Intervistare la prof.ssa Giovanna De Minico non è cosa semplice. Nel suo ufficio, in via Marina, con vista panoramica di navi da crociera in partenza, l’intervista rischia di assumere la veste di una vera e propria lezione di Diritto Costituzionale. Sempre di corsa, divisa tra due insegnamenti, è titolare anche della cattedra di Diritto dell’informazione e della comunicazione. La docente racconta come si strutturerà il suo corso. “Ho deciso di dare un taglio nuovo alle lezioni – spiega – Si partirà dal fatto concreto per poi congiungersi solo in una seconda fase al diritto. Rovesciando la logica tradizionale, partirò da un istituto per testare se abbia veramente una forte corrispondenza nel mondo empirico. Ad esempio il principio di legalità, rapportato al Lodo Alfano, è ancora un istituto in grado di tenere testa a chi voglia porsi al di sopra della legge?”. I quotidiani saranno “uno strumento didattico, imposto allo stesso modo del manuale. Dalle pagine dei giornali si apprende il diritto costituzionale, perché si comprende quanto un istituto sta cambiando e come si evolverà quindi in futuro. Partire dalle fonti del diritto sarà utile per creare una lezione fantasiosa che non annoi lo studente alle prime armi”. Inutile chiederle quali siano gli argomenti più importanti che faranno da filo conduttore. “Il regolamento della politica potrà essere un buon punto di partenza, da lì si apprendono le più alte cariche dello Stato e al contempo si studiano i maggiori istituti. Ma relegare il programma ad una fascia ristretta di argomenti non aiuta, tutto è importante, non solo per il presente ma anche per il futuro. Un laureato con maggiori conoscenze sarà più concorrenziale nel mercato del lavoro che oggi richiede ambiti settoriali di specializzazione. La preparazione che parte dall’attualità, attraversa il diritto e si ricolloca poi come istituto nell’attualità stessa formerà laureati utili e non fuori mercato”. Per questo motivo sono previsti incontri straordinari nell’ambito delle lezioni. “E’ previsto l’incontro con il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Nicola Mancino che ci esporrà il funzionamento della magistratura, vi saranno poi giornalisti che parleranno di libertà e Giudici della Corte Costituzionale che porteranno la loro testimonianza”.
Il rapporto con gli studenti: “i ragazzi del primo anno devono seguire le lezioni e instaurare un rapporto diretto con il docente. Dal 2001 sono qui a Napoli (dopo aver insegnato a Firenze e Roma) e rispetto ad altri Atenei vedo una partecipazione solo in parte attiva, i ragazzi dovrebbero sfruttare di più le risorse universitarie a loro disposizione”. Conclude: “sarò molto severa ma estremamente disponibile. I ragazzi avranno ogni giorno una specie di assegno con sentenze, atti e leggi da scaricare e studiare, per essere fin da subito parte integrante della lezione e interagire in modo diverso col mondo giuridico”.
Il rapporto con gli studenti: “i ragazzi del primo anno devono seguire le lezioni e instaurare un rapporto diretto con il docente. Dal 2001 sono qui a Napoli (dopo aver insegnato a Firenze e Roma) e rispetto ad altri Atenei vedo una partecipazione solo in parte attiva, i ragazzi dovrebbero sfruttare di più le risorse universitarie a loro disposizione”. Conclude: “sarò molto severa ma estremamente disponibile. I ragazzi avranno ogni giorno una specie di assegno con sentenze, atti e leggi da scaricare e studiare, per essere fin da subito parte integrante della lezione e interagire in modo diverso col mondo giuridico”.