Corsi demo, test autovalutativi e incontri di orientamento: il calendario di settembre è denso di appuntamenti per i nuovi iscritti. È dal 2 del mese, infatti, che l’Ateneo ha attivato le procedure di immatricolazione (aperte fino al 31 ottobre) per i Corsi di Laurea Triennale. In attesa dell’inizio delle lezioni, fissato al 30 settembre, oltre 40 sono le lezioni introduttive in programma – avviate con successo nello scorso luglio – e riproposte per le principali materie di studio previste all’interno di ciascun Corso. L’obiettivo cardine è supportare gli iscritti sin dal primo passo nell’Università e fornir loro strumenti per orientarsi nel mondo accademico a loro sconosciuto. “Seguirò le lezioni di Lingua e letteratura russa e Serbo-croato. Ho deciso di iscrivermi a Lingue e Culture Comparate perché ho origini slave e mi interessa approfondire molto la storia di questi Paesi e delle politiche che hanno determinato la configurazione dei rapporti attuali tra la Federazione russa, l’Unione Europea e la Penisola balcanica”, afferma Alina Aiello. Non tutti, però, come lei hanno le idee così precise in merito al proprio indirizzo di studi. “Probabilmente aspetterò di conoscere i risultati del Test di Inglese – tenutosi nella giornata dell’11 settembre – prima di ufficializzare l’immatricolazione”, continua Marilena Ferrara. È vero che “all’Università, dopo gli anni scolastici, bisognerebbe già avere in tasca un livello B1, ma non ho avuto l’occasione di approfondire bene l’inglese nell’istituto professionale da cui provengo. La speranza è superare la prova, per poi indirizzarmi verso Lingue, Culture e Letterature dell’Europa e delle Americhe e abbinarlo allo spagnolo”. Si registra, insomma, un gran via vai di studenti tra le quattro sedi. “Il problema è, però, che a volte non sanno bene dove dirigersi – sottolinea Pia, tirocinante al Polo didattico – Non è ben chiara la distinzione tra i vari Uffici amministrativi de L’Orientale. In molti si recano al Polo per presentare la domanda di immatricolazione, che invece è compito primario della Segreteria. Oppure confondono la Segreteria del sesto piano con l’Ufficio di Orientamento, il SOrT” (ubicato all’ottavo, dove è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 uno Sportello dedicato alle matricole). La domanda più ricorrente riguarda il calendario delle lezioni, tutt’ora in corso di ridefinizione, al quale verranno poi accorpati gli orari dei lettorati a semestre già iniziato. “Come da copione, gli orari saranno pubblicati a ridosso delle prime lezioni. Per adesso non è neanche così grave, dato che gli studenti del primo anno sono impegnati con i precorsi fino all’ultima settimana di settembre, noi del secondo e del terzo abbiamo gli esami fino al 10 ottobre. I fuoricorso, invece, hanno appelli anche a novembre”, le parole di Marianna Ciotola, al terzo anno di Mediazione Linguistica e Culturale. Tastando il terreno, non si può fare a meno di scorgere nelle nuove leve il fascino che esercita l’Ateneo negli occhi di chi lo attraversa per la prima volta. “Mi piacerebbe approfondire l’ispano-americano e le letterature cilena e argentina, ma sono appena rientrata dal Brasile e non mi sento di escludere il portoghese”, parla Valentina Tramontano. “Ho seguito a luglio corsi di filologia semitica, storia delle dottrine islamiche e dialettologia: studierò sicuramente arabo come prima lingua, ma per la seconda sono indecisa tra ebraico e berbero, poiché per entrambe vorrei analizzare le contaminazioni linguistiche prodotte dall’incontro tra i popoli stanziati nel Vicino Oriente e Nord Africa”, continua Maria Minichini.
‘Scusi, cos’è
la linguistica?’
la linguistica?’
