Buono l’ambiente, pochi i fondi

Strutture belle e funzionanti, parcheggio custodito e gratuito, possibilità di praticare più di una disciplina all’interno dello stesso complesso, un ambiente di soli universitari: alcuni dei motivi per cui gli studenti decidono di praticare sport al Cus Napoli.
Giorgio Caruso, al primo anno di Scienze della comunicazione al Suor Orsola, è un agonista di atletica. Gareggia sui 100 e 200 metri e si allena esclusivamente negli impianti di via Campegna. “Anche se la pista d’atletica andrebbe rifatta, il centro sportivo del Cus è uno dei migliori di Napoli”. Susi Loreto, laureanda in Giurisprudenza al Federico II, ha frequentato sia la palestra che la piscina. “Mi piace venire al Cus perché siamo tutti studenti. Gli istruttori sono bravi e, almeno in piscina, non c’è grosso affollamento in corsia”. “Anziché chiudervi subito in palestra – suggerisce Giorgio alle prossime matricole – buttatevi su una disciplina agonistica. Vi darà maggiori soddisfazioni come strumento per scaricare il peso e la tensione dello studio”. 
Posizione più critica quella della rappresentanza studentesca. “Una costante carenza di fondi impedisce lo sviluppo e il potenziamento del Cus Napoli”, commenta Angelo Vella, rappresentante degli studenti ed iscritto al secondo anno di Fisioterapia alla Federico II. “Da un po’ di anni al Cus si batte cassa, vuoi per i tagli della finanziaria all’università e vuoi perché la Federico II destina sempre meno danaro a favore dello sport”. Primo a pagarne le conseguenze, il settore agonistico. “La squadra di rugby è stata già smantellata e abbiamo sfiorato il ridicolo lo scorso anno, quando alcuni agonisti hanno dovuto sobbarcarsi le spese di partecipazione ai Campionati Nazionali Universitari”, osserva lo studente.
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