“Il futuro è delle discipline tecnico scientifiche”

Quasi una squadra di calcio, quella che nel pomeriggio di venerdì 29 settembre ha illustrato agli studenti intervenuti ad Orientarsi all’Università le facoltà di Scienze della Federico II, Scienze Ambientali e Scienze del Secondo Ateneo, Agraria della Federico II, Scienze Nautiche del Navale.
Scienze della Federico II schierava, infatti, Guido Trombetti (il Preside), Augusto De Renzi (Presidente di Corso di Laurea in Chimica), Francesco Aliberti (insegna a Scienze Biologiche) e Franco Ventriglia (docente al Corso di laurea in Fisica). Tanti professori, lo ha sottolineato il Preside in apertura, perché “Scienze è un contenitore, nel quale si trovano tante lauree ed i diplomi”. Per Agraria è intervenuto Giancarlo Barbieri, responsabile di facoltà per l’orientamento. Presente in forze anche il Secondo Ateneo, con Mario Carfagna, Preside di Scienze, e con Roberto Ligrone, docente a Scienze Ambientali. Il Navale – Facoltà di Scienze Nautiche– è intervenuto con il Preside Antonio Pugliano. 
Rompe il ghiaccio il Preside Trombetti, come detto, il quale inquadra Scienze a beneficio dei 180 studenti presenti in aula. “La facoltà fa parte del Polo delle Scienze e delle Tecnologie, insieme ad Ingegneria e ad Architettura. Per la maggior parte dei corsi fa capo a Monte Sant’Angelo, una struttura universitaria all’avanguardia”. Chiude con un consiglio ed una previsione. “Vi raccomando di scegliere quello che vi piace, altrimenti studierete male, che oggi equivale a non studiare per niente. Il futuro, anche in termini occupazionali, è delle discipline tecnico scientifiche. Ci sarà bisogno di laureati in Matematica, Chimica, Fisica, Scienze Naturali, Informatica, Biologia, purché siano di qualità”. 
Il prof. Aliberti spiega Biologia in pillole. “Due corsi di laurea, uno in Centro Storico ed uno a Monte Sant’Angelo. Il primo anno, attualmente, prevede sei esami ed un colloquio di lingua inglese. Gli sbocchi dei laureati sono potenzialmente molto vari: Servizio Sanitario Nazionale, Genetica, Biotecnologie, Ambiente”. Si ricollega alle considerazioni del Preside: “l’università deve essere una scelta motivata dall’interesse e dalla passione. Oggi partite in cento ed arrivano in pochi perché forse avete un po’ perso la curiosità e l’entusiasmo. Recuperateli, perché per una buona università sono indispensabili”. 
Il testimone passa al Preside Carfagna. “Scienze matematiche, fisiche e naturali a Caserta è stata attivata nell’anno accademico 1993/94. Abbiamo due corsi di laurea: Matematica e Scienze Biologiche, che già da quest’anno anticipa il nuovo ordinamento, quello della laurea triennale di primo livello. Una scelta non facile, perché implica che il triennio sia non solo, ma soprattutto, professionalizzante. La nuova sede, in via Vivaldi, che condividiamo con Scienze Ambientali, è facilmente raggiungibile anche per chi viene da fuori Caserta. Si trova, infatti, a pochi minuti di cammino dalla stazione. I laboratori sono all’avanguardia e l’aulario consente di svolgere la didattica in ottime condizioni”. 
