Buone possibilità occupazionali per i laureati in agraria

“Corsi di teatro, mercatini di Natale d’inverno e delle piante d’estate, in più manifestazioni come Mediterraneo e dintorni, Calici sotto le stelle e Studenti in Mostra. Premiazioni con consegna dei diplomi e la tanto attesa settimana delle matricole”, queste sono solo alcune delle iniziative nella splendida Reggia Borbonica di Portici ad Agraria, descritte dal Direttore del Dipartimento Paolo Masi. Un luogo pieno di vita e fermento, ideale per una sosta rilassante tra un corso e l’altro, ma anche per costruire mattone su mattone un futuro ricco di soddisfazioni. “Agraria offre grandi opportunità lavorative a chi è fortemente motivato”, afferma il Direttore. “Il settore agroalimentare ha registrato un vero e proprio boom negli ultimi tempi, perché è l’unico a non risentire della crisi”. La possibile scelta è tra quattro Corsi di Studio Triennali: Scienze Forestali e Ambientali, Tecnologie Agrarie, Tecnologie Alimentari ad accesso libero, ed Enologia e Viticoltura a numero programmato, più cinque Magistrali da quest’anno: Scienze degli Alimenti e Nutrizione, Scienze e Tecnologie Agrarie, Scienze e Tecnologie Alimentari, Scienze Forestali e Ambientali, con l’aggiunta di Agrobiotecnologie. Il test d’ingresso per il Corso in Viticoltura ed Enologia, che ha sede in via Tuoro Cappuccini ad Avellino, è fissato, su programmazione locale, il 6 settembre con 40 posti disponibili. Gli immatricolandi di tutti i Corsi non devono dimenticare “che si tratta di un indirizzo scientifico, quindi bisogna avere predisposizione per tali materie. Una volta iscritti si sostiene un test di valutazione, che serve a testare la preparazione individuale, ma non limita in alcun modo l’accesso ai Corsi”. Quasi tutti prevedono attività di laboratorio abbinate. “Il tipo di formazione è vario e facilmente spendibile in ambito lavorativo. I campi interessati sono quelli della genetica, morfologia del territorio, inquinamento, problematiche geologiche, indagine alimentare, tutte attività legate alla produzione di alimenti e alla salvaguardia del territorio”. L’indirizzo scientifico, con la parallela apertura a diversi campi del sapere, necessita di un background di base. “I corsi spaziano dalla Genetica all’Economia, perciò richiedono una forte elasticità mentale, che permetta di arrivare con successo al traguardo”, sottolinea il prof. Domenico Carputo, delegato all’orientamento. I numeri sono incoraggianti: “il Dipartimento conta 800 iscritti, un trend in crescita perché nel nostro settore l’occupazione non è in calo. Infatti gli sbocchi investono il controllo della produzione, la ricerca applicata, la consulenza in aziende di produzione primaria e secondaria”. Il futuro dipende dai laureati in Agraria: “il numero di abitanti del Pianeta è in aumento, ciò comporta una grossa sfida per chi deve dare una risposta sulla corretta gestione delle risorse agroalimentari. La necessità di esperti nel settore è stata avvertita da tutti, infatti oggi registriamo un gran numero di studenti provenienti dai licei, cosa che prima non accadeva”. Le matricole non si sentiranno spaesate, una volta arrivate nella Reggia: “come ogni anno organizzeremo dal 2 al 4 ottobre una manifestazione di benvenuto, in cui gli studenti veterani faranno da tutor ai neoiscritti, illustrando le convenzioni con le diverse strutture di Portici, le iniziative del Dipartimento, i laboratori pratici”, anticipa il prof. Carputo.
Agraria è a cura di
Allegra Taglialatela
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