Benvenuti a L’Orientale, l’Open Day si sposta online

Si è svolto in modo diverso quest’anno l’appuntamento consueto che l’Università L’Orientale organizza nel mese di maggio per l’orientamento in entrata dei futuri studenti. Una due giorni insolita, quella del 14 e del 15 maggio, in cui attraverso il proprio canale YouTube in collaborazione con il SOS (Servizio Orientamento Studenti) l’Ateneo ha illustrato l’offerta formativa di primo livello e i servizi attivati per l’anno accademico 2020-2021. L’evento, tenutosi completamente online, ha visto la partecipazione dei Coordinatori di alcuni dei sei Corsi di Laurea Triennale, docenti di discipline caratterizzanti, neolaureati, studenti seniores e i loro rappresentanti, coinvolgendo, ciascuno con la propria testimonianza, centinaia di iscritti alle scuole superiori collegati in diretta per l’occasione. Attraverso la funzionalità dei commenti, gli interessati hanno infatti potuto comunicare con i docenti live e rivolgere loro curiosità e domande. Alla presentazione hanno fatto seguito, come da tradizione, le lezioni demo esplicative di alcune discipline, anch’esse raccogliendo un ottimo seguito: molto commentate la lezione di Linguistica generale del prof. Alberto Manco, la parentesi sulla geopolitica della migrazione di cui ha parlato la prof.ssa Adele Del Guercio e altrettanto amata l’introduzione allo studio archeologico del prof. Andrea Manzo. Una giornata davvero intensa che, malgrado la distanza, ha raccolto in pieno lo spirito dell’iniziativa di orientamento: instradare le matricole verso la scelta più congeniale ai propri interessi. Proprio nel segno di questa partecipazione collettiva si colloca il discorso motivazionale della Rettrice che ha inaugurato i lavori nella mattinata del 14 maggio. “Riprendiamo il discorso da dove si era interrotto a fine febbraio quando il virus, che pensavamo fosse rimasto confinato al nord, si è affacciato anche in Campania. In questi mesi, però, non ci siamo fermati: anche se a distanza, abbiamo continuato a essere accanto ai nostri studenti che hanno seguito i corsi, sostenuto esami e si sono laureati. E, anche se a distanza, adesso vogliamo essere vicini a voi che ci auguriamo sarete nostri studenti”: la premessa di Elda Morlicchio. “Abbiamo lavorato per garantire a tutti la prosecuzione del percorso ma non vediamo l’ora di riaprire i nostri spazi, perché le Università sono luoghi di scambi culturali, incontri, attività che arricchiscono la formazione dei giovani”. In merito all’inizio del prossimo anno accademico, dice: “ci stiamo preparando per accogliere le matricole a ottobre, ma siamo pronti a continuare a offrire una didattica online se il prossimo autunno non ci saranno le condizioni per garantire il ritorno in sicurezza nelle aule universitarie”. Tuttavia, in questo momento la preoccupazione di molti – insieme all’esame di maturità – riguarda la scelta del Corso di Studi. Il primo consiglio della Rettrice: “non vi fidate delle informazioni che sono introdotte da ‘ho sentito dire’, ma consultate le informazioni disponibili sul sito dell’Ateneo e scrivete ai nostri indirizzi”. In particolare, fino all’11 giugno, di martedì e giovedì pomeriggio, il SOS organizzerà su Skype colloqui di orientamento a distanza, aperti a un gruppo di 10 partecipanti per volta. Iniziativa che dal 15 giugno sarà rinnovata con incontri anche di mattina, laddove a partire dal mese di luglio saranno invece pubblicati sul sito i regolamenti degli studi di ogni singolo Corso. Perché iscriversi a L’Orientale? Indubbia la qualità dell’offerta didattica di quest’Ateneo, riconosciuto a livello internazionale tra le principali Università dedicate all’approfondimento di lingue e culture dell’Europa e delle Americhe, dell’Asia e dell’Africa, “ma – sottolinea la Rettrice – L’Orientale non è solo lingue. Abbiamo anche un percorso in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali e un Corso, direi unico nel panorama italiano, di Civiltà Antiche e Archeologia di Oriente e Occidente”. Bisogna, però, fare attenzione: “studiare una lingua a livello universitario non vuol dire solo imparare a parlarla correttamente, ma anche approfondire tutto il contesto culturale del quale quella lingua è espressione”. Letteratura, linguistica, storia, geografi a, religione, filosofi a, religione, arte: “chi si iscrive a L’Orientale studierà tutto questo”.
“Studiate ciò che vi emoziona”
Quale lingua scegliere? La conoscenza dell’inglese è certamente oggi richiesta in tutti i colloqui di lavoro. Quindi, “la vera differenza è data dalla conoscenza di almeno altre due lingue straniere”. Se esiste una lingua più facile di un’altra? “Non esistono lingue facili e lingue difficili: tutte le lingue, se vogliamo impararle a un buon livello, richiedono una forte passione e un impegno totale. Alcune di queste, è vero, ci consentono di comunicare più rapidamente di altre a livello elementare e per questo ci sembrano più facili, ma è solo un’illusione”. Sperando in maggiori prospettive di lavoro, è vero anche che molti optano per lingue come cinese, giapponese o arabo. In questi casi, ribadisce la Rettrice, “vanno evitate considerazioni meramente pratiche. Suggerisco di fare scelte dettate dal sentimento. Non si impara bene una lingua se non si ama la cultura del paese in cui quella lingua è parlata. E amare un paese non significa mangiare volentieri gli involtini primavera o apprezzare il sushi, così come saper maneggiare le bacchette è cosa ben diversa dal saper apprezzare la millenaria cultura cinese”. Quali sono gli sbocchi professionali più diffusi? Le prospettive sono diversificate a seconda del Corso di Laurea intrapreso, ma vale una considerazione generale. “Tutti i nostri laureati acquisiscono abilità nella risoluzione dei problemi, nella gestione dei rapporti interpersonali, sanno lavorare in gruppo, hanno notevoli capacità di adattamento e curiosità intellettuale”: qualità tutte molto apprezzate nel lavoro. “Rileggendo un’intervista di qualche anno fa al maestro Aldo Masullo, recentemente scomparso, il filosofo osservava che la sostanza dell’educazione consiste nel promuovere l’esperienza della differenza, l’esercizio a gustare ciò che non è banale per soddisfare fame di varietà e confronto: è esattamente questo lo spirito con cui a L’Orientale si fanno ricerca e didattica. Studiate ciò che vi emoziona e ciò vi consentirà di completare presto e con successo il percorso accademico e di trovare poi facilmente il vostro posto nel mondo”.
Sabrina Sabatino

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