Al Frullone un Policlinico per gli animali

A Napoli il primo Policlinico Animale d’Europa. “Sono particolarmente orgoglioso di questa operazione – considerata una ‘best  practice’ dalla stessa Unione Europea – che domani andrò a presentare a Budapest. Quando nel Mezzogiorno, e in Campania in particolare, grazie alla lungimiranza e alla attenzione dell’interesse collettivo piuttosto che al proprio particolare, si riesce a costruire qualcosa di buono, che costituisce il modello di riferimento per tutta l’Europa, dobbiamo esserne giustamente orgogliosi”, ha detto il Rettore Massimo Marrelli in occasione, il 14 maggio, della sottoscrizione dell’intesa tra Università Federico II e Asl Napoli 1. “Quello di oggi è l’esempio di come a Napoli e nel Mezzogiorno si possano portare avanti progetti innovativi. Da ex allievo di questo Ateneo sento in questo accordo un ulteriore motivo di orgoglio”, ha sottolineato il commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria gen. Maurizio Scoppa. L’intesa rappresenta l’attuazione di un Protocollo tra i due soggetti già sottoscritto in precedenza e prevede la realizzazione presso l’ospedale Frullone di una struttura sanitaria integrata nel settore veterinario. Si tratta di un esempio di collaborazione tra istituzioni ed enti presenti sul territorio con un beneficio reciproco. “Fino ad oggi il modello adottato in tutta Europa era quello degli ospedali, strutture costosissime e scarsamente integrate sul territorio. Questa nostra idea, invece, si basa sull’integrazione di una struttura già esistente, come quella del Frullone, con le competenze della Facoltà di Veterinaria. Per l’Asl significherà un aumento delle prestazioni dell’ospedale, grazie all’apporto dei docenti e degli studenti di Veterinaria”, ha spiegato il Rettore.
Per la Facoltà significherà soprattutto scongiurare il rischio chiusura a seguito della paventata bocciatura da parte della Commissione Europea EAEVE (European Association of Establishment for Veterinary Education), la cui visita è prevista per il 2013. La recente legislazione europea prevede, infatti, che i Corsi di Laurea in Medicina Veterinaria ricevano la certificazione EAEVE, e una delle condizioni necessarie perché questo avvenga è che gli studenti possano fare pratica presso un ospedale veterinario, struttura di cui attualmente la Facoltà non è dotata. “Questa è una delle poche possibilità che la Facoltà ha di superare l’esame della Commissione Europea – ha commentato il prof. Angelo Genovese – e di offrire agli studenti un servizio maggiormente compatibile con le esigenze didattiche, per potersi formare in spazi adeguati e facendo pratica con animali, che altrimenti non avrebbero la possibilità nemmeno i vedere”.
Se il progetto originario di un ospedale a Monte Ruscello non ha mai visto la luce, questo del Policlinico del Frullone dovrebbe iniziare a concretizzarsi subito. “L’Ateneo ha già in bilancio i fondi necessari all’adeguamento della struttura – ha assicurato il Rettore – Per noi questo progetto significa un’importante riduzione dei costi, rispetto a quello dell’ospedale di Monte Ruscello: da circa 100 milioni a 18 milioni”. Le procedure per le gare d’appalto partiranno subito. Il Commissario Scoppa si augura di poter “inaugurare il cantiere in primavera”. Il progetto prevede il rifacimento della facciata, l’adeguamento dei locali interni, con un’ala dedicata alle stalle per i grandi animali ed un’altra con gli ambulatori e uffici Asl.
“Siamo felicissimi – ha commentato Emanuele D’Anza, rappresentante degli studenti in Consiglio di Facoltà – perché finalmente potremo fare pratica con tutti i tipi di animali: dal topolino al bufalo, speriamo anche quelli esotici, e, perché no, di poter assistere anche gli animali dello zoo di Napoli. Ciò che prima nella nostra Facoltà era un aspetto carente e poteva causarne la chiusura, cioè la scarsa possibilità di curare gli animali, adesso sta diventando un modello avanzato e primo in Europa”. La tensione resterà comunque alta finché non verrà inaugurata la nuova struttura, perché sono anni che i veterinari inseguono questo sogno e la posta in gioco è la stessa Facoltà. “La vicepresidente dell’EAEVE, Ana Bravo, ha detto che il Frullone è una Ferrari. Speriamo di riuscire a farla correre al massimo”, conclude D’Anza.
Valentina Orellana
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