A Scienze Biotecnologiche gli studenti del secondo anno faticano a stare al passo con gli esami. L’accorpamento di alcuni moduli dell’ultimo riordinamento didattico ha comportato qualche difficoltà. L’esame più temuto è quello di Scienze Morfologiche e Fisiologiche che comprende tre moduli: Istologia, Fisiologia e Anatomia Umana. “Ora è un esame esagerato – afferma una studentessa di Portici – Sono tre materie belle pesanti. E’ vero, è un esame da 9 crediti, ma spesso pur di prenderselo ci si accontenta di voti bassi”. Non tutti gli studenti sono riusciti a terminare gli esami del primo anno. Secondo loro, nel II semestre del I anno, allo studio della Biologia si dedica troppo poco tempo. Nello stesso semestre, infatti, bisogna sostenere Chimica organica, Genetica, più l’idoneità di Inglese. “Per me è stato più facile studiare prima Chimica organica e poi Biologia ma non ci sono delle vere e proprie propedeuticità – racconta Marco – Secondo i docenti sono esami da dare assieme perché le conoscenze dell’uno si integrano con quelle dell’altro”. Angela si appresta a ritentare l’esame di Biologia: “L’ho superato con 18. Avevo studiato benissimo ma il test scritto è un terno a lotto. Non dico che voglio 30 e lode ma per tutte le volte che l’ho ripetuto…”. “Vai avanti, se ti fermi su Biologia è la fine. Per recuperare la media hai altri due anni”, le consiglia una compagna di studi, sostenendo che la difficoltà delle prove scritte derivi anche dal modo in cui sono formulati i quesiti: “Non tutte le domande erano chiare. Con le risposte multiple, è facile confondersi se ne capitano di simili vicine”. Ma ci sono prove scritte che incutono meno timore. “Chimica organica è altrettanto ampio ma presenta meno difficoltà – spiega una studentessa di Acerra – Prevede un test a risposte aperte ed esercizi. E’ più basato sulle conoscenze apprese nel libro”.
Lamentele anche sull’orario dei corsi: si segue dal lunedì al giovedì, dalla mattina presto fino alle 13.30 o alle 17.30: “Quando torni a casa sei a pezzi. Non puoi certo metterti a studiare”, affermano. Non va meglio per i loro colleghi del III anno. E c’è anche chi sollecita la pubblicazione delle date d’esame della sessione invernale. “Aspetto il calendario per decidere quale esame dare prima. Ho bisogno di tempo per ripetere tra un appello e l’altro”, afferma Valentina. Molti docenti pubblicheranno a breve le date d’esame di gennaio e febbraio ma alcuni le hanno già fissate da tempo. Apprezzamenti su alcune cattedre del primo anno, ad esempio: “Fisica col prof. Raffaele Velotta. Ci ha seguito passo passo. Eravamo in tanti a venire dal classico”, racconta Emanuele e Geppi ribatte: “Anche le lezioni di Fisica del prof. Carlo Altucci sono state molto chiare”.
Delle difficoltà conseguenti all’accorpamento di alcuni esami se ne fa carico Antonio Passariello, rappresentante degli studenti in Consiglio di Facoltà, anche se “l’iter per proporre e far approvare le modifiche è lungo e complesso”, afferma. Passariello fa notare anche un’altra richiesta impellente che proviene dagli studenti: gli appelli d’esame. “Nelle ultime due decadi di luglio – dice – sono saltati diversi esami a causa delle proteste dei ricercatori. Gli studenti speravano di poterli recuperarli ad ottobre e, invece, non è stato possibile”. Passi in avanti si registrano però sull’appello di novembre, riservato a coloro che hanno terminato i corsi della Triennale o della Specialistica, che non è più considerato straordinario: “E’ stato regolamentato – afferma – Ora stiamo cercando di ottenere un altro appello a marzo per soddisfare le esigenze dei ragazzi del I anno che hanno difficoltà a raggiungere crediti sufficienti per mantenere le borse di studio già accreditate”. Le rappresentanze studentesche comunque confidano nel dialogo con il Preside Gennaro Piccialli. “Ha confermato la linea dell’ex Preside Marino nel collaborare con noi rappresentanti – afferma Alessandro Fontana, consigliere d’Ateneo – C’è l’idea di lavorare assieme per organizzare congressi e manifestazioni per gli studenti negli spazi della nuova sede. Le aule sono ormai pronte, mancano solo le attrezzature dei laboratori”.
Manuela Pitterà
Lamentele anche sull’orario dei corsi: si segue dal lunedì al giovedì, dalla mattina presto fino alle 13.30 o alle 17.30: “Quando torni a casa sei a pezzi. Non puoi certo metterti a studiare”, affermano. Non va meglio per i loro colleghi del III anno. E c’è anche chi sollecita la pubblicazione delle date d’esame della sessione invernale. “Aspetto il calendario per decidere quale esame dare prima. Ho bisogno di tempo per ripetere tra un appello e l’altro”, afferma Valentina. Molti docenti pubblicheranno a breve le date d’esame di gennaio e febbraio ma alcuni le hanno già fissate da tempo. Apprezzamenti su alcune cattedre del primo anno, ad esempio: “Fisica col prof. Raffaele Velotta. Ci ha seguito passo passo. Eravamo in tanti a venire dal classico”, racconta Emanuele e Geppi ribatte: “Anche le lezioni di Fisica del prof. Carlo Altucci sono state molto chiare”.
Delle difficoltà conseguenti all’accorpamento di alcuni esami se ne fa carico Antonio Passariello, rappresentante degli studenti in Consiglio di Facoltà, anche se “l’iter per proporre e far approvare le modifiche è lungo e complesso”, afferma. Passariello fa notare anche un’altra richiesta impellente che proviene dagli studenti: gli appelli d’esame. “Nelle ultime due decadi di luglio – dice – sono saltati diversi esami a causa delle proteste dei ricercatori. Gli studenti speravano di poterli recuperarli ad ottobre e, invece, non è stato possibile”. Passi in avanti si registrano però sull’appello di novembre, riservato a coloro che hanno terminato i corsi della Triennale o della Specialistica, che non è più considerato straordinario: “E’ stato regolamentato – afferma – Ora stiamo cercando di ottenere un altro appello a marzo per soddisfare le esigenze dei ragazzi del I anno che hanno difficoltà a raggiungere crediti sufficienti per mantenere le borse di studio già accreditate”. Le rappresentanze studentesche comunque confidano nel dialogo con il Preside Gennaro Piccialli. “Ha confermato la linea dell’ex Preside Marino nel collaborare con noi rappresentanti – afferma Alessandro Fontana, consigliere d’Ateneo – C’è l’idea di lavorare assieme per organizzare congressi e manifestazioni per gli studenti negli spazi della nuova sede. Le aule sono ormai pronte, mancano solo le attrezzature dei laboratori”.
Manuela Pitterà