Ad Urbanistica c’è ancora posto

Quarantasei candidati al test di immatricolazione, per cento posti a disposizione. In aula, dall’inizio dei corsi, una trentina di studenti. Sono ancora molte le possibilità per coloro i quali abbiano intenzione di iscriversi al primo anno del Corso di Studio in Urbanistica. “Gli uffici centrali dell’Ateneo – fa sapere la prof.ssa Daniela Lepore, Presidente del Corso – stanno cercando di capire se sia possibile accogliere le domande. Da quanto mi risulta, non dovrebbero esserci problemi”. Ci si attende, dunque, di incrementare le presenze. Se non di colmare tutte le cento caselle messe a bando quest’anno, almeno di superare quota cinquanta. “Lo scorso anno – ammette la docente – furono presentate più domande per il test di selezione, rispetto a quelle inoltrateci per il 2013/2014. Credo che il calo possa essere stato determinato dal fatto che il bando è scaduto prima che si svolgessero i test di selezione per Architettura quinquennale e per Scienze dell’architettura”.
Secondo la professoressa Lepore, peraltro, alla base della debole richiesta per il Corso ci sono anche questioni di carattere più generale. “In particolare”, dice, “c’è il problema dell’orientamento. Ho l’impressione che il Corso e la figura dell’urbanista siano ancora poco noti, poco conosciuti dagli studenti delle superiori. Bisognerebbe puntare ad una campagna di informazione che sottolinei meglio la specificità di Urbanistica rispetto ad Architettura”. Altro tema, sottolinea Lepore, è quello dell’accesso alla professione. Dice: “allo stato, un laureato in Urbanistica ed uno in Architettura concorrono con le stesse possibilità alla sezione Pianificatori dell’albo. Un laureato in Urbanistica, invece, non può iscriversi alla sezione specifica degli architetti. Molti studenti ragionano dunque nell’ottica di non precludersi una possibilità in partenza. Anche perché, va detto, i Comuni aprono agli architetti ed agli ingegneri i bandi per i contratti come pianificatori, che invece sarebbe giusto ed opportuno destinare in primis agli urbanisti, che sono gli specialisti della materia. Sono situazioni anomale che andrebbero riviste e modificate. La Pianificazione è una scienza autonoma e richiede competenze specialistiche, che si acquisiscono solo in un Corso di studi in Urbanistica, non in un corso di Architettura o di Ingegneria”. 
In attesa che arrivino nuovi studenti, le lezioni sono comunque iniziate. Chi arriverà più tardi, dunque, comincerà a frequentare con un certo ritardo. “Proprio per aiutare i possibili nuovi ingressi, il primo semestre è stato articolato in maniera tale che ci sia una partenza piuttosto leggera. Insomma, chi arriverà nelle prossime settimane non avrà un enorme ritardo da recuperare”. 
Infine, la docente annuncia la sua intenzione di dimettersi dal ruolo di referente dell’orientamento. “È un incarico che ho assunto ormai molti anni fa. Ora preferirei lasciarlo a qualcun altro. Un po’ per stanchezza, un po’ perché è profondamente cambiata la struttura stessa di Architettura. C’era la Facoltà, ora è un Dipartimento. Aspetto naturalmente, come mi ha chiesto il Direttore, il professore Mario Losasso, che qualcuno si faccia ufficialmente avanti, prima di abbandonare ufficialmente l’incarico”.
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