A Sociologia mancano docenti e spazi

Inizia con le solite vecchie difficoltà ed intoppi l’anno accademico della Facoltà di Sociologia. I corsi sono partiti il 1° ottobre, eccetto che per gli studenti al secondo anno di Culture digitali e della comunicazione che dovranno aspettare la fine del mese, a causa della mancanza di personale docente. “Ad oggi, sono rimasti scoperti tre corsi: Elementi di Statistica, che fino all’anno scorso gli studenti di Culture digitali seguivano insieme alle matricole di Sociologia con iniziale del cognome dalla A alla L; Diritto dei mezzi di comunicazione e Psicologia sociale delle comunicazioni di massa – afferma Valerio Saggese, rappresentante degli studenti – Siamo in attesa delle decisioni che verranno assunte durante il prossimo Consiglio di Facoltà del 16 ottobre, dopo il quale rifletteremo su come muoverci e se avviare un’eventuale forma di protesta”. Il Preside prof. Gianfranco Pecchinenda chiarisce subito la situazione. “Non abbiamo docenti a sufficienza – spiega – Per Statistica, per esempio, c’era il prof. Giancarlo Ragozini, il quale è impegnato in altri cinque o sei insegnamenti; per Diritto dei mezzi di comunicazione, verrà una collega di Scienze politiche, anche se, per l’attribuzione della cattedra, è necessario passare al vaglio del Consiglio di Facoltà; per Psicologia sociale delle comunicazioni, invece, c’è stato un altro tipo di problema, dovuto al fatto che il prof. Stanislao Smiraglia, titolare dell’insegnamento, è inquadrato a Cassino e per fare una supplenza da noi avevamo bisogno del nulla osta. In ogni caso, i corsi cominceranno il 22 ottobre o, al massimo, la settimana successiva”. 
Ripresa l’attività didattica, gli studenti fanno la spola tra il cinema Astra, in via Mezzocannone, e le aule di S. Biagio dei Librai, troppo piccole per assicurare a tutti un posto a sedere. A quanto pare, però, l’Astra non riesce più a tamponare le problematiche relative alla mancanza di spazi. “Talvolta, manca il personale addetto all’apertura della sala – continua il Preside – Un’altra volta l’audio non funziona. E poi i colleghi non vogliono fare lezione lì perché non è un luogo adatto: i ragazzi si distraggono facilmente e mancano gli strumenti”.
Il trend delle immatricolazioni sembra confermare i numeri dello scorso anno, anche se è ancora presto per poter trarre bilanci. “Alla prima tornata del test di autovalutazione – dice Pecchinenda – si sono presentati circa trecento candidati, di cui il 70 per cento ha superato la soglia minima per il superamento della prova, rispondendo in maniera corretta a 25 quesiti su 80”. 
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