Borse di studio, ancora ritardi

Borse di studio dell’Adisurc e ritardi: continuano i disagi per gli studenti i quali, pur vincitori, non hanno ancora incassato un centesimo. Un caso esemplare è quello di Caterina Cesina, 23 anni, che studia Lingue e letterature moderne europee alla Federico II (Magistrale) e dovrebbe laurearsi ad ottobre di quest’anno. Suo padre è operaio e lei ogni giorno si sposta da Frattamaggiore a Napoli per frequentare i corsi. Appartiene, dunque, alla categoria dei pendolari. Racconta: “Sono vincitrice di borsa di studio per l’anno accademico 2016/2017 e dovrei avere, per quella annualità, 2900 euro. Mi sono aggiudicata la borsa pure per l’anno accademico 2017/2018 ed avrei diritto ad un primo acconto di 1400 euro. Peccato, però, che ad oggi non abbia percepito nulla, né per quanto concerne il precedente anno accademico, né per quello in corso”. Spiega: “Il problema relativo al 2016/2017 è che l’Azienda per il diritto allo studio non ha ancora provveduto alla pubblicazione della graduatoria assestata. È quella che corregge eventuali imperfezioni nella definitiva pubblicata a dicembre 2016. Finché l’Adisu non la pubblicherà – sono in ritardo di almeno sei mesi – io non sarò pagata. La beffa è che non ho avuto neppure un acconto quando è stata pubblicata la definitiva, 13 mesi fa, perché ero matricola, neo-iscritta alla Laurea Magistrale. L’Adisu doveva verificare che avessi rispettato l’obbligo di totalizzare un certo numero di crediti con una determinata media nel mio primo anno. Il 10 agosto ne avevo messi in carniere 44, laddove il bando ne richiedeva trenta, e la media era quella giusta. Mi sarei aspettata, perciò, che mi pagassero la borsa in autunno. Una illusione: siamo tutti ancora in attesa di questa benedetta graduatoria assestata. Da notizie raccolte recentemente dagli studenti che si stanno interessando alla questione, pare che ora l’Adisu si sia dato un nuovo termine, che è il 28 febbraio, per la pubblicazione. Spero davvero che sia così e che a marzo incasserò i soldi che mi sono dovuti per l’anno accademico 2016/2017. Non mi illudo, ma me lo auguro”. 
Caterina, si diceva – come del resto centinaia di altre ragazze e ragazzi – è anche in attesa di incassare almeno il primo acconto della borsa di studio per l’anno accademico in corso, quello 2017/2018. “La graduatoria definitiva – racconta – è stata pubblicata a dicembre, ma è insorto un nuovo problema”. Spiega: “Poiché tutte le Aziende per il diritto allo studio che facevano capo alle diverse università sono state raggruppate in un’unica struttura, l’Adisurc, c’è la necessità che le diverse tesorerie confluiscano in un nuovo conto corrente. Fino ad allora non potranno essere liquidate le borse per il 2017/2018. Ebbene, ogni volta che noi studenti chiediamo delucidazioni all’Adisurc circa i tempi che richiederà l’operazione, riceviamo risposte poco soddisfacenti. A fine dicembre ci dissero che era questione di giorni. Siamo arrivati al 22 gennaio ed il problema ancora non si è risolto. L’Adisurc ha garantito, giorni fa, che una parte delle borse dell’anno accademico in corso sarebbe stata pagata tra il 26 ed il 31 gennaio. Ci siamo informati presso Banca Intesa Sanpaolo, che funge da tesoreria, ma abbiamo saputo che in realtà manca ancora la presentazione di alcuni documenti, da parte dell’Adisurc, indispensabili all’accensione del nuovo conto corrente. Insomma, siamo sfiduciati e davvero non sappiamo più cosa pensare”. Conclude la studentessa: “Con i soldi delle borse vorrei frequentare corsi di perfezionamento nelle lingue o magari effettuare un viaggio studio all’estero. Insomma, sono soldi sui quali faccio affidamento per migliorare la mia formazione e presentarmi sul mercato del lavoro, dopo la laurea, con migliori opportunità. Per chi, come me, vive in famiglie monoreddito, con stipendi dignitosi dei genitori, ma certo non nel lusso, le borse di studio sono importanti, ed incassarle a più di un anno di distanza da quando se ne avrebbe il diritto è inconcepibile”. 
Entro febbraio la situazione si
dovrebbe risolvere
Il prof. Santolo Meo, docente di Elettronica di potenza ad Ingegneria e membro del Consiglio di Amministrazione dell’Adisurc, ammette che ci sono ritardi ma ritiene che dipendano, più che dalla mancata attivazione del nuovo conto corrente, dalla fase di transizione nel trasferimento di competenze dai vecchi Adisu al nuovo Adisurc e, in taluni casi, dalla incompletezza della documentazione presentata dagli studenti. “Partiamo – dice – da questo secondo aspetto. Farò riferimento ai dati del mio Ateneo, la Federico II, che ho a portata di mano, ma ritengo che la situazione sia analoga nelle altre Università della Campania. Ebbene, in merito alle borse di studio 2017 – 2018 è vero che su 4144 idonei assegnatari circa la metà attende ancora l’acconto. Precisamente 2661. Di questi, però, 876 non hanno ancora presentato alcuni documenti essenziali. In particolare, per 181 è stata rilevata la mancata comunicazione del codice iban e per 695 l’assenza del medesimo. Se non regolarizzano questa situazione, l’Adisurc non ha dove accreditare i soldi. Aggiungo che lo segnaliamo, invitandoli a provvedere, sulla posta istituzionale, ma ragazze e ragazzi la controllano molto poco, per cui le richieste restano inevase”. Rimane il fatto, al netto della imprecisione della documentazione presentata dagli 876 studenti, che altri 1785, solo alla Federico II, non hanno ancora incassato l’acconto per la borsa di studio dell’anno accademico  in corso. “È un dato reale – ammette il prof. Meo – e naturalmente me ne rammarico. Non per giustificare il neonato Adisurc, ma per amore di verità devo aggiungere che i ritardi dipendono dai vecchi Adisu, che hanno avuto qualche lentezza, in parte comprensibile, a trasferirci le loro competenze. Aggiungo che fino al 31 dicembre noi, come Adisurc, non potevamo toccare un centesimo, non essendo stato ancora avviato il passaggio di consegne dagli Adisu delle singole università alla nuova struttura”. Conclude il docente: “Credo e spero, in ogni caso, che entro febbraio, o al più tardi marzo, tutti i vincitori della borsa di studio 2017/2018 riceveranno il primo acconto – ovviamente chi non è in regola con la documentazione è invitato quanto prima a provvedere – e che, entro i medesimi termini, sarà finalmente pubblicata la graduatoria assestata che sbloccherà il saldo delle borse di studio dell’anno 2016/2017”.
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