L’Open week: un’occasione per vivere da diplomandi l’Università

È alla sua tredicesima edizione, accoglie cinquecento studenti al giorno e più di tremila partecipanti in totale, l’Open week, settimana dedicata all’orientamento per le aspiranti matricole del Suor Orsola Benincasa. “Nonostante il numero dei partecipanti durante gli anni sia aumentato repentinamente – racconta la prof.ssa Paola Villani – la nostra iniziativa continua a fondarsi su un’organizzazione accurata e impegnativa”. È un momento “prezioso per gli studenti, che ingloba lezioni dimostrative, attività laboratoriali, simulazioni dei test d’ingresso e percorsi di orientamento tematici”. 
Il programma della settimana (dal 18 al 22 febbraio) prevede l’accoglienza degli studenti, l’illustrazione dell’offerta formativa di Ateneo e lo svolgimento di 70 attività inerenti ai vari Corsi di Laurea. Gli interessati potranno scegliere una o più giornate e poi compilare una scheda di adesione – da consegnare entro il 13 febbraio all’Ufficio Orientamento e Tutorato di Ateneo – con le attività preferite a cui desiderano partecipare. 
Le novità di quest’anno: “La formula funziona, quindi il programma è rimasto immutato, mentre si sono rinnovati gli argomenti delle lezioni che non sono più meramente introduttive, ma vere e proprie giornate universitarie, dove ci si immerge nel vivo dei programmi”. Le attività tratteranno temi contemporanei e molto discussi come “i social, i reati informatici, per riuscire a responsabilizzare i ragazzi, futuri maggiorenni, e per gestire nel modo giusto gli strumenti che hanno a disposizione; ma anche problemi legati all’attualità, all’immigrazione; o, ancora, riguarderanno l’arte, il mondo delle emozioni, affinché si acquisisca una maggiore padronanza di se stessi nel rapporto con il proprio corpo e con gli altri”. I laboratori, però, rappresentano il punto di forza dell’evento e rimangono le esperienze più gradite dalla maggior parte degli studenti: “Tutti avranno modo di visitare la web radio, il centro Scienza Nuova, i laboratori di restauro, per cominciare a familiarizzare con i nostri spazi e provare da subito il gusto che riserva il lavoro pratico”.
Il passaggio all’università implica un nuovo modo di affrontare lo studio e proprio per questo il salto tra liceo e università può sembrare insormontabile, ma, secondo la docente, “non esiste un taglio netto tra le due esperienze. L’importante è impegnarsi e non perdere mai la fiducia in se stessi. I ragazzi che arrivano da noi sono inizialmente impacciati e molti timidi, ma poi si tranquillizzano e riescono ad interagire bene durante le attività, perché da subito i docenti li spronano alla partecipazione attiva, a porre domande, a non temere di sbagliare. Il problema di fondo delle matricole rimane l’inadeguata organizzazione della vita universitaria. L’Open Week è proprio l’occasione giusta per imparare da subito a gestire questa nuova realtà e per eliminare ogni perplessità, quindi invito tutti a partecipare e a sfruttarla al massimo”. 
Francesca Corato
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