“250, come l’anno scorso, saranno gli ammessi al Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche”, lo conferma il Presidente del CdL, la prof.ssa Laura Sestito. Il test di selezione ci sarà, come di consueto, a settembre e consta generalmente di cento domande a risposta multipla, con quattro possibili scelte. Gli studenti che si preparano ad affrontare questa prova dovranno studiare materie inerenti le Scienze umane e sociali, la Lingua italiana e una lingua straniera specificata nella domanda di partecipazione. Dovranno, inoltre, prepararsi su quesiti di Logica, Matematica, ma anche Fisica, Chimica e Biologia. La prevalenza di domande verterà sull’ambito umanistico, ma è buona regola ripassare anche le discipline scientifiche oggetto della prova.
L’offerta formativa non cambierà, con otto esami al primo anno. Dei quali, al primo semestre: Psicologia dello sviluppo, Diritto di Famiglia, Psicobiologia, Psicologia generale e Filosofia Morale. “Gli studenti, infatti, dovranno acquisire conoscenze di base nei diversi settori delle discipline psicologiche, su metodi e procedure d’indagine scientifica, competenze applicative e strumenti per la comunicazione dell’informazione”, commenta la docente. Sbocchi occupazionali possibili nelle strutture pubbliche e private. “Dopo aver conseguito la Laurea Triennale, con la quale si delinea la figura professionale dello psicologo junior, in seguito alla Magistrale, previo superamento dell’esame di Stato per l’esercizio della professione, spetterà allo studente il titolo di psicologo senior”. Costui potrà svolgere attività da libero professionista o presso enti pubblici e privati. “Nonostante le difficoltà occupazionali nell’esercizio della professione, che riguardano tutta l’Italia, non noi in particolare, riceviamo tra le 1600-1700 richieste l’anno per il test d’ammissione”. Infatti, il percorso di studi e di ricerca della Federico II è giudicato molto attraente. “La presenza di Laboratori a frequenza obbligatoria permette agli studenti del secondo e del terzo anno di fare esperienze pratiche guidate”. I laboratori attivati riguardano lo studio di Psicologia, Psicologia Clinica, Pedagogia, Psicologia di Comunità e Scienze Cognitive. “Ognuno di essi fornisce dieci crediti formativi, ogni credito corrisponde a otto ore di attività frontale, ciò fa capire quanta importanza riserviamo all’attività pratica”.
L’offerta formativa non cambierà, con otto esami al primo anno. Dei quali, al primo semestre: Psicologia dello sviluppo, Diritto di Famiglia, Psicobiologia, Psicologia generale e Filosofia Morale. “Gli studenti, infatti, dovranno acquisire conoscenze di base nei diversi settori delle discipline psicologiche, su metodi e procedure d’indagine scientifica, competenze applicative e strumenti per la comunicazione dell’informazione”, commenta la docente. Sbocchi occupazionali possibili nelle strutture pubbliche e private. “Dopo aver conseguito la Laurea Triennale, con la quale si delinea la figura professionale dello psicologo junior, in seguito alla Magistrale, previo superamento dell’esame di Stato per l’esercizio della professione, spetterà allo studente il titolo di psicologo senior”. Costui potrà svolgere attività da libero professionista o presso enti pubblici e privati. “Nonostante le difficoltà occupazionali nell’esercizio della professione, che riguardano tutta l’Italia, non noi in particolare, riceviamo tra le 1600-1700 richieste l’anno per il test d’ammissione”. Infatti, il percorso di studi e di ricerca della Federico II è giudicato molto attraente. “La presenza di Laboratori a frequenza obbligatoria permette agli studenti del secondo e del terzo anno di fare esperienze pratiche guidate”. I laboratori attivati riguardano lo studio di Psicologia, Psicologia Clinica, Pedagogia, Psicologia di Comunità e Scienze Cognitive. “Ognuno di essi fornisce dieci crediti formativi, ogni credito corrisponde a otto ore di attività frontale, ciò fa capire quanta importanza riserviamo all’attività pratica”.
