Alla fine è arrivato anche il decreto di nomina degli eletti al Consiglio degli Studenti. Campeggia nel sito della Seconda Università dal 18 febbraio e sancisce in maniera ancora più ufficiale i dati sugli eletti, già resi pubblici dalla proclamazione. Sebbene non si abbia ancora una data, di certo si approssima il momento in cui i consiglieri si siederanno attorno ad un tavolo per parlare di ciò che sta loro a cuore.
Economia è uno dei Dipartimenti più attivi dal punto di vista politico, un luogo “accomodante”, come dice il neoeletto al CdS Giuseppe Rossi. Vive ad Arienzo, ha 25 anni e studia al primo anno della Magistrale in Economia e Management: “Io ho avuto anche una breve esperienza alla Federico II, ma qui al Dipartimento di Capua il clima è molto più familiare, e per me è quasi una seconda casa”.
Enrico Di Rienzo ha solo vent’anni, ma è uno di quelli che di voti ne ha presi tanti, per la precisione 417: “Sono solo al secondo anno di Economia e Commercio, e questo risultato mi ha davvero sorpreso. Ho ricevuto voti anche da altri Dipartimenti, quindi il mio obiettivo sarà riuscire a rappresentarli tutti”. Certo è che qualche piccola cosa che non va c’è anche ad Economia: “Tanto di cappello alla Direttrice del Dipartimento, perché Economia sta facendo tanti passi avanti come servizi ed informazione. Ma ci sono cose che dipendono da un livello più alto, e perciò vogliamo chiedere all’Ateneo delle aule studio in più. Gli spazi che abbiamo attualmente da soli non bastano”. Ma il CdS sarà l’occasione per parlare anche delle stesse regole della rappresentanza: “È stato proposto di ritardare le elezioni dei Consigli di Corsi di Laurea a maggio dell’anno prossimo. Sarebbe sicuramente un modo per non disturbare ulteriormente gli studenti, ma intanto la carica di consigliere in molti Dipartimenti resterà vacante perché chi la ricopriva precedentemente si è laureato e non studia più qui; alla fine sarebbero gli studenti a pagarne le conseguenze, perché non avrebbero una rappresentanza. E poi per queste elezioni è stato davvero un brutto spettacolo. Io avevo la certezza di essere eletto, ma altri candidati hanno dovuto attendere i risultati per mesi”.
E uno di questi è il ventitreenne Francesco Sepulveres, al terzo anno di Ingegneria civile e ambientale, che rivela di avere una particolare sensibilità riguardo i diritti dei disabili: “Credo di essere la persona giusta per portare avanti un’azione sulle tante barriere architettoniche nell’Ateneo. Ad Ingegneria non ci sono problemi di questo tipo, anche perché il sistema di tutoraggio sta molto vicino alle persone con disabilità. Però in tutta la SUN si potrebbero migliorare molti aspetti, come l’accesso ai parcheggi e agli ascensori. Frequento anche altri Dipartimenti e lì barriere architettoniche ce ne sono”.
Ingegneria edile è invece il percorso di studi che porta avanti Fabio Ciccarelli. Viene da Succivo, ha 20 anni ed è al secondo anno: “Sono contro i rappresentanti che si appuntano la coccarda in petto e stop. Molto spesso in campagna elettorale ci sono sempre, ma dopo qualche settimana spariscono. A me piace essere presente nel Dipartimento, pormi tra studenti e professori come facilitatore, giorno per giorno: è questo il mio compito più importante”. Ma ci sono anche esigenze da portare all’attenzione dell’Ateneo: “Vorremmo una biblioteca ‘europea’. Nel senso che in Europa le biblioteche chiudono alle dieci, anche alle undici, mentre da noi nel primo pomeriggio sono già chiuse. Per far questo, però, ci vogliono dei fondi per aumentare gli stipendi del personale”.
