Ci si specializza anche in Agopuntura nei corsi Master di Medicina

Sono ancora aperte le iscrizioni ai Master organizzati dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia del Federico II: Chirurgia Artroscopica, Osteopatia, Chirurgia protesica dell’anca e del ginocchio, Agopuntura nelle patologie muscolo-scheletriche. “Sono tutti Master di II livello, ai quali si può aderire previa Laurea in Medicina e Chirurgia,  tranne quello in Osteopatia – spiega il dott. Bruno Corrado, del Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Ortopediche, Traumatologiche ed Emergenze – Quest’ultimo è aperto anche a candidati in possesso di lauree triennali, esempio Tecniche Ortopediche, Scienze Motorie, Fisioterapia”. 
La novità è senz’altro rappresentata dal Master in Agopuntura nelle patologie muscolo-scheletriche,  coordinato dal prof. Ezio Maria Corrado, Direttore del Dipartimento. “L’agopuntura è una delle tecniche terapeutiche della Medicina Tradizionale Cinese e all’interno di questa si è sviluppata dalla sua origine ai nostri giorni – spiega il professore – Essa si fonda su discipline molto simili a quelle della Biomedicina occidentale, ma strutturalmente differenti, perché elaborate in un contesto culturale diverso e in epoca pre-scientifica. Infatti, non esistono basi certe circa i benefici di tale terapia. Esiste una geografia delle zone del corpo da pungere e gli aghi, inseriti in profondità in determinati punti, dirottano le vie del dolore portando a un rapido beneficio. Bisogna fare attenzione al fatto che questa  cura non guarisce le malattie, ma va ad agire sulle vie sensitive del dolore, facendolo diminuire. Tra le principali applicazioni dell’agopuntura figurano senz’altro le patologie muscolo-scheletriche, nelle quali questa terapia, se praticata correttamente, ha dimostrato un’elevata efficacia”. Anche in Italia, dove sopravvivono ancora molti preconcetti riguardo all’agopuntura, è attualmente in corso di valutazione il riconoscimento di questa disciplina quale metodica terapeutica della medicina convenzionale, come già si è verificato in altri paesi dell’Unione Europea. “Naturalmente, i ciarlatani sono molti. Per questo motivo è necessario acquisire le giuste competenze e metterle poi a disposizione dei pazienti. Presso la nostra struttura universitaria è già attivo un ambulatorio, all’interno del quale si pratica con successo la terapia, in base ai diversi tipi di sintomatologia che i pazienti presentano”, sottolinea il prof. Corrado.  
Una carrellata sugli obiettivi formativi degli altri Master. Chirurgia artroscopica si propone come obiettivo principale quello di favorire la conoscenza delle tecniche diagnostiche artroscopiche di tutte le articolazioni bersaglio e delle tecniche chirurgiche artroscopiche, ma anche la fisiopatologia delle lesioni articolari, la diagnostica clinica, la diagnostica per immagini e le metodiche riabilitative delle articolazioni di studio. I partecipanti acquisiranno le competenze necessarie per l’utilizzo di una tecnica diagnostico-chirurgica, che ha permesso di interpretare molti dei quadri clinici, incomprensibili in un recente passato. Il corso sarà di 1500 ore, pari a 60 crediti formativi. Osteopatia fornisce un tipo di formazione adatta a chi si occupa del riequilibrio fisico-psichico della persona attraverso metodi diagnostici e terapeutici, comuni alla Medicina Ufficiale per ciò che riguarda concetti di base di neurofisiologia e di anatomia umana normale. La differenza della Scienza Osteopatica sta nell’uso differente che essa fa di questi comuni concetti, sia nell’approccio diagnostico che in quello terapeutico, in quanto essi sono sempre di tipo manuale. La didattica prevede (oltre alla consueta lezione frontale) lezioni di addestramento pratico, lavoro di gruppo, esperienze pratiche guidate, training con sussidi didattici informatici, attività professionalizzante e tirocinio. Anche questo Master avrà la durata complessiva di un anno, alla fine del quale il candidato dovrà superare una prova finale. Chirurgia protesica dell’anca e del ginocchio ha come obiettivo la conoscenza dell’approccio diagnostico delle patologie dell’anca e del ginocchio, per le quali è indicato un intervento di artroprotesi, e delle relative tecniche chirurgiche di impianto terapeutico per i pazienti candidati ad un intervento di artroprotesi. 
Anna Maria Possidente
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