Disponibilità di materiale, richieste fuori dal comune, modalità di esame inusuali o inattese nei racconti degli studenti di Ingegneria. “Accade spesso che due cattedre diverse della stessa disciplina presentino disparità nel metodo di insegnamento”, sottolinea Giovanni Ricolfi, studente della Triennale in Ingegneria Gestionale per la Logistica e la Produzione. Riporta l’esempio di Elettrotecnica: “I due scaglioni alfabetici presentavano all’esame delle parti diverse di programma. Più in generale, accade spesso di non avere un testo di riferimento. E poi la formazione è molto teorica. Meccanica Applicata alle Macchine, per esempio, dovrebbe essere, come dice il nome, sperimentale, invece non abbiamo mai verificato nemmeno un principio nella realtà”. Vincenzo Costantino studia Ingegneria Edile ed è molto appassionato a quello che fa. Parla di Tecnica delle Costruzioni, materia che insegna come restano in piedi gli edifici e come si comportano in caso di sisma. Alla disciplina è propedeutico un caposaldo della formazione ingegneristica come Scienza delle Costruzioni: “nello scritto di Tecnica il mio professore introduce, come primo esercizio, un problema di Scienza delle Costruzioni, per verificare la nostra preparazione. Se non lo superiamo, non continua a correggere”. “A prescindere dalle materie, ogni docente ha un proprio metodo e molti utilizzano solo proprio materiale, nessun testo di riferimento. La cosa peggiore che può capitare, e a me è successo sia con Analisi Matematica che con i due esami di Fisica, è il cambio del docente titolare di cattedra. Salta la continuità e variano i programmi”, spiega Felicia Tronchese, studentessa Triennale di Ingegneria Gestionale. Ci sono docenti che non informano preventivamente sulle modalità d’esame, improvvisando al momento: “mi è successo allo scritto di Costruzioni di Macchine di non sapere se dopo avrei dovuto sostenere l’orale o meno, e se questo si sarebbe svolto nella stessa giornata o in un giorno diverso. Il docente decide di volta in volta in maniera diversa, senza avvisare”, spiega Marco De Stefano, iscritto a Ingegneria Meccanica. “La docente di Chimica non ci ha segnalato un libro, fa lezione con le slide e a me non è ben chiaro il programma. Non ho capito cosa dovremo portare”, racconta Emanuele, studente di Ingegneria Biomedica. Poi segnala problemi anche con l’insegnamento di Termodinamica e Fenomeni di trasporto, un corso composto da due insegnamenti il cui voto complessivo è la media dei riscontri conseguiti nelle due metà: “L’unico libro consigliato per Fenomeni di Trasporto è un testo di vent’anni fa in inglese, che nessuno ha mai tradotto. Colmiamo il vuoto con il voto e i contenuti di Termodinamica”.
Appunti, slide, materiale vario: senza testi di riferimento se cambia il docente è un problema
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