E venne infine il giorno del Centro di Plottaggio ad Architettura. Il 10 maggio l’inaugurazione ufficiale, al primo piano del Palazzo dello Spirito Santo. Non c’erano gli studenti, perché evidentemente la notizia non è ancora circolata, ma c’era il professore Claudio Claudi, Preside della Facoltà, che aveva inserito nel suo programma elettorale, quando si era candidato alle elezioni, appunto la realizzazione di un centro con i plotter a disposizione degli studenti. Promessa mantenuta. “I macchinari”, spiega Pasquale De Maio, il responsabile che è stato dislocato dalla presidenza nel nuovo Centro, insieme al tecnico Ciro Esposito, “consentono di stampare fogli in formato maxi. Uno dei due plotter spazia da A4 ad A zero. L’altro va da A4 ad A1. Sono strumenti particolarmente utili per chi studia Architettura e spesso ha l’esigenza di stampare tavole per i progetti. Fino ad oggi si rivolgevano a centri esterni all’Ateneo, ai privati”. Con costi tutt’altro che trascurabili, dal momento che chiedono 5 o 6 euro a stampa.
La realizzazione del Centro di plottaggio è dunque una vittoria, anche se il regolamento varato dalla presidenza per disciplinare la fruizione dei due macchinari, da parte degli studenti, è piuttosto rigido. “Innanzitutto”, dice De Maio, “non è possibile la stampa delle tavole con sfondi colorati oppure a colori pieni. Ancora, non è possibile effettuare qui le correzioni. La carta devono portarla i ragazzi. Questa regola deriva dal fatto che l’Ateneo non può emettere scontrini, non può fatturare e dunque non può vendere. Una soluzione potrebbe essere quella di far pagare una quota carta, a chi voglia, al momento dell’iscrizione. Una cifra modesta, circa 15 euro”.
Il Centro, nella prima fase sperimentale, è aperto solo di mattina, dalle 9.00 alle 12.30, dal lunedì al venerdì. A regime, gli studenti potranno frequentarlo anche di pomeriggio, dalle 9.00 alle 17.00. “Per ora”, dice ancora il responsabile De Maio, “ci si prenota qui, su un foglio di carta. Sarà presto attivato, però, un sistema on line”. Ogni studente può prenotarsi per massimo due ore alla settimana. Occorre l’autorizzazione del docente di riferimento, che vale tre mesi. I tesisti hanno invece diritto a lavorare con i plotter per massimo tre ore alla settimana, a loro occorre la richiesta del relatore. Non è possibile frazionare l’orario di lavoro. Dunque, chi si prenota deve restare almeno un’ora. Se va via prima, esaurisce comunque i 60 minuti concessigli.
Apre, dunque, il Centro di Plottaggio. In compenso, chiude i battenti il Centro stampa di Palazzo Gravina, quello dove i docenti lasciavano il materiale didattico e gli appunti, affinché gli studenti potessero effettuare le fotocopie.
Fabrizio Geremicca
La realizzazione del Centro di plottaggio è dunque una vittoria, anche se il regolamento varato dalla presidenza per disciplinare la fruizione dei due macchinari, da parte degli studenti, è piuttosto rigido. “Innanzitutto”, dice De Maio, “non è possibile la stampa delle tavole con sfondi colorati oppure a colori pieni. Ancora, non è possibile effettuare qui le correzioni. La carta devono portarla i ragazzi. Questa regola deriva dal fatto che l’Ateneo non può emettere scontrini, non può fatturare e dunque non può vendere. Una soluzione potrebbe essere quella di far pagare una quota carta, a chi voglia, al momento dell’iscrizione. Una cifra modesta, circa 15 euro”.
Il Centro, nella prima fase sperimentale, è aperto solo di mattina, dalle 9.00 alle 12.30, dal lunedì al venerdì. A regime, gli studenti potranno frequentarlo anche di pomeriggio, dalle 9.00 alle 17.00. “Per ora”, dice ancora il responsabile De Maio, “ci si prenota qui, su un foglio di carta. Sarà presto attivato, però, un sistema on line”. Ogni studente può prenotarsi per massimo due ore alla settimana. Occorre l’autorizzazione del docente di riferimento, che vale tre mesi. I tesisti hanno invece diritto a lavorare con i plotter per massimo tre ore alla settimana, a loro occorre la richiesta del relatore. Non è possibile frazionare l’orario di lavoro. Dunque, chi si prenota deve restare almeno un’ora. Se va via prima, esaurisce comunque i 60 minuti concessigli.
Apre, dunque, il Centro di Plottaggio. In compenso, chiude i battenti il Centro stampa di Palazzo Gravina, quello dove i docenti lasciavano il materiale didattico e gli appunti, affinché gli studenti potessero effettuare le fotocopie.
Fabrizio Geremicca