Lezioni, attività pratiche e attesa per le modalità d’esame

Il punto interrogativo più cocente riguarda la sessione di esami estiva. Cosa succederà a giugno e luglio? Gli esami saranno in presenza oppure on-line? E se dovesse durare ancora la modalità da remoto, sopravvivranno le forme scritte o sarà necessario affidare tutto a prove orali? Un punto esclamativo più dolce accompagna invece la didattica a distanza. Le lezioni funzionano. Poi ci sono le attività pratiche. Il pendolo oscilla tra il sospendiamo tutto fino a quando i laboratori saranno di nuovo agibili e il procediamo on-line, con dirette o con video registrati. Con piccole sfumature diverse di significato, la voce degli studenti della Scuola di Medicina e Chirurgia fotografa una condizione comune ad aspiranti medici, farmacisti e biotecnologi. Pasquale Bufalino, membro del Consiglio degli studenti al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia: “una delle questioni più urgenti ha riguardato la gestione dei tirocini prelaurea, ormai partiti on-line. Si svolgeranno per tre mesi con conseguente abilitazione”. Sugli esami: “in base a quanto ci dirà il Ministro Gaetano Manfredi capiremo come gestire la sessione estiva. Attualmente non vedo alternative alla modalità da remoto. Se poi ci saranno disposizione diverse, sarà nostra premura organizzarci con i docenti. Per ora le date restano invariate”. Traguardo studentesco nella lotta al COVID-19: “abbiamo consegnato più di 3500 mascherine all’ospedale Cotugno, donazioni private di aziende e famiglie. Abbiamo avuto una donazione anche dal console aggiunto a Shanghai che ci ha inviato mille mascherine”.
Deborah, studentessa Erasmus bloccata in Croazia
Quarantena bloccata in Croazia per Deborah Scotto, studentessa del sesto anno partita per l’Erasmus e non rientrata a causa della pandemia. In terra croata si connette per seguire le lezioni di Ginecologia e Ostetricia: “noto una notevole differenza nella gestione delle problematiche universitarie tra i due paesi. In Croazia non c’è alcun supporto per gli studenti su corsi ed esami. A Napoli, invece, ho notato una presa di coscienza della situazione e gli studenti non sono stati affatto abbandonati. Anzi, ho la sensazione che, messi davanti a un monitor, i professori stiano mostrando ancora più attenzione per le domande che arrivano a lezione”. Altro corso dell’ultimo semestre è Emergenze Medico-Chirurgiche per il quale molto è stato affidato allo studio individuale: “i professori hanno comunicato di essere molto impegnati in questo periodo per l’emergenza in atto, per cui ci hanno lasciato del materiale on-line sulla piattaforma Teams, invitandoci a studiare e ad inviarci mail per eventuali problemi. È probabile che più avanti ci siano delle lezioni per gli argomenti più complessi”. Come Deborah, seguono dall’estero alcuni degli studenti stranieri del Corso di Laurea in lingua inglese riusciti a rientrare in tempo nel proprio paese. Lo racconta una loro collega italiana, Maria Pia Boccellino, iscritta al quinto anno: “seguiamo bene, rispettando il calendario delle lezioni frontali. I tirocini sono stati accantonati, non le ADE, che comunque si sviluppano come lezioni frontali”. Bene le lezioni. Un po’ più stressanti gli esami. Matteo, al secondo anno del Corso in italiano: “ho sostenuto l’esame di Statistica. A distanza si può fare, ma c’è un po’ di imbarazzo e manca quella pressione positiva che aiuta a rendere al meglio”. All’appello delle attività da rimodulare ci sono anche le Attività Didattiche Interattive. Su questo, Gianluca, iscritto al primo anno: “in genere le ADI sono a numero chiuso. Adesso hanno ampliato gli accessi per evitare che qualcuno resti fuori. Alcune ADI, esclusivamente pratiche, non sono realizzabili. Altre, invece, stanno andando avanti. I professori ci danno fonti da leggere in chiave esame, altri ci hanno chiesto di realizzare dei Power Point divisi in più gruppi”. Processo di adattamento alla nuova situazione andato a buon fi ne anche dal versante Farmacia. Nunzio Nocerino, rappresentante degli studenti e successore di Piero Buonanno nella carica di Presidente AISF (“non è stata la fine di un ciclo ma una successione nel segno della continuità, ringrazio ancora Piero”), spiega quanto affrontato nella ultime settimane a via Montesano: “abbiamo aggiornato gli studenti su corsi ed esami. È stato un lavoro faticoso, ma andava affrontato. Ci stiamo adattando, ma la speranza è rientrare in sede quanto prima per la parte pratica”. Esami: “la sessione straordinaria di maggio, rivolta agli studenti in debito di un solo esame, sarà mantenuta e svolta da remoto con Microsoft Teams. Non c’era alternativa. Per la sessione di giugno e luglio, invece, ci sarà a breve un Consiglio di Dipartimento dove spero si possano decidere le modalità d’esame, fermo restando che non tutto dipende da noi, ma dalle direttive del Governo e del Ministro Manfredi”. È iscritta al quarto anno di CTF Rossella Santaniello: “il laboratorio è la parte più interessante e divertente del nostro Corso e al momento la stiamo perdendo. Qualche docente ci mostra dei video dicendoci ‘questo è ciò che avreste dovuto fare voi’, ma naturalmente non è la stessa cosa”. Preoccupano gli esami: “al momento dobbiamo solo studiare come se fosse tutto normale, in attesa di direttive. Sicuramente un po’ d’ansia c’è. Svolgere un problema di Chimica oralmente non è lo stesso che risolverlo in uno scritto”. È alle prese con gli ultimi esami di Farmacia Ciro Accardo, che sottolinea un altro aspetto che crea disagio al momento: “non poter andare a ricevimento per chiedere chiarimenti su argomenti complessi. I professori rispondono sempre in maniera celere alle mail, ma non è lo stesso”. È al quinto anno di Farmacia Marisa Russo: “le lezioni procedono molto bene. La piattaforma CIsco funziona e il tecnico ci invia sempre in tempo il link di accesso all’aula”. Nota stonata: “i dubbi sulla sessione d’esame. Non sapere se ci saranno scritti o solo orali fa paura”. Un timore arrivato pure dalle parti di via De Amicis, sponda Biotecnologie per la salute. Leone Cozzolino, matricola: “per ora non sappiamo se si terranno le prove intercorso. I professori stanno cercando una soluzione che ci consenta di sostenere gli scritti. Sarebbe importante. Affrontare un esame come Biologia, di solito diviso in due scritti, in un unico orale sarebbe un carico notevole”. Sui corsi: “funzionano bene e i professori sono molto disponibili”. Di necessità, virtù. Un esempio: “il professore di Biologia ci sta mostrando delle immagini di cellule riprodotte come se le vedessimo al microscopio. Non è come stare in laboratorio, ma stiamo imparando tanto”. Racconta un altro episodio Marco, suo collega: “al corso di Genetica avremmo dovuto isolare un batterio in laboratorio. Il docente ci ha mostrato una video lezione sull’esperimento, spiegandoci i diversi passi, ma vivere l’esperienza in maniera diretta lascia sicuramente di più”. Sugli esami: “stanno cercando una soluzione per gli scritti. Sostenere solo orali sarebbe più difficile”.
Ciro Baldini
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