“Valorizzare la risorsa cultura”
LUIGI CARAMIELLO. Titolare dell’insegnamento di Sociologia dell’Arte e della Letteratura alla Facoltà di Sociologia del Federico II, il prof.Luigi Caramiello, esperto di problemi relativi all’informazione e all’industria culturale, si candida al Consiglio Comunale con i DS.
Prof. Caramiello, com’è nata la sua passione per la politica?
“Nutro una passione politica sin dall’adolescenza. Il mio approccio risale ai primi anni ’70 quando uscito dall’Azione Cattolica cominciai a partecipare, nel fervente clima di quegli anni, ai movimenti studenteschi. Prima frequentai Potere Operaio, poi passai alla FGCI ed al Partito Comunista. Negli anni ’80 divenni socialista e circa dieci anni fa entrai nei Ds. Credo che la politica sia un’attività nobile, perché riguarda la vita della comunità, gli interessi collettivi, ma soprattutto è una grande palestra di partecipazione e di impegno”.
Quali sono i punti del programma in cui lei sarà impegnato?
“Essenzialmente due: la valorizzazione del mondo dell’Università e della Ricerca, dal punto di vista sia degli studenti, sia dei docenti, e la valorizzazione generale della risorsa cultura. Bisogna costruire migliori condizioni per attrarre investimenti e far sì che la creatività, che ha sempre caratterizzato Napoli, possa ‘produrre’ in e per la città. Bisogna che cultura e tecnologia si incontrino, perché la cultura è sviluppo”.
Quali sono, secondo lei, le azioni concrete per costruire un’Università migliore?
“L’Università dovrebbe muoversi su due registri: da un lato incalzare sulle questioni della riflessione scientifica, dall’altro intensificare il rapporto tra studenti e istituzioni. Credo che l’Università sia un terminale che fornisce al territorio strumenti nuovi e avanzati di conoscenza, ma che contemporaneamente raccoglie da esso stimoli e proposte. Un’interfaccia che agisce a più livelli. Ed è proprio questo che mi propongo: essere un canale di dialogo tra Università e istituzione comunale, cittadinanza e studenti”.
Perché votare “Caramiello”?
“Perché Caramiello fa politica per passione, ed ha una storia di circa 35 anni di impegni politici e civili, nei quali non ha mai perseguito interessi opportunistici. Io non faccio false promesse: sono impegnato in prima linea, senza cedimenti, per il rinnovamento della mia città. Quando si enunciano (buone) intenzioni, tutti i candidati sono sullo stesso piano, ma la biografia uno non se la può inventare”.
Nicla Abate
Prof. Caramiello, com’è nata la sua passione per la politica?
“Nutro una passione politica sin dall’adolescenza. Il mio approccio risale ai primi anni ’70 quando uscito dall’Azione Cattolica cominciai a partecipare, nel fervente clima di quegli anni, ai movimenti studenteschi. Prima frequentai Potere Operaio, poi passai alla FGCI ed al Partito Comunista. Negli anni ’80 divenni socialista e circa dieci anni fa entrai nei Ds. Credo che la politica sia un’attività nobile, perché riguarda la vita della comunità, gli interessi collettivi, ma soprattutto è una grande palestra di partecipazione e di impegno”.
Quali sono i punti del programma in cui lei sarà impegnato?
“Essenzialmente due: la valorizzazione del mondo dell’Università e della Ricerca, dal punto di vista sia degli studenti, sia dei docenti, e la valorizzazione generale della risorsa cultura. Bisogna costruire migliori condizioni per attrarre investimenti e far sì che la creatività, che ha sempre caratterizzato Napoli, possa ‘produrre’ in e per la città. Bisogna che cultura e tecnologia si incontrino, perché la cultura è sviluppo”.
Quali sono, secondo lei, le azioni concrete per costruire un’Università migliore?
“L’Università dovrebbe muoversi su due registri: da un lato incalzare sulle questioni della riflessione scientifica, dall’altro intensificare il rapporto tra studenti e istituzioni. Credo che l’Università sia un terminale che fornisce al territorio strumenti nuovi e avanzati di conoscenza, ma che contemporaneamente raccoglie da esso stimoli e proposte. Un’interfaccia che agisce a più livelli. Ed è proprio questo che mi propongo: essere un canale di dialogo tra Università e istituzione comunale, cittadinanza e studenti”.
Perché votare “Caramiello”?
“Perché Caramiello fa politica per passione, ed ha una storia di circa 35 anni di impegni politici e civili, nei quali non ha mai perseguito interessi opportunistici. Io non faccio false promesse: sono impegnato in prima linea, senza cedimenti, per il rinnovamento della mia città. Quando si enunciano (buone) intenzioni, tutti i candidati sono sullo stesso piano, ma la biografia uno non se la può inventare”.
Nicla Abate