Al Distabif la novità: terrà a battesimo Scienze Agrarie e Forestali

Laboratori didattici, attrezzature, aule studio, aula magna e momenti di festa con studenti appena laureati: grazie ad un video comincia, per gli studenti connessi, un viaggio virtuale attraverso il Distabif (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche e Farmaceutiche). Un Dipartimento dal nome complesso, la cui articolazione è legata alle sue molteplici anime nell’ambito della ricerca e dell’offerta formativa.
La parola va subito alla prof.ssa Brigida D’Abrosca, delegata all’Orientamento del Dipartimento: “Tra pochi mesi avrete il diploma di maturità e poi vi iscriverete all’università”. Cosa offre il Distabif? Un Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico della durata di 5 anni, Farmacia, e quattro Corsi di Laurea Triennale, ovvero Biotecnologie, Scienze Biologiche, Scienze Ambientali e, new entry per il nuovo anno accademico, Scienze Agrarie e Forestali.
Subito un’importantissima precisazione in merito ai tre Corsi a numero programmato, Farmacia, Scienze Biologiche e Biotecnologie: per quest’anno non ci sarà il test di ingresso, bensì un accesso programmato in ordine cronologico. “Per questo nuovo anno accademico 2020/2021, anche in risposta all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, l’accesso sarà  programmato in ordine cronologico di iscrizione e con valorizzazione del merito – spiega la prof.ssa D’Abrosca – Cosa significa? Ci sarà una settimana, molto probabilmente a fine luglio, in cui potrete fare l’iscrizione in ordine cronologico che poi andrà mediata con il voto di maturità. Vi invito a consultare sempre la nostra homepage alla voce ‘iscrizione online’ dove vi aggiorneremo sulle ulteriori notizie”. In chat gli studenti chiedono approfondimenti. Qualcuno domanda se questa sia una disposizione nazionale e riguardi anche gli altri Corsi ad accesso programmato della Vanvitelli. Nel ritornare sul discorso, la prof.ssa D’Abrosca aggiunge: “Successivamente ci saranno dei tolc a distanza volti a valutare eventuali carenze nelle discipline di matematica, fisica e chimica in modo da poter organizzare dei corsi ad hoc per gli studenti che hanno queste lacune prima di iniziare le lezioni. Stiamo elaborando ancora tutto il bando. Questo vale per i Corsi a numero programmato del Distabif”.
La docente illustra poi nel dettaglio l’offerta formativa di Scienze Biologiche e Biotecnologie, soffermandosi attentamente sugli insegnamenti e sugli sbocchi occupazionali. Ecco alcune battute. In merito a Scienze Biologiche: “La Biologia va a studiare quelli che sono gli aspetti della vita e degli organismi viventi considerandoli sia a livello cellulare, sia a livello molecolare. Sicuramente possiamo dire che il punto di forza di questo Corso di Laurea è la possibilità che ogni studente ha di svolgere un numero congruo di ore, circa 200, di attività sperimentali in laboratorio. Durante il terzo anno, poi, è previsto il tirocinio presso aziende o laboratori pubblici e privati dove avrete la possibilità di svolgere una parte di lavoro più sperimentale”. In merito a Biotecnologie: “Con questo Corso avrete la possibilità di acquisire una serie di conoscenze e di competenze volte a capire come è possibile utilizzare dei processi biologici degli organismi viventi al fine di sviluppare delle tecnologie utilizzabili in vari ambiti”.
È la prof.ssa Giovanna Battiglia a presentare Scienze Ambientali e la new entry Scienze Agrarie e Forestali, Triennale intra-ateneo con il Dipartimento di Agraria della Federico II. “Si tiene a Caserta e avrà delle competenze specifiche, soprattutto per valorizzare i prodotti del territorio casertano. Ma perché è nato un secondo Corso in Agraria? Il settore agricolo è in forte crescita, oggi contiamo sul territorio circa 2 milioni di imprese, abbiamo un aumento della produzione agricola molto alto, il 9% del PIL italiano consiste nel settore agroforestale, abbiamo il 14% degli occupati italiani nella filiera”. Quando si parla di settore agricolo e forestale, non ci si riferisce “più alla figura del vecchio contadino. Noi conserviamo sì la tradizione, ma miriamo a formare quello che viene detto l’agricoltore 2.0, anzi 3.0, fortemente legato alla terra, ma anche alle innovazioni e alle tecnologie. In Campania il settore agroforestale è forte nonostante la crisi generale degli ultimi anni, ed è quello che è in ripresa più di tutti”. L’agricoltura campana ha una forte caratteristica che “è quella della manodopera familiare. Spesso è una manodopera non fortemente all’avanguardia ed è qui che si inserisce l’università”. Un po’ di informazioni tecniche. Accanto alle materie di base, come matematica, fisica, chimica, biologia, ci saranno tante discipline professionalizzanti come agronomia, selvicoltura, arboricoltura, entomologia, ecologia. “Alle lezioni frontali la maggior parte dei corsi affiancherà esperienza di campo”. Vasti gli sbocchi in tutta la filiera agronomica e forestale del territorio. Il laureato in Scienze Agrarie e Forestali, inoltre, avrà anche la possibilità di sostenere l’esame di abilitazione alle professioni di Agronomo e forestale Junior e di tecnico agrario laureato e agrotecnico laureato. Scienze Ambientali: “Il laureato è un esperto di ambiente, in grado di operare nel settore ambientale con un approccio interdisciplinare”.
Presenta Farmacia il prof. Salvatore Di Maro: “Il nostro è uno dei più giovani Corsi di Studio in Farmacia italiani – precisa – Quando si pensa a questo Corso, si immagina che si venga formati solo come farmacisti. In realtà, si intende formare un esperto del farmaco. Il Corso vuole far comprendere tutto quello che è il processo che va dalla scoperta del farmaco alla produzione e controllo della forma farmaceutica, quindi tutte quelle che sono le diverse fasi che permettono la produzione del farmaco”. Il docente illustra, quindi, nel dettaglio le attività formative e pratiche che lo studente andrà a svolgere. Dopo la laurea, “per esercitare la professione di farmacista bisogna superare un esame di Stato. Questo è uno degli sbocchi per il laureato in Farmacia che può anche continuare e iscriversi ad una Scuola di Specializzazione o continuare con un dottorato di ricerca”.
C.S.
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