Il prof.Antonio Pugliano, Preside della Facoltà, illustra con l’aiuto di alcuni lucidi Scienze Nautiche del Navale. “Abbiamo due Corsi di laurea: Scienze ambientali (indirizzi marino ed atmosferico) e Scienze Nautiche. Attualmente quest’ultima dura cinque anni e prevede 26 esami, voi però siete per la maggior parte studenti dell’ultimo anno delle superiori e quindi vi immatricolerete nel 2001/2002, quando scatterà la riforma del tre più due. Vi anticipo qualche materia, così capite di che si tratta: Navigazione, Oceanografia, Astronomia, Radioelettrica, Telecomunicazioni. Gli sbocchi non mancano. Per esempio: il servizio meteorologico, i concorsi a cattedre, la professione di Geofisico. Gli iscritti sono un centinaio all’anno; significa che il rapporto numerico tra gli studenti ed i docenti è ottimale. I corsi sono semestrali, introdotti ogni anno da un corso sulla metodologia dello studio universitario. Scienze Ambientali dura cinque anni e 28 esami, attualmente, ma cambierà dal prossimo anno, sempre a seguito della riforma. Anche qui i corsi sono semestrali. L’indirizzo marino prevede materie come. Oceanografia costiera, Biologia, Geologia marina. Molti docenti sono ricercatori della Stazione Zoologica. Tra le materie dell’indirizzo atmosferico, ma sono solo esempi limitati: Chimica Fisica dell’atmosfera, Chimica dell’inquinamento. La laurea prevede un lavoro sperimentale di un anno in laboratorio, durante il quale si impara a fare, a mettere in pratica la teoria. Anche alla luce di queste considerazioni il laureato in Scienze Nautiche dovrebbe avere un sicuro avvenire”. Anche Pugliano prova a fornire qualche suggerimento alle ragazze ed ai ragazzi che lo ascoltano. “Selezionate innanzitutto la macroarea che vi interessa: Umanistica, Economico giuridica, Scientifica, Architettonico Ingegneristica. Successivamente individuate il Corso di laurea che fa per voi. Una volta deciso, iniziate a seguire le lezioni dall’inizio, rivolgetevi ai professori ed ai loro collaboratori ogni volta che avete dubbi, preparate gli esami secondo l’ordine consigliato dal piano di studio”. Ma non basta: “fate di tutto per imparare l’inglese e per acquisire dimestichezza con il computer; scegliete solo in base alle vostre attitudini. Studiare deve essere un piacere”. 
Il prof. Ligrone presenta Scienze Ambientali della Seconda Università. “Un aulario da 1.000 posti in via Vivaldi, 14 professori, 12 ricercatori e cinque tecnici, un rapporto molto stretto tra studenti e docenti ed un’attività di laboratorio all’avanguardia. E’ un corso di laurea multidisciplinare, che ha lo scopo di formare una figura professionale capace di rispondere alle esigenze di gestione dell’ambiente. Chi lo sceglie non fa un salto nel buio: nei prossimi anni saranno necessari almeno 130.000 nuovi addetti nell’ambito di professioni legate alla gestione dell’ambiente. Chi vuole altre informazioni può venirci a trovare in via Vivaldi oppure collegarsi sul sito internet www.unina2.it”
Il microfono passa al professor Barbieri, che illustra Agraria. “Siamo gli unici in Campania, facciamo capo alla Federico II e la sede è a Portici. Nel Meridione siamo i più antichi, tra le facoltà di Agraria. L’offerta didattica: un Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie agrarie, un Corso di Laurea in Scienze e tecnologie alimentari ed un indirizzo (Vegetale) in Biotecnologie”. Le difficoltà del primo anno? “Matematica, Chimica e Fisica, non c’è dubbio. Molti si fanno male, ma sono materie indispensabili, i mattoni. Per rendere più morbido l’impatto vi consiglio di seguire i precorsi che la facoltà organizza a partire dalla seconda metà di settembre; servono a colmare eventuali lacune che vi trascinate dalla scuola. Che farete da grandi? Lavorerete in aziende agricole e zootecniche, nell’industria agro alimentare, ma anche, chi lo desidera, nel ramo dell’agricoltura biologica o della sicurezza alimentare”. 
Chiude Fisica. Per dare agli studenti un’idea del clima molto bello e particolare che si respira nel corso di laurea, il professor Ventriglia proietta una diapositiva. Ritrae, in un unico gruppone, studenti, docenti, dottori di ricerca, ricercatori, bibliotecari ed uscieri. “Chi siamo? Eccoci. Il nostro obiettivo è vivere in amicizia e con persone che ragionino, in un ambiente stimolante. Facciamo una vita quasi conventuale; restiamo in facoltà insieme fino a pomeriggio inoltrato, ma non solo per studiare. Ci si incontra anche per giocare a scacchi, per consultare i romanzi ed i libri di poesia della biblioteca autogestita dagli studenti. Fisica, voglio dire, rappresenta una esperienza intellettuale ed emotiva molto coinvolgente, che i laureati si porteranno dietro nella vita professionale, sia che scelgano di proseguire la ricerca con il dottorato, sia che lavorino in altri campi. Le offerte non mancano: imprese, enti e centri di ricerca. Non dimentichiamoci che Internet l’hanno inventato i Fisici”.
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