Alfonso D’Alessio, una matricola da primati!

Alfonso Manuel D’Alessio ha superato la prova d’ingresso al Corso di Laurea in Medicina ottenendo uno dei risultati migliori d’Italia. Con i suoi 71,25 punti si è piazzato al quinto posto di una virtuale classifica nazionale, alle spalle di un candidato dell’Università di Chieti, due di Milano Bicocca, uno di Pavia ed uno di Udine. 
Lo studente, che ha appena compiuto 18 anni lo scorso 5 ottobre, ha dato uno scarto di 3,75 punti al secondo classificato nella graduatoria della Federico II. Il punteggio minimo per rientrare nella rosa dei 330 ammessi è stato di 43,75. Tanti, dunque, gli esclusi tra i 3176 partecipanti. “Partivo dall’idea che mi avrebbero preso ma non mi aspettavo di realizzare un punteggio così alto – afferma Alfonso – Ho impiegato il mese di giugno a studiare per l’esame di maturità e poi sono andato in vacanza con i libri al seguito. Però non li ho proprio aperti. Ho studiato per il test solo dal 24 al 30 agosto”. Il giorno dopo, il 31, infatti, era a Milano per sottoporsi alla prova di ingresso all’Università di Medicina del San Raffaele, dove si è aggiudicato il quinto posto: “Ho scelto di iscrivermi a Napoli. Mi piacerebbe muovermi, conoscere altre realtà ma non mi è sembrato il momento opportuno per farlo”. 
Alfonso è abituato ai successi scolastici: oltre al 110 e lode della maturità al liceo scientifico Albertini di Nola, nel suo curriculum c’è anche un quinto posto all’edizione 2009 del Certame Bruniano, competizione sull’opera di Giordano Bruno destinata agli studenti della scuola superiore. “A 12 anni è arrivato quinto anche a Genius, il quiz televisivo di Mike Bongiorno. Ma quello era solo un gioco, ora si tratta di cose serie”, racconta fiera la mamma, la signora Elena Napolitano. “Fu un’idea della nonna farmi andare in televisione. Avevo buoni voti a scuola e mi spinse a provare – racconta Alfonso – Ero decisamente imbarazzato ma fu una bella esperienza”.
La curiosità per il mondo della medicina gli è venuta di recente: “In un primo momento volevo iscrivermi a Fisica perché ho avuto due professori al Liceo che me l’hanno fatta amare. Poi, però, ho capito che non era la mia strada e mi sono appassionato alla medicina”. Non ci sono medici nella famiglia D’Alessio e così il ragazzo non conosce gli aspetti pratici della professione: “L’idea di fare ricerca in ambito medico è allettante ma bisogna tener conto anche degli aspetti lavorativi pratici”. Su consiglio del padre, ingegnere, ha anche fatto i test di auto-valutazione alla Facoltà di Ingegneria: “Volevo andare sul sicuro. E sono passato senza recuperi”. 
Sembra proprio che Alfonso riesca bene in tutte le materie, da quelle scientifiche alla filosofia, ai test di cultura generale. “Il latino non mi è mai piaciuto. Neppure la storia della Letteratura. E poi sono negato in disegno – obietta – Finora non mi sono mai ammazzato di studio. Non sono un asociale: ho sempre fatto sport, coltivo le amicizie e esco con la mia ragazza. Al liceo studiavo massimo 2-3 ore al giorno. Non ho mai fatto nottate sui libri”.
Nei prossimi mesi, però, le cose cambieranno: “Al liceo studiavo il meno possibile. Ora devo cambiare mentalità, non vorrei ridurmi a preparare gli esami all’ultimo momento”. Le materie del I anno non lo spaventano: “La chimica mi piace tantissimo. Quando si parla di fisica e biologia so già di che si tratta. Scoprirò presto quanto i programmi differiscano da ciò che ho studiato a scuola”. La prima impressione delle strutture universitarie è stata buona: “Le aule dell’edificio 6 sono accoglienti. Vorrei dare uno sguardo ai laboratori. A fine settembre mi sono recato in Facoltà convinto che vi fossero le lezioni introduttive e ho saputo che si comincerà a seguire soltanto dopo l’11. Non è stato un bel modo di scoprirlo”. Nel frattempo Alfonso si gode il meritato riposo e la gioia dei familiari: “I miei sono contenti ma la mia vera fan è nonna Teresa. E’ stata la prima ad essere convinta che ce l’avrei fatta!”.
Manuela Pitterà
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