È da tempo che gira voce per i corridoi de L’Orientale della chiusura della Biblioteca al IV piano di Palazzo Giusso, voce che nelle ultime settimane di ottobre si materializza sempre più rapidamente in un clima di malcontento generale. “È una problematica che sta a cuore a tutti gli studenti de L’Orientale, e non solo a quelli che frequentano i corsi in questa sede, per una questione di principio: da un giorno all’altro verrà a mancare una Sezione storica dell’Università”, afferma Sara Buonocore, laureanda del Corso di Laurea Magistrale in Lingue e Letterature Europee e Americane. “Le cose stanno procedendo molto velocemente. I responsabili hanno intenzione di ridurre gli orari di apertura al pubblico creando difficoltà ai ragazzi con i prestiti per poi chiudere definitivamente tra un paio di mesi”. Il perché di questa scelta? “La necessità di conformarsi alla carenza di spazi riqualificando quelli a disposizione. Al quarto piano saranno creati infatti nuovi studi per i docenti e una sala conferenze”. Ma gli studenti s’infervorano: “Non ci sono ragioni che tengano per la chiusura di una Biblioteca, meno che mai in una sede universitaria, in quanto ciò costituirebbe un motivo di enorme disagio per tutta la comunità accademica che accede ai fondi bibliografici, docenti compresi”, fa presente Gianluigi Di Razza, studente di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. “Tutto il materiale sarà spostato, non si sa ancora dove, e dovrebbe rimanere a disposizione degli studenti. Ma temiamo che molti libri vadano persi durante il trasloco, per non parlare del tempo che ci vorrà per ricollocare i volumi, durante il quale ovviamente non saranno consultabili. Nella nostra Università gli spazi dovrebbero aumentare, non diminuire. Avevamo pensato anche di raccogliere le nostre firme, ma supponiamo che sia già troppo tardi”, conclude la collega Lorenza Caricchia.