Ma non esiste solo il casertano. Felice Moccia, per esempio, studia nella sede napoletana della Seconda Università. Anche lui ventitré anni, è al terzo anno di Medicina e Chirurgia e vive da San Giuseppe Vesuviano. Ha l’importante compito insieme ai suoi colleghi consiglieri della sede napoletana di rappresentare il Dipartimento di Medicina Sperimentale: “Qui da noi in sede manca ancora una connessione wi-fi utilizzabile da tutti noi studenti, e chiaramente è una cosa piuttosto scomoda. Come è scomodo il fatto che non ci sia uno sportello ADISU e che per ricevere i tagliandi della mensa si debba per forza andare a Caserta”. E se il Rettore Paolisso ha annunciato all’inaugurazione dell’anno accademico che entro l’anno si realizzerà il cambio del nome per la Seconda Università, nei Dipartimenti napoletani non sembra esserci una gran preoccupazione per questo slittamento verso l’area casertana come centro delle attività dell’Ateneo: “Se anche dovesse diventare Università di Caserta in concreto non cambierebbe nulla, dal punto di vista amministrativo e organizzativo le cose rimarrebbero come sono. Che sparisca ‘Seconda’ dal nome non può che farci piacere, perché non siamo secondi a nessuno”. Per il resto Felice segnala l’ottimo lavoro svolto in seguito alla stagione dei ricorsi che ha colpito i Dipartimenti di Medicina in tutta Italia: “È stato fatto un grande sforzo per incastrare tutto, e per questo motivo non ne abbiamo assolutamente risentito”.
Antonietta Galise, di Poggiomarino e della stessa associazione di Felice, è un’altra degli eletti di Medicina Sperimentale. Al terzo anno di Medicina, Antonietta – 25 anni – è però già laureata come Tecnico di radiologia, sempre nello stesso Dipartimento: “A maggior ragione per questo sarò aperta alle richieste degli studenti di Professioni sanitarie. Devo dire però che la mia esperienza è stata totalmente positiva, e non dovrebbero esserci problemi particolari da risolvere, se non quelli che condividiamo tutti”. Ad esempio? “La mancanza di alloggi. Con i test d’ingresso passati ad essere su base nazionale, l’Ateneo adesso deve fare i conti non soltanto con gli studenti napoletani. Non abbiamo strutture ad hoc che possano accogliere i fuori sede, ma lavoreremo per far stipulare delle convenzioni con alloggi sul territorio”.
Valerio Casanova
Economia è uno dei Dipartimenti più attivi dal punto di vista politico, un luogo “accomodante”, come dice il neoeletto al CdS Giuseppe Rossi. Vive ad Arienzo, ha 25 anni e studia al primo anno della Magistrale in Economia e Management: “Io ho avuto anche una breve esperienza alla Federico II, ma qui al Dipartimento di Capua il clima è molto più familiare, e per me è quasi una seconda casa”.
Enrico Di Rienzo ha solo vent’anni, ma è uno di quelli che di voti ne ha presi tanti, per la precisione 417: “Sono solo al secondo anno di Economia e Commercio, e questo risultato mi ha davvero sorpreso. Ho ricevuto voti anche da altri Dipartimenti, quindi il mio obiettivo sarà riuscire a rappresentarli tutti”. Certo è che qualche piccola cosa che non va c’è anche ad Economia: “Tanto di cappello alla Direttrice del Dipartimento, perché Economia sta facendo tanti passi avanti come servizi ed informazione. Ma ci sono cose che dipendono da un livello più alto, e perciò vogliamo chiedere all’Ateneo delle aule studio in più. Gli spazi che abbiamo attualmente da soli non bastano”. Ma il CdS sarà l’occasione per parlare anche delle stesse regole della rappresentanza: “È stato proposto di ritardare le elezioni dei Consigli di Corsi di Laurea a maggio dell’anno prossimo. Sarebbe sicuramente un modo per non disturbare ulteriormente gli studenti, ma intanto la carica di consigliere in molti Dipartimenti resterà vacante perché chi la ricopriva precedentemente si è laureato e non studia più qui; alla fine sarebbero gli studenti a pagarne le conseguenze, perché non avrebbero una rappresentanza. E poi per queste elezioni è stato davvero un brutto spettacolo. Io avevo la certezza di essere eletto, ma altri candidati hanno dovuto attendere i risultati per mesi”.
