L’A.Di.S.U. del Suor Orsola Benincasa promuove nuove borse di studio. Accanto ai premi per studenti particolarmente meritevoli, sono previste, infatti, borse di studio speciali per studenti che si trovano a vivere momentaneamente una situazione disagiata. “Stiamo cercando di muoverci in più campi – spiega il dott. Antonio Cunzio, Direttore Amministrativo dell’Azienda – Abbiamo attuato alcuni provvedimenti di un certo rilievo, che spaziano in diversi settori”. In primis, è prevista l’attribuzione di 4 premi per la migliore tesi di laurea del 2015. “Saranno elargite 4 borse di studio, del valore di 2.000 euro ciascuna, ad altrettanti studenti afferenti alle diverse Facoltà presenti in Ateneo ed al Corso di Studi in Servizio Sociale con sede a Salerno”. Il bando di ammissione sarà aperto fino al 31 ottobre, chiunque senta di avere un tema forte, può iscriversi e partecipare. L’iniziativa “deve essere considerata uno sprone a fare meglio. Chi si appresta alla laurea, potrà scrivere una tesi brillante, cercando di vincere un premio che permette di affrontare il post traguardo con maggiore serenità”. Sono invece 10 le borse di studio (bando per il conferimento di contributi straordinari per casi particolari, domanda da presentare entro il 30 giugno), sempre dal valore di 2.000 euro ciascuna, per gli studenti in difficoltà. “Oggi più che mai occorre essere presenti nella vita dei ragazzi. Capita che durante gli studi, ad esempio, un genitore possa perdere il lavoro o che addirittura venga a mancare. In questi casi straordinari, in cui prima c’era reddito e poi improvvisamente non c’è più, si interviene per consentire il proseguimento degli studi”. Quindi, se non si era presentata domanda qualche mese fa, perché al tempo non sussistevano i requisiti di ammissione, “ora è possibile presentare la documentazione e richiedere di partecipare al bando per le borse speciali. In un momento critico come questo, aiuti concreti non bastano mai”. Ancora una buona opportunità, il concorso per l’affidamento di quindici forme di collaborazione con l’Ateneo per il funzionamento della biblioteca e dell’archivio, per la predisposizione di attività didattiche, di orientamenti e tutorato. La durata di ciascuna prestazione è fissata in 150 ore. Ogni ora è retribuita poco più di 7 euro. I requisiti di partecipazione sono reddito e merito. La domanda va presentata a mano presso la Segreteria Studenti dell’Ateneo entro il 15 giugno.
Infine, ottenuti alcuni finanziamenti a livello regionale: “Abbiamo esteso la graduatoria di assegnazione anche a studenti che prima erano risultati idonei, ma che non erano assegnatari. Sono circa 150 i ragazzi ‘ripescati’, siamo molto felici di poter elargire questi ulteriori pagamenti”. Le iniziative promosse sono tante, anche se il lavoro da fare non termina mai: “Siamo una A.Di.S.U piccola, del cui Consiglio di Amministrazione fanno parte anche due studenti, cerchiamo di trarre il massimo profitto da ciò che riceviamo. Tutto quello che integra le entrate stabilite, allo stato attuale, è necessario e ricercato”. Perché, si sa, “gli studi costano e le famiglie fanno sacrifici enormi. Noi facciamo il massimo ma mi rendo conto – conclude il dott. Cunzio – che oggi anche solo un euro in più può modificare la situazione di uno studente, rendendo la sua vita universitaria più sicura e meno affannata”.
Infine, ottenuti alcuni finanziamenti a livello regionale: “Abbiamo esteso la graduatoria di assegnazione anche a studenti che prima erano risultati idonei, ma che non erano assegnatari. Sono circa 150 i ragazzi ‘ripescati’, siamo molto felici di poter elargire questi ulteriori pagamenti”. Le iniziative promosse sono tante, anche se il lavoro da fare non termina mai: “Siamo una A.Di.S.U piccola, del cui Consiglio di Amministrazione fanno parte anche due studenti, cerchiamo di trarre il massimo profitto da ciò che riceviamo. Tutto quello che integra le entrate stabilite, allo stato attuale, è necessario e ricercato”. Perché, si sa, “gli studi costano e le famiglie fanno sacrifici enormi. Noi facciamo il massimo ma mi rendo conto – conclude il dott. Cunzio – che oggi anche solo un euro in più può modificare la situazione di uno studente, rendendo la sua vita universitaria più sicura e meno affannata”.