A Farmacia della Sun una sezione dell’associazione studentesca Aisf

La AISF (Associazione Italiana Studenti Farmacia) apre i battenti anche a Caserta. L’associazione è stata presentata il 9 maggio nella sede del Polo scientifico di Via Vivaldi, davanti ad una numerosissima platea di studenti incuriositi e partecipi. A moderare l’incontro Pasquale Dell’Omo, segretario della sezione locale dell’associazione. “La nascita di quest’associazione è l’ennesima prova che a Caserta esiste una comunità che vive attorno al Corso di Laurea in Farmacia, e noi siamo cresciuti insieme a voi. C’è ancora più bisogno che partecipiate alla vita accademica anche grazie ad iniziative come questa: i contatti istituzionali, da parte nostra, sono aperti a qualsiasi forma di incontro”, ha detto il prof. Paolo Vincenzo Pedone, Preside della Facoltà di Scienze del Farmaco per l’Ambiente e la Salute, al quale è stata consegnata una pergamena ricordo. Visibilmente emozionata Martina Andreozzi, Presidente di AISF Caserta, che ha sottolineato quanto scetticismo abbia circondato il progetto prima della sua nascita, una diffidenza ingiustificata, dal momento che si tratta di un’associazione “per” gli studenti, nata come ponte tra Università e mondo del lavoro. L’obiettivo: promuovere congressi, visite e contatti con il mondo farmaceutico. “Quando sono stata invitata all’evento, non avevo notizie sull’AISF, per cui ho fatto un po’ di ricerche e ho scoperto una realtà che non conoscevo, una realtà da vivere, fondamentale per un primo approccio al mondo del lavoro”, ha commentato la prof.ssa Severina Pacifico, docente di Farmacognosia e Fitochimica. L’incontro è l’ennesimo esempio di una vitalità accademica che dimostra quanto il Corso di Laurea in Farmacia abbia finalmente messo le radici alla SUN. Un appello per i docenti: “associamoci anche noi!”. E’ il turno dei rappresentanti del mondo del lavoro, in primis il dott. Vincenzo De Lucia, Presidente di Federfarma Caserta, che esordisce con un piccolo rimprovero per gli studenti, rei di non riconoscere la dovuta importanza ai tirocini: “oggi la scelta di inserire dei collaboratori è molto legata alle conoscenze acquisite sul campo, per cui ciascuno deve individuare tendenze e predisposizioni: specializzarsi può essere la carta vincente”. Rivendica l’importanza del percorso universitario il dott. Emanuele De Angelis, Presidente AGIFAR Caserta, associazione che definisce una sorta di prosieguo dell’AISF “che si inserisce oggi come quarto anello di una catena composta dall’Ordine dei professionisti, dalla FEDERFARMA e dall’AGIFAR, che in questo modo copre l’intero percorso formativo di quanti fanno parte del mondo farmaceutico”. Concorda sull’importanza di un percorso formativo a 360 gradi Antimo Menditto, Presidente dell’AISF di Napoli, associazione che ha sostenuto fortemente la nascita della sede di Caserta e che si propone come punto di riferimento per laureati prossimi al lavoro, ma anche per studenti triennali. Un accorato appello alla concretezza, infine, viene dal dott. Ferdinando Foglia, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Caserta: “le porte dell’Ordine sono spalancate per gli studenti, noi vogliamo collaborare in tutto e per tutto e non in termini di belle parole, ma di fatti, mirando al sodo e al concreto”. Foglia ha ufficialmente invitato gli studenti ad assemblee e dibattiti, sollecitando il contributo di “ragazzi che stanno pilotando il proprio futuro”. Al termine dell’incontro, sono stati presentati gli otto membri fondatori dell’associazione: il Presidente Martina Andreozzi, il vice presidente Raffaele Pianese, il segretario Pasquale dell’Omo, il tesoriere Carmela Cesaro ed i consiglieri Felice Correra, Nicola Caterino, Giuseppe Rossano e Mario Caio.
La parola ai
protagonisti
Solidarietà studentesca e voglia di formarsi insieme: questi i valori alla base dell’AISF Caserta secondo gli studenti che fortemente ne hanno voluto la nascita. Martina Andreozzi, terzo anno di Farmacia, racconta gli sforzi e gli ostacoli superati per arrivare finalmente alla nascita di questo ‘ponte tra università e mondo del lavoro’: “c’era molta diffidenza nei nostri confronti, nessuno credeva si potesse trattare di un progetto apolitico e no profit, invece vogliamo aiutare gli studenti non solo in vista del loro futuro, ma anche dell’immediato presente, mettendo a disposizione appunti e registrazioni delle lezioni”. D’altra parte, anche nel suo percorso personale Martina evidenzia una difficoltà ad inserirsi in un ambiente un po’ particolare: “sono arrivata qui perché studiare Farmacia era il mio sogno, non si è trattata di una scelta di ripiego, come per molti. Tuttavia ho trovato un ambiente in cui era difficile stringere rapporti tra studenti, ecco il perché dell’associazione”. Un’associazione che potrebbe chiaramente aiutarla a realizzare il suo sogno, che è quello di lavorare in un laboratorio farmaceutico, anche se, per ora, ammette di essersi adagiata un po’ negli studi. Raffaele Pianese, iscritto al quarto anno, ricorda quello odierno come il giorno più bello della sua carriera universitaria e rivendica un ruolo fondamentale dell’AISF: “aiutare gli studenti che hanno bisogno di una mano anche nella preparazione di qualche esame, oltre ad organizzare eventi e visite in aziende e case di distribuzione farmaceutica per toccare con mano quello che ci aspetta dopo, come succederà a breve con il Guacci Day”. Momenti importanti e necessari per studenti che si trovano ad affrontare un “numero di esami superiore a quello di molte altre Facoltà”. Nicola Caterino, terzo anno, ha scelto l’AISF per dare il suo contributo agli studenti, memore di un inizio universitario non proprio tra i più semplici: “sono arrivato a Farmacia perché non avevo superato i test di ammissione a Medicina e sono riuscito a superare l’approccio iniziale con gli esami grazie ad impegno e studio, ma anche ad alcuni gruppi studenteschi”. Superare esami come Farmacologia e Biologia II sono i momenti che ricorda con più piacere, un piccolo passo verso il sogno di un lavoro in farmacia. Giuseppe Rossano, terzo anno, è stato catturato “dall’idea di poter dar vita ad una sorta di unione degli studenti, la possibilità di fare qualcosa insieme”, un elemento da non sottovalutare in una Facoltà dove “le difficoltà sono all’ordine del giorno”. Interessato soprattutto all’aspetto strettamente sanitario delle discipline, nonostante il brutto momento internazionale, si dice “positivo riguardo il futuro”. Infine, Pasquale Dell’Omo, terzo anno, è il “veterano” del gruppo, già membro di ROTARACT, un’associazione che si occupa di promuovere tra le altre cose i diritti e principi etici di ogni professione. Pasquale è praticamente “nato in farmacia, perché nella mia famiglia siamo tutti farmacisti”. Proprio per essere praticamente cresciuto in questa realtà, crede di poter “essere d’aiuto per gli studenti e, perché no, fare da mediatore anche per il loro futuro lavorativo”. 
 Anna Verrillo
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