Gli studenti:
sudoku e
cruciverba per
allenarsi ai quiz
di Logica
sudoku e
cruciverba per
allenarsi ai quiz
di Logica
E’ un Corso da non sottovalutare, secondo gli studenti. “Innanzitutto, il test d’ingresso non è facile. Per entrare ho studiato almeno un paio d’ore al giorno nei mesi estivi”, afferma Pietro Della Volpe, al secondo anno. Materie da studiare in prevalenza: Cultura generale, Storia, Logica e Matematica. “La matematica che si trova nei test è soprattutto logica, quindi non bisogna studiare chissà quali cose complicate, il test si basa sulla risoluzione di semplici problemi”. Per la logica va bene anche il sudoku. “D’estate, sotto l’ombrellone, facevo cruciverba e sudoku, che aiutano ad allenare la mente, così come i giochi al computer o quelli di ruolo”. Le domande: ben equilibrate, ma con leggera prevalenza di Storia, Letteratura e Lingua straniera. Difficoltà incontrata da Pietro nel percorso di studio riguarda la gestione del tempo. “Non è come a scuola, dove studi e vieni subito interrogato. Il tempo devi gestirtelo bene, da solo”. Al primo anno si studia molta Storia della Psicologia e bisogna mantenere una media alta. “Mi aspettavo che fosse tutto più facile. Alcune Magistrali in Italia hanno il numero chiuso, così come Psicologia Dinamica, Clinica e di Comunità qui alla Federico II, in altre è necessaria una media alta per accedere”. Alla fine del percorso di studi non si diventa immediatamente psicologi. “Bisogna innanzitutto iscriversi all’albo e per farlo c’è una valutazione d’ingresso. Poi, per aprire uno studio, si devono seguire quattro-cinque anni di abilitazione”. Il consiglio di Pietro è “studiate, anche un’ora al giorno, parallelamente ai corsi. Le pubblicazioni sono tante e i nomi sui manuali ancora di più. Gli esami non si regalano, specialmente Psicologia dello Sviluppo, e se non studi durante l’anno non riesci a recuperare tutto in un mese, come a scuola”.
Il consiglio che invece dà Eli Daddio per superare il test d’ingresso è leggere molto. “Ti può capitare qualsiasi domanda, su qualsiasi epoca storica o personaggio politico; con una buona cultura generale puoi rispondere bene”. Non bisogna restare indietro con gli esami. “Seguire aiuta a tenere il passo, se si resta indietro non è facile recuperare”. Inoltre, non ci si dovrebbe iscrivere solo se si amano i bambini. “È inutile iscriversi per coccolare i bimbi. Il nostro Corso non ha questo obiettivo. Spesso fare lo psicoterapeuta d’infanzia vuol dire aiutarli a risolvere gravi problemi, mica fargli le moine!”. Evitare di iscriversi anche se lo si fa per propri disagi. “Alcuni scelgono Psicologia per risolvere i loro problemi, non è l’atteggiamento adatto. Siamo qui per risolvere le difficoltà degli altri, non le nostre. Questo Corso di Laurea va affrontato con mentalità razionale e scientifica”. I corsi si seguono nell’Aula Invalidi al primo anno, che si trova a Piazza Matteotti, e nell’Aula Ottagono di Corso Umberto I al secondo. “Siamo decentrati al primo anno, ma almeno non dobbiamo spostarci per seguire i diversi corsi”. Pollice verso per l’organizzazione, che presenta varie pecche. “Molte lezioni sono lasciate al caso, ad esempio il corso di Psicologia Generale II, che doveva iniziare al secondo semestre, è iniziato a maggio”. Nonostante ciò si fanno belle amicizie. “Sono molto soddisfatto dei colleghi, si è creato un bel gruppo tra noi corsisti”.
Il consiglio che invece dà Eli Daddio per superare il test d’ingresso è leggere molto. “Ti può capitare qualsiasi domanda, su qualsiasi epoca storica o personaggio politico; con una buona cultura generale puoi rispondere bene”. Non bisogna restare indietro con gli esami. “Seguire aiuta a tenere il passo, se si resta indietro non è facile recuperare”. Inoltre, non ci si dovrebbe iscrivere solo se si amano i bambini. “È inutile iscriversi per coccolare i bimbi. Il nostro Corso non ha questo obiettivo. Spesso fare lo psicoterapeuta d’infanzia vuol dire aiutarli a risolvere gravi problemi, mica fargli le moine!”. Evitare di iscriversi anche se lo si fa per propri disagi. “Alcuni scelgono Psicologia per risolvere i loro problemi, non è l’atteggiamento adatto. Siamo qui per risolvere le difficoltà degli altri, non le nostre. Questo Corso di Laurea va affrontato con mentalità razionale e scientifica”. I corsi si seguono nell’Aula Invalidi al primo anno, che si trova a Piazza Matteotti, e nell’Aula Ottagono di Corso Umberto I al secondo. “Siamo decentrati al primo anno, ma almeno non dobbiamo spostarci per seguire i diversi corsi”. Pollice verso per l’organizzazione, che presenta varie pecche. “Molte lezioni sono lasciate al caso, ad esempio il corso di Psicologia Generale II, che doveva iniziare al secondo semestre, è iniziato a maggio”. Nonostante ciò si fanno belle amicizie. “Sono molto soddisfatto dei colleghi, si è creato un bel gruppo tra noi corsisti”.