A Giurisprudenza verso Scudiero bis

Il d-day per l’elezione del Preside di Giurisprudenza è fissato per il 13 giugno. In quella data, infatti, si riunirà un Consiglio di Facoltà allargato, in cui tutte le componenti della Facoltà, docenti (anche quelli fuori ruolo), rappresentanti dei ricercatori e degli studenti saranno chiamati ad esprimere il proprio voto sui nomi proposti per la presidenza. L’esito della tornata è comunque scontato, dal momento che l’unica candidatura avanzata è quella del Preside uscente, il prof. Michele Scudiero. 
Gli aventi diritto al voto sono in tutto 124, così suddivisi: 79 professori ordinari, altri 8 docenti di prima fascia fuori ruolo; 12 professori associati, di cui uno fuori ruolo (il prof. Francesco Paolo de Stefano), 14 rappresentanti dei ricercatori e degli assistenti ordinari, 9 rappresentanti degli studenti, 2 rappresentanti del personale tecnico-amministrativo.
Dicevamo, nessuna sorpresa sul nome del vincitore ma a molti, se non a tutti, va bene così. Il triennio appena trascorso ha rafforzato la fiducia della facoltà nei confronti del professor Scudiero il quale, ora, si prepara al secondo mandato consecutivo.
Ove mai ci fosse qualche dubbio, conferme di tale ‘gradimento’ sono venute da due dei docenti che nei giorni scorsi hanno avuto un cordiale colloquio ‘pre-elettorale’ con il Preside. “La fase che stiamo attraversando è difficile- afferma il prof. Aldo Mazzacane (Storia del diritto italiano)- per cui è eroico chi si assume il carico di pilotare la Facoltà in questo momento. Basti pensare al solo fatto che ancora non ci sono i regolamenti di attuazione dei nuovi piani di studio approvati nel giugno del 2005, cioè un anno fa…”. In questo bailamme senza certezze, il Preside come si pone? Ha fatto delle promesse, ha preso qualche impegno formale? “Scudiero ha seguito finora una linea di grande prudenza che ha portato anche grande equilibrio. Credo che il suo impegno più significativo sarà quello di lavorare sempre alacremente per assicurare alla Facoltà un assetto finanziario solido ed in linea con le indicazioni dell’Ateneo. So, poi,  che è sua intenzione cercare di migliorare e implementare ulteriormente gli spazi per gli studenti, una cosa non facile perché con l’aumento dei corsi il problema è anche più pesante di prima. Infine sosterrà certamente gli orientamenti del Senato Accademico di cui, del resto, faccio parte anch’io. Lui ha fatto benissimo in questi tre anni e siamo tutti contenti che voglia continuare a farlo”. Al prof. Mazzacane fa eco il collega Angelo Abignente (Filosofia del diritto). “Ho una fiducia incondizionata nel prof. Scudiero – spiega- ha grande equilibrio e ha già fatto molte cose buone. Penso, ad esempio, al potenziamento del ruolo dei ricercatori, attraverso i numerosi concorsi banditi di recente dalla Facoltà, e alla indovinata formula del turn-over tra i ricercatori stessi, che ha dato i suoi  frutti. Scudiero è una persona che sa che i sentieri da percorrere sono impegnativi ma ha il bagaglio sufficiente per farlo”. 
Marco Merola
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