A Sociologia occorrono spazi e risorse

Napoletano, 45 anni, è il Preside più giovane dell’Ateneo federiciano. Stiamo parlando di Gianfranco Pecchinenda, neo-Preside della Facoltà di Sociologia che, insediatosi il 1 novembre, succede alla prof.ssa Enrica Amaturo, Preside per due mandati consecutivi che si è concessa un anno sabbatico. Pecchinenda è laureato in Sociologia e Filosofia presso il Federico II, è stato docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi sia all’Università di Salerno che a Napoli, oltre che Direttore del Dipartimento. 
Assume la guida della Facoltà nel momento in cui si registra un ulteriore incremento delle immatricolazioni: “(quest’anno, sono più di mille), a differenza delle altre sedi italiane, perché Napoli è una città molto stimolante, dove fare il sociologo è un grande privilegio. Di anno in anno, aumenta anche il richiamo dei Corsi di laurea specialistica in Comunicazione pubblica, sociale e politica e Politiche sociali del territorio, ai quali si iscrivono laureati provenienti anche da altri Atenei come Salerno e Suor Orsola Benincasa”. Se gli studenti aumentano, però questo non accade per gli spazi e le risorse. La Facoltà ha carenza “di personale, sia per quanto riguarda il corpo docente che per il personale tecnico-amministrativo, a causa di pensionamenti e qualche trasferimento”. L’organico è composto da “30 docenti e 18 ricercatori che svolgono anche la didattica. Gli studenti,però, sono oltre 5mila e ciò, per i docenti, significa un lavoro  triplicato”. Novità: la Facoltà si arricchisce di due new entry, le professoresse Monica Murero, docente di Sociologia  della comunicazione, e Maria Carmela Agodi, di Metodologia della ricerca sociale (cinquantunenne, di origini siciliane, proviene dalla Facoltà di Economia del Federico II).
La sede in Vico Monte di Pietà  (“Sociologia riesce ad essere parte attiva e vitale del centro storico, questo mi sembra un buon risultato, visto anche che lo stesso territorio è oggetto di studi, ricerche e tesi di laurea”), l’utilizzo del  cinema Astra e “delle aule in Via Mezzocannone, non riesce a risolvere il problema cronico degli spazi. Presto, però, ci verranno assegnate altre aule a S. Marcellino”.  Disponibilità di strutture a parte, il Preside ritiene vada superata la concezione di Università-esamificio e quindi invita gli studenti a vivere la Facoltà.  Uno sprone alla partecipazione attiva, l’organizzazione di “seminari permanenti (come quello sulla camorra) della durata di un semestre, cui vengono attribuiti due crediti formativi”.   
Maddalena Esposito
- Advertisement -




Articoli Correlati