Casi di studio, premi di marketing e business game avvicinano gli studenti alle aziende

“Le imprese sono alla ricerca di talenti nelle Università Italiane. Le finalità del mio corso, come per gli altri del MeMI (Magistrale in Marketing e Management internazionale), sono innanzitutto quelle di sviluppare forti relazioni con le imprese. Si può parlare di relazioni ‘win-win-win’, dove si vince in tre, perché consentono da un lato di lavorare per lo studente per offrire opportunità professionali, dall’altro di creare valore per le imprese e infine per l’Ateneo che facilita la scelta di persone formate e professionalizzate, capaci di gestire strategicamente ed operativamente processi di marketing in imprese di successo”, afferma il prof. Marcello Risitano che insegna Brand and Retail Management. Negli ultimi mesi, ricorda, diversi laureati “sono stati selezionati e scelti da imprese come Original Marines, Leroy Merlin, Decathlon, Fineco Bank per occuparsi di attività di marketing e distribuzione commerciale”.
Sono questi alcuni dei nomi di aziende leader con cui i ragazzi hanno la possibilità di lavorare sia durante il corso che nello sviluppo della tesi di laurea. “Quest’anno durante le lezioni abbiamo ospitato una squadra di manager della Ab InBev, azienda che gestisce il brand Corona, per una testimonianza sulla gestione di questa importante impresa, leader mondiale di settore, illustrando anche le loro attività di sostenibilità ambientale. I rapporti con questa azienda, così come con altre, sono molto stretti e proficui e loro credono molto nel nostro Ateneo”.
Sempre con Corona, va citato il premio al quale stanno partecipando alcuni ragazzi del prof. Risitano: Premio Corona X Parley, progetto di Corporate Social Responsability presentato in tre Università italiane: Bocconi, IULM e Parthenope, unica del Sud Italia. “L’obiettivo dei ragazzi, divisi in 26 gruppi da tre persone, è quello di strutturare un piano di marketing per attivare azioni per la sostenibilità e la difesa degli oceani, che siano poi promosse dal brand Corona. Quindi si simula un business game in cui si ha un budget a disposizione per strutturare un piano in cui si determinano una serie di attività – ad esempio, la scelta di location specifiche per eventi, testimonial – in modo da sviluppare anche la loro capacità di gestire in maniera creativa il budget. I vincitori presenteranno l’idea ai Direttori Marketing e Commerciale dell’azienda!”. Lo scopo: “stimolare i ragazzi a far venir fuori le loro capacità e quindi costruire durante i due anni di Corso opportunità e progetti che tirino fuori il meglio di loro e li mettano in contatto con il mondo delle imprese. In questo modo si dà agli studenti una chiara visione di quella che è l’impresa nella realtà ed in più, e questo capita molto spesso, si offre loro un’opportunità di lavoro. Ad esempio, di recente sono stato contattato da Calzedonia che cercava opportunità per selezionare studenti del Memi. Proprio con questo brand, stiamo organizzando un’iniziativa nel prossimo semestre”.
Altro progetto al quale sta lavorando un gruppo di studenti è quello del Premio della Società Italiana Marketing sul caso Trenitalia: “La Società Italiana Marketing, nata nel 2005, ha acquisito tra le sue attività il vecchio Premio Philip Morris e porta avanti questo concorso, ormai trentennale, nel quale viene chiesto alle università italiane di fare misurare i propri studenti su casi reali. Negli anni possiamo citare i casi Rai, Star, Enel, Bnl, NatGeo mentre per questa edizione si lavora sul caso Frecciarossa, sempre alla ricerca di giovani talentuosi”.
Ancora, vanno ricordate le possibilità offerte ai giovani meritevoli di sviluppare la loro tesi di laurea in maniera originale, attraverso due canali: lo studio di un caso di impresa o la ricerca di marketing con intervista ai consumatori. “Proprio in questi giorni si sono chiusi i termini per chiedere la tesi su un caso di impresa. Ormai da anni offro agli studenti virtuosi, cioè con una media superiore al 28/30, la possibilità di sviluppare la tesi lavorando su un caso d’impresa originale, sfruttando il nostro network di relazioni anche per interviste ai manager. In questo modo i laureandi iniziano a costruirsi delle relazioni professionali e sviluppano una tesi originale. Un’altra possibilità, inoltre, è quella della ricerca di campo per la raccolta di dati primari. Lo scopo è individuare cosa pensano i consumatori relativamente a determinati brand presenti sul mercato in diversi settori. Si tratta di un lavoro sicuramente impegnativo, approcciarsi ad un questionario non è per nulla facile, ma può creare importanti contatti con le aziende del settore di riferimento”, conclude il prof. Risitano.
Valentina Orellana
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