Al via i seminari “Virus: i buoni e i cattivi”

“Virus: i Buoni e i Cattivi”. Prende in prestito il titolo di uno dei primi album del cantautore napoletano Edoardo Bennato il ciclo di seminari on-line firmato dai Corsi di Laurea in Biotecnologie per la Salute, in Biotecnologie Mediche e dal CEINGE. L’invito alle connessioni da remoto è rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. A metà aprile il primo appuntamento di una lunga serie che dovrebbe protrarsi per tutto maggio. Una dozzina le scuole che hanno risposto presente, “tra queste una dalla Liguria”, ha affermato il prof. Nicola Zambrano, docente di Biologia molecolare, da pochi mesi Coordinatore di Biotecnologie per la salute e da tempo impegnato nella delicata sfi da dell’orientamento in ingresso, vero punto focale dell’iniziativa. L’idea è di mostrare quanto la conoscenza viaggi di pari passo con le applicazioni: “il canovaccio orientativo, in particolare nell’ambito delle biotecnologie, è quello di sfruttare la conoscenza scientifica per trovare dei rimedi e per generare qualcosa di utile nell’ambito della salute umana. Ci sono molti virus che definiamo buoni, non perché nascano tali, ma perché se riusciamo ad addomesticarli, conoscendone la biologia, possiamo adattarli alla cura di malattie importanti”. Inevitabile la parentesi su COVID-19, terapie e vaccini: “sono molto ottimista. Oggi la tecnologia e la diffusione delle informazioni scientifiche ha fatto sì che subito si partisse con la progettazione dei vaccini. Data l’emergenza, immagino che nel giro di qualche mese potremmo disporre di un vaccino effi cace. Nel frattempo stanno migliorando le terapie, non è poco”. Alle scuole che partecipano ai seminari il compito di scegliere la piattaforma online più adatta alle proprie esigenze. Il prof. Zambrano è stato il relatore intervenuto all’esordio. Per i prossimi appuntamenti si alterneranno a lui i docenti Margherita De Biasi, Fabiana Passaro, Raffaela Pero, Stefano Amente e Margherita Ruoppolo: “quando mi sono insediato come Coordinatore, ho pensato di valorizzare le attività della Commissione orientamento integrandola con i docenti citati e rendendola trasversale con la Magistrale in Biotecnologie Mediche, data la continuità e l’affinità culturale tra i Corsi di Studio”. Le scuole interessate a partecipare possono ancora inviare la richiesta via mail (agli indirizzi biotecnologieperlasalute@unina.it oppure a nicola.zambrano@unina.it). “Vista la risposta, tra poco dovremo coinvolgere anche altri colleghi per accogliere tutti. Ci sono arrivate richieste anche dalle scuole medie, un target per noi insolito”. Nel frattempo proseguono da remoto le attività didattiche ordinarie al CdL Triennale: “c’è stata ovviamente una fase organizzativa per fronteggiare l’emergenza. Qualche difficoltà l’abbiamo avuta per i corsi a scelta previsti al secondo semestre del secondo anno. Hanno una caratteristica essenzialmente laboratoriale. Adattare i contenuti alla tecnologia che abbiamo a disposizione è l’aspetto più impegnativo. Però ci sono delle risorse alle quali stiamo pensando e che stiamo applicando per i tirocini finalizzati alla preparazione della tesi. Ne abbiamo già discusso in Commissione di Coordinamento Didattico”. Tra questi, il Journal of Visual Experiment, una rivista “che raccoglie le fasi procedurali degli esperimenti. Diventano una palestra interattiva con l’utenza. Gli studenti potranno eseguire esercitazioni virtuali e imparare delle tecniche in modalità telematica che potranno poi utilizzare durante la Magistrale”. Altro ostacolo da superare in tempo di quarantena è stato organizzare le sedute di laurea: “il 24 marzo abbiamo laureato 34 studenti. Non è stato semplice tra esami da completare, tesi e frontespizi da consegnare, ma ce l’abbiamo fatta. Per fortuna l’Ateneo ci ha assegnato la dott.ssa Michela Croce come Manager didattico, risorsa che abbiamo condiviso con il Dipartimento di Sanità Pubblica. Il suo supporto è stato determinante per non farci perdere il ritmo. Prezioso è stato anche il supporto della segreteria studenti che adesso lavora in smart working e che ha contribuito affinché tutto si svolgesse regolarmente”.
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