Furti e ‘dispettucci’ a Farmacia, il Preside chiude le aule dopo le lezioni

Nella Facoltà di Farmacia era consuetudine che le aule rimanessero aperte per gli studenti sino alle 18.30-19.00, ovvero fino all’ingresso degli addetti alla quotidiana pulizia. Da metà novembre, invece, le aule vengono chiuse al termine delle lezioni. “Si sono verificati dei furti, sono spariti un computer portatile, delle tastiere, dei mouse ed anche sei caschi che erano riposti sotto i sediolini dei motorini”, spiega il Preside Giuseppe Cirino a cui dispiace mettere in cattiva luce gli studenti. “Dire ciò che è capitato è offensivo per coloro che frequentano seriamente. La maggior parte di loro è composta da bravi ragazzi. Non è successo nulla di apocalittico, solo che a Farmacia non siamo abituati ad azioni del genere. Questa è stata sempre una Facoltà tranquilla”.
Il Preside ha già spiegato i motivi della chiusura delle aule ai rappresentanti: “Non è tollerabile che invece di studiare o usare le aule per scambiare due chiacchiere, i ragazzi sporchino e compiano danni”. Finché si è trattato di raccogliere cartacce e bottiglie di plastica per terra, il prof. Cirino ha lasciato correre ma poi si sono volatilizzate alcune attrezzature e non è stato più possibile far finta di niente: “Si cerca di tollerare ma quando gli incidenti cominciano a verificarsi con il ritmo di due al mese diventa un disastro”.
Non è un buon periodo per la Facoltà. Sono stati trovati alcuni ingressi usb dei pc danneggiati per l’introduzione di una matita spezzata e software disinstallati dai computer fissi: “sono piccoli dispettucci che però creano problemi. Sono azioni dannose per gli studenti. Se il pc è stato manomesso, è ovvio che si perde tempo prima di iniziare la lezione”.
C’è addirittura qualcuno a cui è venuto in mente di spiaccicare una banana su una tastiera: “depone male per gli studenti, gli atti vandalici certo non li compiono i professori. E’ opera di una piccola sparuta minoranza”.
Ufficialmente all’interno del perimetro della Facoltà dovrebbero circolare solo gli iscritti ma non è pensabile chiedere che si mostri il libretto per accedervi. Con una platea di 5000 studenti, è difficile individuare eventuali soggetti esterni animati da cattive intenzioni. “Se succede qualcosa nei locali dell’Università la responsabilità penale e civile è mia – afferma il Preside – Se rispettano le aule io posso farle usare. In caso contrario c’è la sala studio in biblioteca dove regna il silenzio e chi, invece, vuole parlare può fermarsi nello spazio antistante al bar. Non è colpa mia se la Facoltà non prevede uno spazio specifico per far intrattenere gli studenti”. Questo spazio sarà previsto nel nuovo corpo di fabbrica e, una volta ultimati i lavori, sarà affidato ai rappresentanti. Sarà loro la responsabilità di tenere l’aula in ordine.
Per adesso non è possibile demandare il controllo delle attrezzature ai bidelli, né tanto meno assumere una figura che funga da sorvegliante. “Ho adottato un provvedimento temporaneo. A gennaio un paio di aule saranno riaperte. Se però continueranno a vandalizzarle non ci saranno fondi sufficienti per intervenire. Si prospetta che il budget per il prossimo anno accademico venga ulteriormente tagliato”.
A dicembre rischia di saltare anche la tradizionale festa pre-natalizia in Facoltà: “Nei giorni in cui di solito ci scambiamo gli auguri assaporando fette di panettone sono state fissate le elezioni universitarie. Tuttavia sabato 9 farò addobbare l’ingresso con le illuminazioni natalizie”.
Manuela Pitterà
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