Andrea, un laureato intraprendente

Non vogliamo portare ad esempio da seguire la storia di un ragazzo ‘monstre’ di quelli, per intenderci, che si laureano in tre anni ed una sessione con libretti infarciti di monocordi 30 e 30 e lode. Bensì la storia di un ragazzo più ‘normale’, più comune, che  con un po’ di iniziativa e di sacrifici è riuscito a costruire qualcosa di importante con la sua laurea in Giurisprudenza alla Federico II. Una laurea pur presa in cinque anni, ma con grande soddisfazione finale. E’ il caso di Andrea Di Pierro, 26enne, che si dice amante dei viaggi ‘all’avventura’, dello sport in tv più che praticato e del divertimento in generale. Di Pierro oggi lavora in Campidoglio, fianco a fianco col Sindaco Rutelli, all’Avvocatura del Comune di Roma, grazie ad una borsa di studio. Prima di quest’incarico il ragazzo, dal fisico non certo imponente ma dalla salda volontà, ha fatto qualcosa di altrettanto importante: ha maturato una esperienza come ufficiale nei ranghi della Guardia di Finanza, cui ha avuto accesso per concorso (il grado è riservato ai laureati), svolgendo, dunque, un servizio militare ‘atipico’ e ben pagato. Oggi, si diceva, c’è l’Avvocatura (a dicembre sarà anche tempo di esame professionale). Ma non solo. Per gradire, Di Pierro segue assiduamente le lezioni della prestigiosa “Jemolo”, scuola romana di preparazione al concorso in magistratura e avvocatura, alla quale ha avuto accesso dopo aver sostenuto una durissima prova articolata in sette materie ed essere risultato tra i primi cinque della graduatoria generale!
“Mi sono laureato con 110 e lode col compianto professor Marrama -spiega Andrea- il quale mi aveva assegnato una interessantissima tesi sul processo amministrativo. Una materia molto attuale e che mi ha portato fortuna, penso anche una delle poche materie che mi abbiano davvero interessato. Anche perché ricordo che gli altri 20 esami li ho fatti praticamente in trance. Anzi, nella mia carriera ho anche compiuto errori che consiglio a tutti di non fare; tipo:  non programmare bene i periodi di studio o cercare di fare più cose insieme rischiando di non farne bene nessuna. Cose che possono costare care in termini di rendimento e di media-voto. Comunque, grazie a questo titolo ed al prestigio di averlo ottenuto a Napoli, ho subito vinto il concorso in Finanza e dopo soli sei mesi ho praticamente iniziato il corso da ufficiale. Dopo dodici mesi non ho continuato perché non era quello che volevo fare, ma l’esperienza al Comando generale di Roma è stata fondamentale. E poi ho conosciuto tanti ragazzi di tutta Italia con i quali sono rimasto in grandi rapporti di amicizia. In seguito è arrivata l’avvocatura del Comune di Roma, che mi ha dato la possibilità di fare le udienze e completare la pratica per iscrivermi all’esame di dicembre. Nel frattempo sto studiando anche alla Jemolo”.
(M.M.)
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