Quarantacinque scuole e circa tremila studenti della Campania hanno visitato l’otto febbraio aule e laboratori nel complesso universitario di Monte Sant’Angelo, in occasione dell’ormai tradizionale Open Day promosso dai Dipartimenti di Economia, Management e Istituzioni (Demi) e di Scienze Economiche e Statistiche (Dises). Hanno ascoltato la presentazione dei percorsi di studi, concentrati nelle aree economiche ed aziendali, ed hanno partecipato a simulazioni di attività di laboratorio. La giornata si è aperta con i saluti del Prorettore Arturo De Vivo, dell’assessore regionale all’Istruzione e Politiche Sociali Lucia Fortini e con gli interventi dei professori Adele Caldarelli e Tullio Jappelli, Direttori dei due Dipartimenti promotori dell’iniziativa.
“L’Open Day – riflette la prof.ssa Caldarelli, Direttrice del Demi – è ormai giunto alla sua quinta edizione e anche quest’anno ha offerto agli studenti che si affacciano alla scelta universitaria l’eccezionale possibilità di apprezzare l’offerta formativa di Area Economica dell’Ateneo Federico II, che si caratterizza per un’elevata qualità, un costante collegamento tra la formazione e il mondo lavorativo e una fortissima propensione all’internazionalizzazione. Siamo davvero felici del successo riscontrato dall’evento 2018, con iscrizioni che hanno ormai di gran lunga superato i tremila studenti appartenenti a oltre quaranta istituti, nel segno di un costante e costruttivo connubio tra l’Università e i territori, anche nella direzione della Terza Missione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il Direttore del Dises Tullio Jappelli: “L’Open Day è stata anche quest’anno una bella iniziativa rivolta agli studenti delle scuole secondarie per presentare i Corsi di Laurea Triennale. Nel corso della giornata gli studenti hanno ricevuto utili informazioni in merito all’organizzazione dei corsi, al test di verifica delle conoscenze, ai programmi Erasmus ed agli sbocchi professionali”.
Nel corso del suo intervento, la mattina dell’otto febbraio, il docente ha citato una riflessione che elaborò Primo Levi nel suo libro: ‘La chiave a stella’. Eccola: “Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione alla felicità sulla terra…”. La citazione è stata scelta da Jappelli per ricordare alle ragazze ed ai ragazzi che lo ascoltavano quanto, nella scelta universitaria, sia importante orientarsi verso qualcosa che piaccia e che prepari ad un lavoro nel quale l’inevitabile fatica quotidiana sarà alleviata dal piacere e dall’entusiasmo nel condurre quell’attività. Il docente, poi, ha raccomandato agli studenti che si accingono a scegliere il percorso universitario di considerare che, nel corso dei loro anni trascorsi in Ateneo, la parola chiave sarà “responsabilità”. Ha sottolineato: “Non sarà più per voi come a scuola, dove seguite un tracciato predefinito. Dovrete essere voi ad organizzarvi, a studiare ogni giorno, a contattare i docenti per il ricevimento, a capire quale tesi di laurea realizzare. Prima entrerete in questa nuova mentalità, migliore sarà il vostro percorso formativo”. Perché, ha aggiunto, “la laurea è importante, ma è altrettanto importante come e dove la si conquista. Al pezzo di carta deve corrispondere una effettiva preparazione”. Oltre alla parola responsabilità, ha sottolineato, i futuri studenti di Economia devono segnare in rosso nel vocabolario anche la parola internazionalizzazione. “Le esperienze all’estero con l’Erasmus – ha detto – oltre che molto divertenti sono fondamentali per la crescita e per imparare bene una lingua. È un requisito, quello della perfetta padronanza almeno dell’inglese, indispensabile per trovare un lavoro che gli dia soddisfazione”.
Matematica, statistica, diritto, sociologia, storia dell’economia sono gli attrezzi che servono a costruire le basi di un futuro laureato in Economia, ha proseguito il Direttore di Dipartimento. Aziende, banche, enti pubblici, libera professione (l’attività di commercialista resta tra le più ambite da parte dei laureati, n.d.r.), sono alcuni dei campi – ha sottolineato il docente – nel quale possono trovare collocazione i laureati in Economia.
