“L’ibridazione delle forme e dei generi nella storia letteraria”

Si avvierà a inizio marzo un seminario interdisciplinare di Letterature e Culture Comparate a cura dei professori Encarnación Sánchez García, Paolo Amalfitano e Roberto Mondola rivolto agli studenti dei Corsi di Laurea Triennale o Magistrale per l’attribuzione rispettivamente di 2 o 4 crediti. Integrato all’interno delle altre attività formative, “è un’iniziativa che il Corso di Laurea porta avanti da molti anni e che generalmente ha sempre riscosso interesse tra gli studenti”, afferma il prof. Roberto Mondola, docente di Lingua Spagnola.
Un seminario con impostazione diacronica che spazia dalla cultura classica fino alla contemporaneità approfondendo il concetto di ‘ibridazione’: “quest’anno si è scelto un tema più specifico usando un termine preso a prestito dalle scienze naturali che, però, in ambito letterario si può prestare a usi abbastanza interessanti. Dal nostro punto di vista, l’ibridazione è intesa come compresenza di materiali letterari in culture e letterature diverse nel tempo e nello spazio”, spiega il docente. 
La chiave di lettura del seminario sarà quella di un confronto olistico in cui non è da trascurare la cronologia degli interventi: “dal primo seminario tenuto dalla prof.ssa Amneris Roselli, classicista, che apre le danze partendo dalla Letteratura Latina, all’ultimo del prof. Vincenzo Bavaro, docente di Angloamericano, che si prospetta quasi nel futuro”, sottolinea il prof. Mondola. 
Il corso sarà suddiviso in un ciclo di otto incontri durante i quali saranno chiamati ad intervenire docenti che rispecchiano un ventaglio disparato di insegnamenti, tra cui “italianisti come la prof.ssa Anna Cerbo, comparatisti come la prof.ssa Anna Maria Pedullà, docenti di Letteratura Inglese come il prof. Paolo Amalfitano, di Letteratura Russa come la prof.ssa Michela Venditti e di Estetica come il prof. Giampiero Moretti”, riferisce il docente. 
Non saranno solo lezioni frontali, poiché alla fine di ogni seminario è previsto un dibattito per tutti i ‘curiosi’, non a caso “anche noi andremo agli altri incontri, perché ignoriamo il contenuto specifico degli interventi di ciascun docente e insieme riteniamo che, per quanto riguarda i luoghi, la cosa più giusta sia che ognuno dedichi una lezione all’attività del seminario durante il suo normale orario dei corsi del secondo semestre”, comunica il prof. Mondola. E aggiunge: “probabilmente organizzeremo due incontri a settimana della durata di due ore, quindi le lezioni dovrebbero concludersi nel giro di un mese”. 
Durante le giornate di incontro sarà permessa solo un’assenza, e alla fine del seminario “gli studenti dovranno svolgere una tesina in cui analizzare quali sono state le tematiche principali concentrandosi su tre interventi che hanno richiamato la loro attenzione”, anticipa il docente e prosegue: “nello specifico, io mi soffermerò sull’influenza di Dante in Spagna durante il Siglo de oro e uno degli autori spagnoli che più ha subito la sua influenza è sicuramente Francisco de Quevedo, il quale era tra l’altro in possesso di due copie dell’opera dantesca e ne attinse a piene mani, soprattutto nei suoi Sueños. Come suggerisce la parola, il sueño è un viaggio, in cui l’Inferno fa da padrone con le dovute analogie e differenze tenendo presente che stiamo parlando di due opere distanti tra loro 300 anni. Se l’Inferno di Dante è strutturato perfettamente e gerarchicamente, quello di Quevedo è più caotico ed è basato su un’accumulazione essenzialmente barocca, motivo per il quale il mio discorso si riallaccerà a quello della prof.ssa Annamaria Pedullà sulla teoria del romanzo barocco tra Spagna, Francia e Italia”.
Gli studenti possono ancora iscriversi al seminario inviando una e-mail all’indirizzo seminario.comparate@gmail.com, poiché non c’è un limite di adesioni “dal momento che il nostro intento è quello di attirare più persone possibili e permettere loro di apprendere nuovi saperi. Il Corso di Laurea in Comparate è tra quelli di maggior successo all’interno de L’Orientale, perché è estremamente disparato ma, nello stesso tempo, ambizioso abbracciando culture molto diverse tra di loro in un dialogo continuo tra Oriente e Occidente ed è quello che noi vogliamo incentivare anche con questo corso facendo in modo che il coinvolgimento sia sempre elevato; da qui, la parola ibridazione che, se si vuole, è anch’essa un termine comparato”, conclude il docente.
Sabrina Sabatino
- Advertisement -




Articoli Correlati