Quattro Corsi di Laurea ad accesso libero e due – Scienze della Formazione Primaria e Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (entrambi di durata quinquennale) – a numero programmato, per i quali ancora non si sono svolte le prove di ammissione: le opportunità a disposizione di chi intenda immatricolarsi all’Università Suor Orsola Benincasa. L’Ateneo di Corso Vittorio Emanuele, lo ricordiamo, attiva tre Facoltà. Lettere con 3 Corsi Triennali ad accesso libero – Conservazione dei beni culturali (articolato in 4 percorsi con all’incirca 20 esami), Lingue e culture moderne (20 esami e lo studio di due lingue europee lungo il triennio), Turismo dei beni culturali (20 esami e un nuovo indirizzo di studi Paesaggio, Ambiente e Territorio). Corso, quest’ultimo, che da quest’anno, come sottolinea la prof.ssa Paola Villani, delegata all’orientamento d’Ateneo, presenta un maggior numero di ore di lezione e crediti formativi dedicati all’economia. In cattedra anche professionisti del settore. “L’economia è alla base della crescita del nostro paese, i nostri laureati debbono avere i mezzi e le conoscenze pratiche per poter promuovere il territorio”, afferma la prof.ssa Villani. Si sono già svolti (il 14 settembre) i test per il Corso di Laurea a ciclo unico in Giurisprudenza (29 esami per 5 anni di corso) attivo presso l’omonima Facoltà, il solo a numero programmato (150 posti) nel Mezzogiorno. La Facoltà di Scienze della Formazione offre quattro Corsi di Laurea Triennali: sono a numero programmato (le prove si sono svolte tra l’11 e il 13 settembre) Scienze della Comunicazione (300 posti disponibili), Scienze e Tecniche di Psicologia cognitiva (250 iscritti) e Scienze del Servizio Sociale (150 posti disponibili); ad accesso libero Scienze dell’Educazione il cui triennio forma la figura dell’educatore, come consulente nell’associazionismo o nell’ambito della scuola; da quest’anno prevede un nuovo percorso interno che pone attenzione alle misure alternative alla pena detentiva. Un discorso a parte merita il Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria, il solo a ciclo unico (laurea quinquennale) della Facoltà. 360 i posti disponibili (stabiliti a livello nazionale), così come lo scorso anno. Se si accarezza il sogno di diventare insegnante, occorre affrettarsi a presentare la domanda di iscrizione al test. C’è tempo fino al 4 ottobre, spiega Rosario Pietroluongo del SOT (Servizio Orientamento e Tutorato): “Le prove, invece, si terranno il 15 ottobre presso la sede di Corso Vittorio Emanuele”. 80 i quesiti posti, verteranno su cognizioni di tipo storico, geografico, letterario, scientifico, con accenni alla matematica e alla comprensione del testo. “Il tempo a disposizione per la prova è di due ore e mezza – continua Luongo – La soglia minima di idoneità è pari a 55 risposte esatte. Diversamente, si è fuori dal Corso”. Utile presentare eventuali certificazioni di competenze linguistiche (le relativi informazioni nel bando di concorso, disponibile sul sito internet www.unisob.na.it) “perché consentono di far crescere il punteggio d’ammissione”. L’iscrizione al test costa 45 euro ed avviene solo on-line. Dopo la procedura di registrazione e l’inserimento dei dati tramite web, non occorre recarsi in Facoltà, se non per sostenere la prova. Scienze della Formazione Primaria “è altamente professionalizzante e abilitante. Dopo la laurea, allo scadere dei cinque anni, si è già abilitati all’insegnamento e fin da subito ci si può immettere nel mondo del lavoro”, spiega il prof. Fabrizio Manuel Sirignano, referente all’orientamento del Corso di Laurea. La laurea abilita all’insegnamento nelle scuole d’infanzia e in quelle primarie: “seguendo dei percorsi aggiuntivi ci si può specializzare anche per l’insegnamento a bambini portatori di handicap, un campo delicato per il quale occorre una particolare predisposizione”. Occorre molta convinzione per intraprendere questo percorso di studi e passione: “la figura dell’insegnante, spesso bistrattata, ha una funzione importantissima: crescere e acculturare le future generazioni. Questo mestiere, insomma, non si sceglie a caso”. Non sono tutte rose e fiori, però, nel post-laurea. “I nostri laureati non sempre riescono a trovare una sistemazione definitiva. La maggior parte delle volte coprono cattedre per supplenza, se si è fortunati si può avere la supplenza annuale”. Un momento importante durante il percorso di studi, i tirocini e le lezioni presso scuole elementari o dell’infanzia convenzionate con l’Ateneo, così da “sperimentare il mestiere sul campo. Un mestiere così impegnativo ha bisogno del contatto umano, per questo è importante assaporare l’aria che si respira fra i banchi di scuola”, conclude il docente.
Un’altra opportunità di studio al Suor Orsola è quella offerta da un Corso di Laurea Interfacoltà molto particolare: Conservazione e Restauro dei beni culturali. E’ di durata quinquennale e a numero chiuso. Sono solo 20 i posti disponibili. I test d’ingresso (si tratta di tre prove) sono previsti il 15-16 e 17 ottobre; ci si iscrive fino al 10 ottobre.
Qualche annotazione finale dalla prof.ssa Villani: “in tutte le Facoltà è prevista una maggiore attenzione alle materie informatiche. Vi saranno giovani ricercatori con competenze trasversali per dare vita a nuovi corsi”. Inoltre, conclude la delegata all’orientamento: “il nostro Ateneo è controcorrente: abbiamo aumentato i servizi ma non le tasse. In questo momento delicato è nostro dovere andare incontro a chi ha voglia di studiare e crescere”.
Susy Lubrano
Un’altra opportunità di studio al Suor Orsola è quella offerta da un Corso di Laurea Interfacoltà molto particolare: Conservazione e Restauro dei beni culturali. E’ di durata quinquennale e a numero chiuso. Sono solo 20 i posti disponibili. I test d’ingresso (si tratta di tre prove) sono previsti il 15-16 e 17 ottobre; ci si iscrive fino al 10 ottobre.
Qualche annotazione finale dalla prof.ssa Villani: “in tutte le Facoltà è prevista una maggiore attenzione alle materie informatiche. Vi saranno giovani ricercatori con competenze trasversali per dare vita a nuovi corsi”. Inoltre, conclude la delegata all’orientamento: “il nostro Ateneo è controcorrente: abbiamo aumentato i servizi ma non le tasse. In questo momento delicato è nostro dovere andare incontro a chi ha voglia di studiare e crescere”.
Susy Lubrano