Aule studio aperte di sabato, buona la prima

Riscontro tutto sommato positivo per l’apertura straordinaria, in via sperimentale, di alcune aule studio – quelle dell’aulario di via Perla utilizzato dagli iscritti ai Dipartimenti di Lettere e Giurisprudenza e quelle del Polo scientifico di Via Vivaldi – anche di sabato (dalle ore 8.00 alle 19.00). Promossa ed auspicata dagli studenti, l’iniziativa ha trovato il placet del Rettore Giuseppe Paolisso. 
Una quindicina gli studenti che il 10 febbraio occupano la spaziosa biblioteca dell’aulario di Santa Maria Capua Vetere. Un gruppo è alle prese con lo studio di Diritto Amministrativo. “Il manuale indicato per l’esame non risulta molto agevole; talora si abbandona a delle divagazioni che disorientano nel corso della lettura – ha commentato Gianluca, studente al quarto anno del Corso di Laurea in Giurisprudenza – rendendo difficoltosa la comprensione della materia”. Un’altra studentessa, Federica, iscritta al quinto anno, sottoscrive il commento del collega e aggiunge: “la commissione è molto esigente ma al contempo indulgente; è indispensabile confrontarsi in sede di ricevimento con gli assistenti che seguono con premura e disponibilità”. Disponibile anche il titolare di cattedra, il prof. Guido Clemente San Luca, secondo Mara, studentessa al terzo anno: “il professore a lezione predilige un rapporto interattivo con i suoi studenti. Questo metodo consente di avere un approccio più sicuro agli esami”. Luisa, prossima alla laurea, non ritiene sia un beneficio la suddivisione dell’esame: “ci costringe a studiare per un solo esame più argomenti e questo richiede un lavoro mnemonico maggiore, i cui esiti non sono rassicuranti, nel senso che, pur di completare il programma, gli argomenti vengono recepiti in maniera quasi meccanica”. Un altro gruppo è assorto nello studio del fatidico Diritto Commerciale. “Non vedo l’ora di affrancarmi da questo esame. È davvero troppo ostico – ha evidenziato Giovanna, studentessa fuoricorso – Tuttavia il manuale è veramente pregevole e questo permette di ridurre la complessità dell’esame”. Sulle ragioni della difficoltà dell’esame, gli studenti sembrano concordi. “La complessità deriva dalla copiosità degli argomenti: non si può tralasciare nulla; ogni dettaglio, apparentemente marginale, in sede d’esame può essere oggetto di potenziale domanda. Pertanto, in maniera certosina bisogna curare ogni particolare della materia – ha evidenziato Jessica,  laureanda – nella speranza che la commissione possa avere un approccio clemente”. Annamaria con altri colleghi sta preparando Diritto Processuale Penale: “l’ultimo scoglio del mio percorso di studi, finalmente intravedo l’agognato traguardo”. La materia “è molto affascinante perché ha riscontri nella quotidianità”.
Diverso scenario al plesso di Caserta. L’aula è affollata da una cinquantina di studenti di diversi Corsi di Laurea: Biologia, Scienze Politiche, Psicologia, Farmacia e Medicina. In netta prevalenza, gli studenti di Psicologia che all’unisono si sono detti entusiasti dell’apertura delle aule studio nel fine settimana e sono speranzosi circa il buon esito della sperimentazione. Approvano la novità anche gli studenti di Biologia. Francesco, iscritto al terzo anno della Triennale, la trova “davvero un’iniziativa lodevole”. Lo studente è alle prese con l’esame di Microbiologia: “mi hanno riferito che la docente e la commissione sono particolarmente esigenti”. Chimica organica non è da meno per Marialaura, studentessa al secondo anno: “La difficoltà sta nel programma che è davvero vasto per noi biologi”. Alla Magistrale lo spauracchio è Biodiversità: “un esame molto tecnico e al contempo impegnativo”, afferma Stefania, iscritta al secondo anno, che però sottolinea: “la materia è affascinante”. 
Maria Teresa Perrotta
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