“Chiedere aiuto ai tutor, una valida alternativa all’abbandono”

“Presupposto essenziale per ogni matricola è arrivare alla nostra Facoltà con una buona cultura di base. Gli studenti del liceo classico e scientifico sono avvantaggiati dall’abitudine ad uno studio costante e dispendioso. Al contempo, gli istituti tecnici forniscono quella concretezza che serve ad adattarsi in più situazioni”, afferma il prof. Francesco Santoni, docente di Diritto del Lavoro e delegato all’orientamento della Facoltà. Aspettative che nell’impatto con l’università acquistano concretezza e rischiano di restare disattese: “I ragazzi di oggi sono molto più curiosi e vivaci e cercano stimoli sempre nuovi che spesso non vengono colti dall’ambiente universitario. Nel prossimo anno accademico bisognerà rafforzare il rapporto tra professori e studenti attraverso una serie di iniziative concernenti proprio l’orientamento in entrata”. Punto di riferimento per le matricole: “lo sportello orientamento che è al servizio degli studenti che non sappiano trovare risposta alle domande. Siamo qui, in via Porta di Massa, per chiarire ogni dubbio, anche quello che può sembrare banale, perché nei primi mesi non bisogna tralasciare nulla, occorre sfruttare al meglio tutte le risorse che la Facoltà può offrire. A settembre poi vi sarà una giornata dedicata all’accoglienza, stiamo definendo gli ultimi dettagli”. Ma quali sono le peculiarità che debbono avere i neo iscritti? “Capacità critica, spirito di adattamento e diligenza sono le caratteristiche primarie per riuscire al meglio negli studi. Gli studenti, pur avendo più conoscenze rispetto al passato, hanno una capacità di concentrazione minore che distoglie il pensiero e fa perdere di vista le cose primarie. Una buona matricola incomincia con l’inserirsi attraverso la frequenza dei corsi, una risorsa che non andrebbe sottovalutata”. Quindi qual è lo studente che riesce meglio? “Quello che viene a lezione per imparare, impegnandosi successivamente in uno studio costante. E’ a lezione che il linguaggio giuridico prende forma e diventa familiare, in quest’ambiente si incontrano tanti colleghi ed è fondamentale creare un gruppo per non studiare da soli. Dopodiché occorre affiancare alla teoria la pratica: la riuscita negli studi dipende da quanto gli studenti sappiano guardare la realtà che li circonda, riconducendola al diritto e agli istituti studiati”. Ciò non impedisce di trovare sul proprio cammino tante difficoltà. Come si riesce a superarle? “Gli studenti si bloccano di fronte a voti bassi e bocciature creando una sudditanza psicologica nei confronti di alcune materie. Suggerisco di affrontare fin da subito i due step più importanti, Costituzionale e Privato, in modo da avere la strada aperta verso altre discipline, senza perdite di tempo inutili e scoraggianti. Il 30% degli studenti abbandona gli studi già dal primo semestre, senza sperimentarsi oltre. Chiedere aiuto ai nostri tutor o professori potrebbe essere una valida alternativa all’abbandono, abbiamo potenziato questo settore, eppure solo pochi studenti ne usufruiscono davvero”. Quali sono gli sbocchi occupazionali? Cosa ci si deve aspettare nel post laurea? “Il mercato del lavoro è alquanto stazionario e le 3 professioni forensi non possono contenere tutta la mole degli studenti laureati. Tra 2000 ragazzi che si laureano mediamente ogni anno, ci sarà qualcuno che farà il notaio o il magistrato, tentando concorsi sempre più severi e inaccessibili; altri cominceranno la pratica di avvocato, ma occorre tanta buona volontà a causa dei tempi lunghi. Tutti gli altri dovranno trovare un’occupazione presso imprese, nel settore sociale o commerciale, e, dove sia possibile, nella Pubblica Amministrazione”. Ultima constatazione: “Le aspiranti matricole non debbono dimenticare che gli studi giuridici sono di prestigio e che i laureati alla Federico II riescono bene”. Fino a ricoprire le più alte cariche dello Stato! “Hanno preso il via dalla nostra Facoltà ben tre Presidenti della Repubblica: Porzio, Leone e Napolitano; numerosi Presidenti della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione, ministri, componenti delle autorità garanti”. 
(Su.Lu)
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