Allo scopo di facilitare i neoiscritti nell’ardua decisione si terranno dal 24 al 27 settembre lezioni base per gli immatricolandi a Lingue, Culture e Letterature dell’Europa e delle Americhe. “Inglese, francese, spagnolo, tedesco vanno per la maggiore tra le lingue europee”, dice Giovanna, studentessa part-time in Segreteria. Ma “io sono al terzo anno di olandese e svedese, cattedre che negli ultimi cinque anni hanno aumentato gradualmente i propri affezionati e riservano opportunità da non sottovalutare in ambito lavorativo. L’anno scorso, ad esempio, ho svolto il tirocinio in un’azienda nel settore ICT che cercava help desk di lingua svedese”. L’invito è ponderare assieme allo studio di una lingua per cui si prova interesse anche le rispettive culture e letterature di quel Paese, oppure al contrario “l’attrattività di certe conoscenze su un cv”, dice Maria Dimitrova. “Mio padre viene da Pazardzhik, più o meno distante 100 km dalla capitale Sofia. Ho conosciuto molte persone interessate al bulgaro nelle lezioni tenute a luglio dalla prof.ssa Tatiana Lekova, che ci ha parlato della storia attuale di questo Paese, dal suo passato comunista all’ingresso nell’UE nel 2007”. Hanno catturato l’attenzione degli studenti le tante ore di lezione dedicate alla geografia, considerata una lacuna imperdonabile per studenti interessati alle Lingue e alle discipline linguistiche. Si chiama proprio ‘Scusi, cos’è la linguistica?’ la lezione di approfondimento che avrà luogo il 25 settembre presso l’aula 1.1 di Palazzo del Mediterraneo. Gli studenti iscritti ad anni successivi al primo commentano: “è bene far precedere ai corsi del primo settembre qualche anticipazione introduttiva di storia della lingua, che consente allo studente di assimilare per gradi metodi e contenuti delle materie del primo anno”, prosegue Sara Pezzella. “Le demo sono un modo per ‘assaggiare’ in pillole la vita universitaria evitando un impatto traumatico dopo il diploma”. Non sono mancate nella giornata del 6 settembre, a lezione di Lingua Tedesca, le gaffe legate a vecchie abitudini scolastiche. Per esempio, “a lezione si fa l’appello? Qual è la lista dei libri da comprare? Sono stati questi i quesiti rivolti più spesso ai docenti. Non sapevamo che soltanto in occasione dei seminari fosse prevista la raccolta di firme per attestare la presenza né che ciascun docente, a seconda dei gruppi alfabetici di suddivisione, prevedesse un programma d’esame proprio”, spiega Antonio Valente.
“Attenzione
a non strafare”
a non strafare”
‘No pain no gain’: motivazione e metodo di studio restano la chiave del successo, soprattutto per coloro decisi a iscriversi a Lingue e Culture Orientali e Africane, dopo aver sostenuto il test obbligatorio e non selettivo del 17 settembre. Ma “attenzione a non strafare”, consiglia Mattia De Caro, laureatosi lo scorso luglio e immatricolando al Corso di Laurea Magistrale in Relazioni e Istituzioni dell’Asia e dell’Africa. È saggio abbinare insieme cinese e giapponese? “Comprendo l’entusiasmo iniziale, ma accoppiare cinese e giapponese con coreano terza lingua, ad esempio, mi sembra un’impresa da folli. Alcuni credono che il giapponese e il cinese siano lingue sorelle per via della scrittura kanji e dei significati in comune, ma la loro grammatica – per non parlare della pronuncia – differisce enormemente, senza contare che in giapponese esistono anche altri due tipi di scritture alfabetiche, hiragana e katakana, molto più complesse”. Lo dimostrano gli esiti delle prove scritte di Giapponese III – “27 bocciati su 45, più della metà” – avvenute lo scorso 4 settembre. Un’ultima precisazione a farsi: nessun percorso di studi prevede la combinazione di tre lingue lungo tutto il triennio, “a meno che non si scelga di inserire una terza lingua da annualista”, conclude Sara. Ma per la compilazione del piano di studi se ne parla ad ottobre.
Sabrina Sabatino
Sabrina Sabatino