Il nuovo polo dell’architettura e del design si sta sviluppando proprio ad Aversa. Con i suoi quattro Corsi di Laurea (Architettura quinquennale, Scienze dell’Architettura, Disegno industriale e Disegno industriale per la moda, tutti a numero chiuso) la Facoltà di Architettura cerca di sviluppare uno stretto rapporto con il territorio dell’aversano, ma non solo.
“Abbiamo rapporti con tutto il polo industriale di Marcianise grazie al lavoro della professoressa Patrizia Ranzo e all’impegno della Preside Cettina Lenza, però siamo in un territorio difficile che non presenta nomi di grandi aziende. Inoltre cerchiamo di tenere vivo il rapporto non solo con la provincia, ma anche con l’area metropolitana. Non vogliamo certo far concorrenza all’offerta formativa della Federico II, però come facoltà giovane vogliamo puntare ad avere un rapporto più stretto con l’arte contemporanea”. Il prof. Cherubino Gambardella dirige subito la rotta verso l’area dell’arte contemporanea, che nella zona di Napoli e provincia sta vedendo proprio in questi ultimi anni un continuo fiorire di giovani artisti e gallerie d’arte. Se, allora, il rapporto con le aziende che stanno espandendosi nella zona nord-est di Napoli sembra più lontano “perché è una realtà dominata da una situazione difficile – sottolinea il professore- legata anche all’illegalità e non si può certo mandare uno studente a fare tirocinio in una azienda poco pulita” la strada da imboccare è rivolta verso il patrimonio artistico regionale. Da novembre partirà, infatti, il Master di primo livello (diretto a 30 laureati triennali) in Allestimento e Museografia, diretto e ideato proprio dal professore, in collaborazione con il Madre, il Museo d’arte contemporanea, e la rivista milanese del gruppo Electra Interni. Un Master “unico nel panorama universitario italiano. Siamo i primi a cavalcare quest’area tra l’architettura e l’arte contemporanea”. E con una docenza d’eccellenza: gli studenti potranno assistere alle lezioni di galleristi, artisti e critici d’arte italiani e stranieri come Cicelyn, Luca Molinari, cattedra di architettura contemporanea, Di Domenico, cattedra di arredamento e architettura d’interno, o Alfonso Artiaco della galleria Artiaco. “I grandi nomi servono per dare prestigio e il loro contributo formativo agli studenti è essenziale, ma il nostro obiettivo è quello di far crescere i giovani e valorizzare tutto il mondo dell’underground che è molto florido in queste zone. L’arte e il turismo sono la vocazione naturale della regione. Vogliamo avere la possibilità di offrire agli studenti una formazione completa, strettamente legata alle esigenze del territorio, e unica”. E i risultati non tardano ad arrivare se il 90 per cento dei laureati nei CdL di Architettura trova lavoro nei primi mesi post-laurea. “I nostri studenti hanno tutti una forte ambizione professionale che li stimola ad avere ottimi risultati e li spinge a provare sempre esperienze lavorative nuove e stimolanti- aggiunge Gambardella- Già durante gli anni della formazione universitaria, infatti, sono allenati a lavorare in diverse aziende o enti attraverso i tirocini negli uffici tecnici dei comuni, nelle sovrintendenze, alla Provincia di Caserta, e in studi professionali di accertata qualità”.
Tante anche le attività di studio e di ricerca che gli studenti svolgono con la collaborazione dei docenti. La mostra didattica Sotto i piedi, organizzata a fine luglio dal Dipartimento di Restauro e Costruzione, ne è un esempio. “Hanno partecipato oltre 40 ragazzi che, effettuando ricerche sul territorio campano, hanno avuto modo di studiare le antiche maioliche del ‘700 e dell’800 – spiega il prof. Saverio Carillo, organizzatore della mostra insieme al prof. Petillo -Un’esperienza come questa rappresenta un momento di crescita personale dei ragazzi che sviluppano autonomamente capacità critiche e di ricerca”.
Valentina Orellana
“Abbiamo rapporti con tutto il polo industriale di Marcianise grazie al lavoro della professoressa Patrizia Ranzo e all’impegno della Preside Cettina Lenza, però siamo in un territorio difficile che non presenta nomi di grandi aziende. Inoltre cerchiamo di tenere vivo il rapporto non solo con la provincia, ma anche con l’area metropolitana. Non vogliamo certo far concorrenza all’offerta formativa della Federico II, però come facoltà giovane vogliamo puntare ad avere un rapporto più stretto con l’arte contemporanea”. Il prof. Cherubino Gambardella dirige subito la rotta verso l’area dell’arte contemporanea, che nella zona di Napoli e provincia sta vedendo proprio in questi ultimi anni un continuo fiorire di giovani artisti e gallerie d’arte. Se, allora, il rapporto con le aziende che stanno espandendosi nella zona nord-est di Napoli sembra più lontano “perché è una realtà dominata da una situazione difficile – sottolinea il professore- legata anche all’illegalità e non si può certo mandare uno studente a fare tirocinio in una azienda poco pulita” la strada da imboccare è rivolta verso il patrimonio artistico regionale. Da novembre partirà, infatti, il Master di primo livello (diretto a 30 laureati triennali) in Allestimento e Museografia, diretto e ideato proprio dal professore, in collaborazione con il Madre, il Museo d’arte contemporanea, e la rivista milanese del gruppo Electra Interni. Un Master “unico nel panorama universitario italiano. Siamo i primi a cavalcare quest’area tra l’architettura e l’arte contemporanea”. E con una docenza d’eccellenza: gli studenti potranno assistere alle lezioni di galleristi, artisti e critici d’arte italiani e stranieri come Cicelyn, Luca Molinari, cattedra di architettura contemporanea, Di Domenico, cattedra di arredamento e architettura d’interno, o Alfonso Artiaco della galleria Artiaco. “I grandi nomi servono per dare prestigio e il loro contributo formativo agli studenti è essenziale, ma il nostro obiettivo è quello di far crescere i giovani e valorizzare tutto il mondo dell’underground che è molto florido in queste zone. L’arte e il turismo sono la vocazione naturale della regione. Vogliamo avere la possibilità di offrire agli studenti una formazione completa, strettamente legata alle esigenze del territorio, e unica”. E i risultati non tardano ad arrivare se il 90 per cento dei laureati nei CdL di Architettura trova lavoro nei primi mesi post-laurea. “I nostri studenti hanno tutti una forte ambizione professionale che li stimola ad avere ottimi risultati e li spinge a provare sempre esperienze lavorative nuove e stimolanti- aggiunge Gambardella- Già durante gli anni della formazione universitaria, infatti, sono allenati a lavorare in diverse aziende o enti attraverso i tirocini negli uffici tecnici dei comuni, nelle sovrintendenze, alla Provincia di Caserta, e in studi professionali di accertata qualità”.
Tante anche le attività di studio e di ricerca che gli studenti svolgono con la collaborazione dei docenti. La mostra didattica Sotto i piedi, organizzata a fine luglio dal Dipartimento di Restauro e Costruzione, ne è un esempio. “Hanno partecipato oltre 40 ragazzi che, effettuando ricerche sul territorio campano, hanno avuto modo di studiare le antiche maioliche del ‘700 e dell’800 – spiega il prof. Saverio Carillo, organizzatore della mostra insieme al prof. Petillo -Un’esperienza come questa rappresenta un momento di crescita personale dei ragazzi che sviluppano autonomamente capacità critiche e di ricerca”.
Valentina Orellana