media degli esami dei nostri ragazzi è tra il 27 e il 30”, informa il Preside. “Negli ultimi periodi c’è stato un forte incremento di laureati con ottimi voti in Facoltà – gli fa eco il prof. Bartolomeo Farzati, Presidente del Corso di Laurea napoletano – Inoltre, con la riforma lo scorso anno sono state introdotte molte novità: dalla riduzione del numero di esami all’aumento delle verifiche di ordine clinico, elemento molto innovativo”.
Tanto sudore e sacrificio e tante soddisfazioni anche professionali perché per chi si laurea in questa Facoltà, che faccia il medico o il radiologo, il lavoro sembra assicurato. “Il numero di accessi alle Professioni Sanitarie viene stabilito dalla Conferenza Stato-Regioni in base ai dati sull’occupazione – spiega il Preside – per cui si ammettono tanti posti quanti ne ha bisogno il mercato: ci sono figure professionali come quella dell’infermiere che sono richiestissime. Non in Campania perché c’è il blocco delle assunzioni e quindi non si fanno concorsi, però nelle altre regioni c’è una tale richiesta che viene assunto persino personale straniero”. Per quanto riguarda la figura del medico: “nei prossimi anni ce ne sarà una fortissima richiesta, perché grazie al numero programmato viene calcolato il numero di nuovi medici da formare in base alle richieste del mercato. Per poter esercitare dovrete sostenere un Esame di Stato dopo la laurea e per poter accedere ai concorsi nelle strutture pubbliche dovrete conseguire una Specializzazione. Lo Stato prevede 5000 contratti ogni anno, più altri 1000 concessi dalla Regione insieme ai 2000 per i medici di base: questi però ancora non coprono esattamente il numero di laureati, obiettivo per il quale si sta lavorando e che verrà raggiunto nei prossimi anni”.
Alcune informazioni sono state fornite anche sulle sedi della Facoltà, attualmente divisa tra il Centro Storico, piazza Miraglia, Monaldi, CTO, Cappella Cangiani e Incurabili, e Caserta, in via Arena. “Contiamo, però, nei prossimi due-tre anni possa finalmente venire inaugurato il nuovo Policlinico di Caserta – annuncia il Rettore – dove verrà spostata la maggior parte delle attività didattiche”.
Valentina Orellana