Appelli: “rivedrò il calendario solo dal 2011”

Abbiamo girato le questioni poste dagli studenti al neo Preside, prof. Giuseppe Paolisso, in carica dal 1° novembre. Partiamo dagli appelli. “Il numero degli appelli non è esiguo: a Napoli sono ben undici l’anno, mentre a Caserta dieci”. Poi sottolinea: “Quest’anno, gli studenti hanno utilizzato tutti gli appelli previsti dal calendario sapendo che la procedura relativa al superamento degli esami e all’attribuzione dei crediti formativi sarebbe stata espletata entro il 30 settembre. Inserire una data ora significherebbe cambiare le regole in corso d’opera, e andare contro la gran parte degli studenti che si è affrettata per terminare entro fine settembre”. In ogni caso: “Solo dal 2011, rivedrò il calendario”. Disponibilità nel suddividere l’esame di Anatomia, data l’ampiezza del programma: “Sono pronto a valutare la questione e a parlarne con i Presidenti dei Corsi di Laurea”. 
Sulle strutture: “i ragazzi hanno tutte le ragioni ma, per fare in modo che la situazione generale migliori, compresa la pulizia dei bagni, dovrebbero scrivere un’istanza e consegnarmela”. Relativamente agli spazi adiacenti le aule studio, ad oggi non utilizzati: “la ristrutturazione di quella zona non si può affrontare in poco tempo. Occorrono permessi, destinazioni d’uso, allocazione degli spazi che dipendono dall’Ateneo e dall’ufficio tecnico. S. Andrea delle Dame, inoltre, è uno spazio poliedrico dove vengono svolte diverse attività, per esempio quelle del Centro Servizi per la Ricerca”. Lezioni per sei ore di fila a Caserta, senza alcuna pausa: “E’ vero, – ammette Paolisso – ma ci è sembrata l’unica soluzione possibile: allungare i tempi dei corsi significherebbe perdere la sessione d’esami prevista per gennaio”. Rassicurazioni per gli studenti del primo anno: “le lezioni di Statistica perse verranno recuperate tutte nel secondo semestre”. 
Sulla reticenza degli studenti ad esprimere apertamente le proprie opinioni, una rassicurazione: “negli anni, non si è verificata alcuna ripercussione da parte dei docenti e, semmai dovesse accadere una cosa del genere, interverrei  personalmente. Sono tutte fantasie metropolitane”.
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