Campagna vaccinale: gli studenti aderiscono in massa

Non si ferma mai il lavoro delle rappresentanze studentesche, di concerto con tutti gli organi di cui si compone la Scuola di Medicina e Chirurgia, e sempre nell’ascolto e nell’accoglimento delle esigenze degli studenti. Si guarda all’immediato futuro, alla ripresa in presenza delle attività didattiche teoriche e pratiche, ma si va anche oltre con tante proposte mirate a rendere la Scuola sempre più aggiornata e performante.
È allo start la campagna vaccinale per SarsCov-2 che coinvolgerà, su base volontaria, un altissimo numero di studenti, anche fuori corso, iscritti a: Medicina, a partire dal terzo anno, a Odontoiatria, se impegnati in attività di tirocinio, e ai corsi delle Professioni Sanitarie. La proposta è partita da ASMed, Associazione Studenti di Medicina Federico II di Napoli “ed è stata accolta dai Consigli della Scuola e del Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia in accordo con la Direzione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera – spiega Pasquale Bufalino, studente di Medicina in Consiglio di Ateneo – Questa campagna vaccinale è fondamentale per la messa in sicurezza di tutti quegli studenti che svolgono, nelle strutture ospedaliere, attività di tirocinio pre-laurea, clinical rotation, attività di internato”. Il numero di studenti che ha aderito alla campagna è altissimo, “nell’ordine delle migliaia. Gli elenchi sono stati già forniti alla Direzione Sanitaria e si è scelto di dare la precedenza a chi è impegnato nei tirocini pre-laurea ed è al momento in reparto. Gli studenti verranno contattati di volta in volta tramite numero di cellulare o email, contatti forniti su Segrepass”. Ateneo e Ministero, prosegue Pasquale, “sono sulla linea dell’avvio delle attività in presenza. Al momento, naturalmente, parliamo di esami. Molti docenti hanno scelto la linea della prudenza, preferendo rimanere online. Siamo nel pieno della seconda ondata con il rischio che ne parta una terza, ora c’è la campagna vaccinale e non possiamo fare passi falsi. Gli studenti sono collaborativi, ma sentono anche di dover essere prudenti”.
Sono membri della Commissione Paritetica del Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia Noemi Pollola, Manuel Di Donna, Antonino Esposito, membri di ASMed, che illustrano altre proposte che, dal breve al lungo periodo, sono in gioco per rendere la Scuola ancora più all’avanguardia e a misura di studente. “Siamo felici che la nostra proposta sulla campagna vaccinale sia stata prontamente accolta – è il commento di Noemi, anche Consigliera di Dipartimento – e ringraziamo la Scuola e la professoressa Triassi”. Intanto, “c’è un’altra proposta che abbiamo avanzato e che riguarda l’ampliamento del numero di sedute di laurea. Ne abbiamo a marzo, luglio e ottobre. Vorremmo portarle a quattro o cinque, includendo quindi maggio e dicembre”. L’esigenza “è permettere agli studenti di laurearsi subito al termine degli esami. Chi conclude l’ultimo esame ad ottobre, ad esempio, dovrebbe aspettare marzo. Invece, inserendo dicembre, si potrebbe colmare questo gap. Adesso che la nostra laurea è abilitante, l’accoglimento di questa proposta ci consentirebbe di guadagnare mesi in campo lavorativo”. Un miglioramento dell’esperienza di studio dei colleghi di Medicina potrebbe passare anche per le ADE, le Attività didattiche elettive che forniscono crediti per laurea, “con un ampliamento del numero e una rimodulazione del meccanismo di prenotazione. Vertono su argomenti extra-curriculari, ma relativi ai programmi svolti durante l’anno, di cui offrono un approfondimento. L’ADE di Farmacologia, ad esempio, si è concentrata sui farmaci per il Covid”. Quest’anno “è stato eliminato il limite di iscritti massimo per ADE. Per il prossimo anno accademico, proponiamo di aumentare il numero di queste attività piuttosto che di studenti partecipanti, affinché mantengano un alto valore formativo, vertendo spesso su aspetti pratici della Medicina”. “Mi sono impegnato molto per la creazione di una piattaforma utilizzabile per la prenotazione delle ADE, alternativa a docenti.unina – prosegue Manuel, anche Consigliere di Dipartimento – Avevo proposto un bot di Telegram, che al momento è anche esistente, ma non impiegato. È un tema sul quale dovremo tornare”. Altro discorso in fase di riapertura “riguarda l’installazione di dispenser di acqua potabile al Policlinico. Prima della quarantena avevamo anche cominciato a prendere contatti con alcune aziende. Ora, con grande piacere, la professoressa Triassi ci ha invitato a riprendere in mano la situazione”. ASMed, insieme con l’Associazione Italiana Studenti di Odontoiatria Napoli Federico II, aveva creato “già una linea di borracce con i nostri loghi, a prezzi molto bassi, che per il momento hanno i membri delle due associazioni”. L’informatizzazione è sempre tema caldo: “Inizialmente non c’è stata tanta fiducia nei nuovi supporti informatici, ma poi la situazione è migliorata. Anzi, adesso c’è addirittura qualche professore che reputa lo scritto cartaceo obsoleto – prosegue Antonino – Però è fondamentale continuare a formarsi in questa direzione. Anche quando si potrà tornare in presenza senza più alcun problema, e io non credo che avverrà prima di un paio d’anni, l’integrazione con il digitale sarà utilissima”. Nell’ottica di un lavoro sinergico con la Scuola, “si cercherà di incrementare ancora di più la nostra formazione pratica. Vorremmo essere visti non solo come studenti, ma soprattutto come dei futuri medici. I nostri programmi di studio sono ultra-specialistici e spesso ridondanti. Quello che ci servirebbe, invece, è un maggior numero di crediti dedicati alla formazione nei reparti”. Dare più spazio alla pratica significherebbe “ridurre le ore dedicate alla teoria e questo implicherebbe una riformulazione dei programmi che, naturalmente, non toglierebbe nulla alla nostra preparazione teorica”. Trascorrere più tempo al Policlinico “richiederà anche una rimodulazione degli spazi per gli studenti, una mensa più efficiente. Ma parliamo di questioni che si dipaneranno davvero sul lungo periodo. Immaginiamo la Scuola del futuro come un vero e proprio campus. A volte ci sentiamo un po’ ospiti dell’azienda ospedaliera che è, nel contempo, università e ospedale”. “Tutte queste proposte sono in divenire – conclude Simone Magelli, Consigliere di Scuola – e speriamo che possano presto avviarsi a diventare realtà. Al momento siamo felici della nostra più grande conquista, relativa alla campagna vaccinale”.
Carol Simeoli

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