“La Laurea Magistrale è un trampolino di lancio per diventare ottimi traduttori”

Nuove leve di laureandi e studenti già laureati si sono riuniti insieme ai neofiti di quest’Ateneo l’8 settembre presso l’aula 2.5 di Palazzo del Mediterraneo per la presentazione dei tre Corsi di secondo livello afferenti al Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati. Nessun test d’ingresso è necessario per l’ammissione a Traduzione Specialistica e Lingue e Letterature Europee e Americane, poiché sono prese in considerazione le medie ponderate dei voti ottenuti durante la Triennale agli esami di Lingua (pari o superiori a 24/30) e Letteratura
(almeno 25/30). Solo nel caso in cui queste medie dovessero risultare inferiori alla soglia, si considera in seconda istanza il voto di laurea minimo di 100/110. In ogni caso, i laureandi potranno inoltrare la domanda di ammissione, se prevedono di conseguire il titolo entro il prossimo 28 febbraio. L’unico filtro d’eccezione è costituito dal Corso in Letterature e Culture Comparate: per accedervi, infatti, occorre il voto di laurea minimo di 105/110 e il superamento di una prova selettiva, fatta eccezione per i laureati con 110/110 (e lode) delle prossime sessioni, i quali potranno immatricolarsi anche nei mesi di dicembre e febbraio. L’enfasi sulla traduzione di testi specialistici, lessici
disciplinari e varietà settoriali è la cifra caratteristica della Magistrale in Traduzione Specialistica, coordinata dalla prof.ssa Liliana Landolfi, docente di Lingua e Linguistica Inglese. “Chi sceglie questo Corso potrà sviluppare competenze avanzate nell’ambito delle metodologie e delle tecniche di analisi dei sistemi linguistici, anche attraverso l’ausilio dei mezzi informatici”, afferma l’anglista. L’ultima novità: l’acquisto di software di supporto alla
traduzione. “Presto sarà dedicato un laboratorio alle tecnologie di traduzione – annuncia la prof.ssa Landolfi – e probabilmente sarà anche possibile ottenere una certificazione di valenza internazionale”. Il percorso di studio include anche insegnamenti di Linguistica teorica e applicata, compresa quella italiana. “Non si può prescindere da un’adeguata conoscenza dell’italiano settoriale, perché per essere dei traduttori competenti, bisogna essere anzitutto esperti fruitori della propria lingua madre. Un altro prerequisito deve essere poi la perfetta padronanza
di due lingue straniere” (a scelta tra arabo, francese, inglese, russo, spagnolo e tedesco). È vietato l’abbinamento arabo-russo. Tra gli sbocchi professionali prospettati, le figure di traduttore specializzato, assistente e consulente linguistico nel campo dell’editoria e della scrittura professionale, redattore e revisore di testi tecnici. “Oggi il mondo dei traduttori non è facile, per questa ragione i nostri laureati devono ambire solo all’eccellenza. La Laurea Magistrale è un trampolino di lancio per diventare ottimi traduttori”, conclude la prof.ssa Landolfi. Articolato in
due curricula, Lingue e Letterature Europee e Americane si propone “il perfezionamento delle abilità traduttive
e comunicative in lingue, letterature e civiltà dell’Europa o delle Americhe e delle discipline storiche, filosofiche, artistiche e antropologiche legate alle aree culturali di pertinenza”, sottolinea in primo luogo la prof.ssa Elisabeth Galvan, docente di Letteratura Tedesca. Il primo indirizzo è orientato allo studio di Lingue, Letterature e Culture (a scelta tra francese, inglese, tedesco, svedese, spagnolo, portoghese, anglo-americano e ispano-americano), laddove il secondo curriculum è destinato alla Traduzione Letteraria di lingue e letterature dell’Europa occidentale o orientale (in aggiunta: russo, ceco, romeno, ungherese). Nodo essenziale del Corso è “la riflessione critica in chiave comparatistica, filologica e storico-evolutiva sui molteplici aspetti dell’analisi testuale”, mette in evidenza la Coordinatrice del Corso. Pertanto, “si guarda ai testi letterari con predisposizione interculturale, dall’ambito metodologico a quello informatico, con lo scopo di indagare il fenomeno letterario in toto, fuori e dentro l’Europa”. Infine, Letterature e Culture Comparate è organizzato in tre curricula (Occidente- Oriente; Europeo; Europeo Italianistico), che “possiedono una solida impostazione multiculturale con una costante attenzione al dialogo tra le lingue e i popoli che vivono in certe regioni del mondo. Miriamo a formare studenti dotati di competenze elevate nell’espressione scritta e orale di due lingue di studio (con l’opportunità unica di scegliere tra più di 20 abbinamenti) e nei contesti storici, letterari o socioculturali a esse correlati”, sostiene la prof.ssa Valeria Micillo, docente di Filologia Germanica. Obiettivo finale è l’apprendimento attivo dei patrimoni linguistici di paesi stranieri, “ma anche dell’Italia con l’intento di dare ai nostri laureati la possibilità di trovare una collocazione professionale in quanto ambasciatori del sapere italiano al di fuori della penisola”, prosegue la Coordinatrice responsabile. Infine, la formazione offerta da questo Corso contempla, in aggiunta alle opzioni di interprete, linguista o lettore all’estero, l’eventualità di una carriera destinata all’insegnamento.
Sabrina Sabatino
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