Aule studio piene, ci si prepara alla sessione invernale

All’ingresso dell’edificio di via Montesano c’è ancora l’albero di Natale decorato con scatole vuote di medicinali. Per togliere l’addobbo a tema non c’è tempo. Gli esami chiamano. Tre gli appelli previsti per la sessione invernale. Le aule dove non ci sono orali sono occupate da studenti che ripetono a gruppi o individualmente. Stesso discorso per spazi studio, biblioteca e tavolini del bar. I libri sono arrivati anche nell’aula ristoro. Lì ripetono insieme due colleghe iscritte al secondo anno di Scienze Erboristiche: “siamo in attesa di sostenere l’esame di Laboratorio di Controllo di Qualità nel Settore Erboristico. Si sta svolgendo in questo momento. Noi ci siamo allontanate per cercare di smaltire l’ansia”. La sessione prevede pure “l’esame di Farmacognosia che è molto interessante, grazie al professore Izzo che ha reso il corso piacevole e ricco di informazioni”. Sulle date a disposizione: “molto dipende dagli esami arretrati. Se sono tanti, allora non bastano, altrimenti il carico è ben distribuito”. Non vola una mosca nemmeno nel nuovo plesso. Sold out alle postazioni studio. Lì ripete con un collega Gaetano, al quinto anno di CTF: “ho deciso di dedicare l’intero semestre a Chimica Farmaceutica 2. È uno degli esami più difficili del quinquennio. La mole di studio è tanta e molte nozioni sono da apprendere mnemonicamente”. Confrontarsi con qualcuno è utile “proprio perché facilita la comprensione e la memorizzazione. La struttura ci permette di studiare al meglio. In alcuni posti c’è più silenzio, in altri, invece, c’è la possibilità di confrontarsi senza disturbare”. Nel frattempo, il 16 gennaio, nei laboratori al piano terra, alcuni studenti di Farmacia sono impegnati con tanto di camice bianco nell’esame di Chimica analitica ed Analisi dei medicinali con la professoressa Elisa Perissutti. Anna, iscritta al terzo anno, spiega: “abbiamo fatto la titolazione di diversi acidi. Sembra sia andata bene. Eravamo preparati perché ci siamo esercitati tanto in laboratorio. Già durante la teoria ci veniva spiegato cosa avremmo svolto nella pratica. Adesso ci aspetta lo scritto, poi l’orale. È un esame lunghissimo, ma è da 14 crediti, ci può stare”. Un problema, i pochi appelli. Lo sottolinea Marta, sua collega: “la distribuzione degli appelli è pessima. Abbiamo seguito fino alla prima settimana di gennaio, per poi fissare gli esami poco dopo. Così è difficile organizzarsi”. Stefano: “Insieme ad Analisi abbiamo Chimica Farmaceutica, altro esame tostissimo. È difficile dare due esami da 14 crediti nello stesso semestre. Soprattutto perché suddivisi in più prove. Potrebbero distribuire meglio il carico di lavoro tra i due semestri”. Come migliorare? “servono più appelli. Siamo gli unici a non averne a marzo e novembre. Altro accorgimento sarebbe cominciare le lezioni qualche settimana prima per finire con anticipo rispetto all’inizio degli esami”.
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