E uno di questi è il ventitreenne Francesco Sepulveres, al terzo anno di Ingegneria civile e ambientale, che rivela di avere una particolare sensibilità riguardo i diritti dei disabili: “Credo di essere la persona giusta per portare avanti un’azione sulle tante barriere architettoniche nell’Ateneo. Ad Ingegneria non ci sono problemi di questo tipo, anche perché il sistema di tutoraggio sta molto vicino alle persone con disabilità. Però in tutta la SUN si potrebbero migliorare molti aspetti, come l’accesso ai parcheggi e agli ascensori. Frequento anche altri Dipartimenti e lì barriere architettoniche ce ne sono”.
Ingegneria edile è invece il percorso di studi che porta avanti Fabio Ciccarelli. Viene da Succivo, ha 20 anni ed è al secondo anno: “Sono contro i rappresentanti che si appuntano la coccarda in petto e stop. Molto spesso in campagna elettorale ci sono sempre, ma dopo qualche settimana spariscono. A me piace essere presente nel Dipartimento, pormi tra studenti e professori come facilitatore, giorno per giorno: è questo il mio compito più importante”. Ma ci sono anche esigenze da portare all’attenzione dell’Ateneo: “Vorremmo una biblioteca ‘europea’. Nel senso che in Europa le biblioteche chiudono alle dieci, anche alle undici, mentre da noi nel primo pomeriggio sono già chiuse. Per far questo, però, ci vogliono dei fondi per aumentare gli stipendi del personale”.
Ma non esiste solo il casertano. Felice Moccia, per esempio, studia nella sede napoletana della Seconda Università. Anche lui ventitré anni, è al terzo anno di Medicina e Chirurgia e vive da San Giuseppe Vesuviano. Ha l’importante compito insieme ai suoi colleghi consiglieri della sede napoletana di rappresentare il Dipartimento di Medicina Sperimentale: “Qui da noi in sede manca ancora una connessione wi-fi utilizzabile da tutti noi studenti, e chiaramente è una cosa piuttosto scomoda. Come è scomodo il fatto che non ci sia uno sportello ADISU e che per ricevere i tagliandi della mensa si debba per forza andare a Caserta”. E se il Rettore Paolisso ha annunciato all’inaugurazione dell’anno accademico che entro l’anno si realizzerà il cambio del nome per la Seconda Università, nei Dipartimenti napoletani non sembra esserci una gran preoccupazione per questo slittamento verso l’area casertana come centro delle attività dell’Ateneo: “Se anche dovesse diventare Università di Caserta in concreto non cambierebbe nulla, dal punto di vista amministrativo e organizzativo le cose rimarrebbero come sono. Che sparisca ‘Seconda’ dal nome non può che farci piacere, perché non siamo secondi a nessuno”. Per il resto Felice segnala l’ottimo lavoro svolto in seguito alla stagione dei ricorsi che ha colpito i Dipartimenti di Medicina in tutta Italia: “È stato fatto un grande sforzo per incastrare tutto, e per questo motivo non ne abbiamo assolutamente risentito”.
Antonietta Galise, di Poggiomarino e della stessa associazione di Felice, è un’altra degli eletti di Medicina Sperimentale. Al terzo anno di Medicina, Antonietta – 25 anni – è però già laureata come Tecnico di radiologia, sempre nello stesso Dipartimento: “A maggior ragione per questo sarò aperta alle richieste degli studenti di Professioni sanitarie. Devo dire però che la mia esperienza è stata totalmente positiva, e non dovrebbero esserci problemi particolari da risolvere, se non quelli che condividiamo tutti”. Ad esempio? “La mancanza di alloggi. Con i test d’ingresso passati ad essere su base nazionale, l’Ateneo adesso deve fare i conti non soltanto con gli studenti napoletani. Non abbiamo strutture ad hoc che possano accogliere i fuori sede, ma lavoreremo per far stipulare delle convenzioni con alloggi sul territorio”.
Valerio Casanova