Nel corso della giornata sono stati premiati studenti di varie scuole i quali, nell’ambito dell’iniziativa Talent Scouting, hanno sperimentato un progetto speciale, personalizzato, su di un tema prescelto che ha riguardato l’innovazione, con percorsi didattici innovativi, confronti con aziende e predisposizione di un progetto finale.
Fabrizio Geremicca
“L’Open Day – riflette la prof.ssa Caldarelli, Direttrice del Demi – è ormai giunto alla sua quinta edizione e anche quest’anno ha offerto agli studenti che si affacciano alla scelta universitaria l’eccezionale possibilità di apprezzare l’offerta formativa di Area Economica dell’Ateneo Federico II, che si caratterizza per un’elevata qualità, un costante collegamento tra la formazione e il mondo lavorativo e una fortissima propensione all’internazionalizzazione. Siamo davvero felici del successo riscontrato dall’evento 2018, con iscrizioni che hanno ormai di gran lunga superato i tremila studenti appartenenti a oltre quaranta istituti, nel segno di un costante e costruttivo connubio tra l’Università e i territori, anche nella direzione della Terza Missione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il Direttore del Dises Tullio Jappelli: “L’Open Day è stata anche quest’anno una bella iniziativa rivolta agli studenti delle scuole secondarie per presentare i Corsi di Laurea Triennale. Nel corso della giornata gli studenti hanno ricevuto utili informazioni in merito all’organizzazione dei corsi, al test di verifica delle conoscenze, ai programmi Erasmus ed agli sbocchi professionali”.
Nel corso del suo intervento, la mattina dell’otto febbraio, il docente ha citato una riflessione che elaborò Primo Levi nel suo libro: ‘La chiave a stella’. Eccola: “Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione alla felicità sulla terra…”. La citazione è stata scelta da Jappelli per ricordare alle ragazze ed ai ragazzi che lo ascoltavano quanto, nella scelta universitaria, sia importante orientarsi verso qualcosa che piaccia e che prepari ad un lavoro nel quale l’inevitabile fatica quotidiana sarà alleviata dal piacere e dall’entusiasmo nel condurre quell’attività. Il docente, poi, ha raccomandato agli studenti che si accingono a scegliere il percorso universitario di considerare che, nel corso dei loro anni trascorsi in Ateneo, la parola chiave sarà “responsabilità”. Ha sottolineato: “Non sarà più per voi come a scuola, dove seguite un tracciato predefinito. Dovrete essere voi ad organizzarvi, a studiare ogni giorno, a contattare i docenti per il ricevimento, a capire quale tesi di laurea realizzare. Prima entrerete in questa nuova mentalità, migliore sarà il vostro percorso formativo”. Perché, ha aggiunto, “la laurea è importante, ma è altrettanto importante come e dove la si conquista. Al pezzo di carta deve corrispondere una effettiva preparazione”. Oltre alla parola responsabilità, ha sottolineato, i futuri studenti di Economia devono segnare in rosso nel vocabolario anche la parola internazionalizzazione. “Le esperienze all’estero con l’Erasmus – ha detto – oltre che molto divertenti sono fondamentali per la crescita e per imparare bene una lingua. È un requisito, quello della perfetta padronanza almeno dell’inglese, indispensabile per trovare un lavoro che gli dia soddisfazione”.
Matematica, statistica, diritto, sociologia, storia dell’economia sono gli attrezzi che servono a costruire le basi di un futuro laureato in Economia, ha proseguito il Direttore di Dipartimento. Aziende, banche, enti pubblici, libera professione (l’attività di commercialista resta tra le più ambite da parte dei laureati, n.d.r.), sono alcuni dei campi – ha sottolineato il docente – nel quale possono trovare collocazione i laureati in Economia.
Nel corso della giornata sono stati premiati studenti di varie scuole i quali, nell’ambito dell’iniziativa Talent Scouting, hanno sperimentato un progetto speciale, personalizzato, su di un tema prescelto che ha riguardato l’innovazione, con percorsi didattici innovativi, confronti con aziende e predisposizione di un progetto finale.
Fabrizio Geremicca