30 miliardi al Navale dal Ministero

La sede di Scienze Motorie nascerà nell’area di Bagnoli-Coroglio, sarà una struttura di tipo misto, per attività didattiche e fruibile dalla cittadinanza; Scienze Nautiche ed Ingegneria si trasferiranno al Centro direzionale, dove è in costruzione uno specifico edificio; la Facoltà di Giurisprudenza sarà dislocata nei comuni della Provincia sedi di Tribunali -si è partiti da Nola-; sarà riportato ai passati splendori l’edificio Filangieri nel centro storico e restituito alla città come residenza universitaria; una sede di rappresentanza ed un centro di studi internazionale sorgerà nel complesso monumentale di villa Doria d’Angri attualmente in ristrutturazione; i Dipartimenti di Economia traslocheranno in via Medina mentre i locali di via Acton serviranno le esigenze della didattica; in ultimo, è previsto l’acquisizione di un immobile in cui allocare gli uffici amministrativi. Queste sono le linee programmatiche dello sviluppo edilizio del Navale. Progetti che diventeranno realtà grazie ad un finanziamento ministeriale di 30 miliardi e ad un accordo siglato con il Comune di Napoli.
Il protocollo di intesa per lo sviluppo, il potenziamento e il riassetto delle strutture edilizie dell’Istituto Universitario Navale è stato firmato, presso la Sala Consiliare dell’Ateneo il 10 novembre scorso tra il Ministro dell’Università Ortensio Zecchino, il Sindaco di Napoli Riccardo Marone ed il Rettore Gennaro Ferrara. L’intesa finalmente assicurerà al Navale gli spazi indispensabili a supportare la sua crescita numerica, ne rimarcherà il ruolo di ‘polo universitario’ campano e allo stesso tempo l’ateneo coopererà al recupero ed alla riqualificazione di Napoli, in particolare del centro storico e dell’area di Bagnoli. 
“Nonostante l’Istituto Universitario Navale abbia oltre 80 anni di vita, è negli ultimi 15 anni che, grazie ad un programma di sviluppo complessivo, ha ricevuto nuovi impulsi -spiega il Rettore- che hanno permesso l’aumento e la differenziazione dell’offerta didattica con il più alto numero di immatricolazioni per la Facoltà di Economia rispetto alle altre università italiane, l’attivazione di corsi innovativi come Scienze dell’Amministrazione, l’apertura di nuove facoltà come Scienze Motorie, per un totale di 15.000 studenti”. 
Il Protocollo di Intesa firmato, prevede un significativo impegno del ministero che “nella misura del 50% (30 miliardi) cofinanzierà il piano di potenziamento e riassetto edilizio del Navale -assicura il Rettore- la cui realizzazione è stata possibile grazie al nuovo metro di assegnazione dei fondi: finalmente i finanziamenti al Navale sono raddoppiati, fino ad ora era l’ateneo più sottofinanziato d’Italia”.
A questo protocollo segue un accordo di programma con il Comune di Napoli. “L’idea di collocare la Facoltà di Scienze Motorie nel comparto di Bagnoli è considerata uno degli elementi chiave per la riqualificazione e lo sviluppo dell’area occidentale della città -afferma il Sindaco Marone-. Il pensare fin dalla fase progettuale ad una struttura mista aperta alla cittadinanza è fondamentale, così i tasselli del piano urbanistico si completano inserendosi in un più ampio progetto”. 
“Il cofinanziamento da parte del Ministero dell’Università al programma di sviluppo edilizio del Navale rappresenta un segno tangibile mirato a premiare l’impegno nel decongestionamento dei mega atenei campani -sottolinea il Ministro Zecchino- L’interessamento del Ministero è nello spirito della riforma che intende promuovere la libera concorrenza tra le università. Una concorrenza che potrà essere promossa solo colmando il divario tra le università del Nord e del Sud”. “L’impegno del Ministero continuerà, sia con iniziative ordinarie e straordinarie a sostegno delle università del meridione, per portarle agli standard del nord, che attraverso il potenziamento di programmi ed iniziative specifiche a sostegno degli Atenei meridionali” conclude il Ministro.
Ferrara ha anche evidenziato: “il nostro bilancio annuale, passa da 32 a 52 miliardi e questo ci consente di potenziare e sviluppare l’ateneo, al punto che la nostra università è già pronta, da subito, ad attuare la riforma universitaria”. 
Grazia Di Prisco
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