Come una tesi di laurea diventa un libro di successo: Viola racconta ‘Camorra Ink’

Viola Scotto di Santolo, 28 anni, è una ex studentessa del Suor Orsola, laureata in Scienze della Comunicazione nel 2013, che ha sempre inseguito la sua grande passione: scrivere. Collabora con diversi giornali, si interessa di cronaca e attualità, ha pubblicato un romanzo autobiografico (‘Il verso della rana’), ma il suo successo è legato al saggio ‘Camorra Ink’, che tratta la figura del camorrista e di come è cambiata la sua considerazione nel tempo. Un testo nato tra le mura dell’università: “Dovevo preparare la tesi e inizialmente avevo tutta un’altra idea sull’argomento da trattare. Poi, invece, dopo aver letto alcuni miei scritti che riguardavano Napoli, il professore Isaia Sales, docente di Storia delle mafie e di Criminologia, autore di vari libri anticamorra, mi ha assegnato una tesi sulla letteratura e la camorra. Non ero molto entusiasta, avrei dovuto leggere una montagna di libri, poi però mi sono appassionata. Mi si è aperto un mondo e ho compreso diversi meccanismi della piccola e grande criminalità ma non solo, ho scoperto anche particolari sulla storia di Napoli. In apertura della mia tesi ho sottolineato come prima di allora vedevo la mia città con un occhio più infantile. Ora invece mi sento molto più consapevole e informata”, racconta Viola. Dalla tesi al libro: “Nella tesi ho citato tantissimi scrittori che avevano contatti con il mio relatore, poi li ho conosciuti di persona. Hanno apprezzato molto il mio lavoro tanto da volerlo tramutare in un libro, fino a che, nel 2018, il giornalista Attilio Bolzoni mi ha chiesto di scrivere un articolo su la Repubblica. Il testo è stato notato da una casa editrice siciliana che mi ha proposto di realizzare un saggio. Così, dopo un intenso lavoro di editing, ho pubblicato Camorra Ink”.
Il cambio di rotta della sua tesi ha segnato una rosea conclusione del suo percorso accademico che in generale è stato interessante e sereno dal primo momento, anche perché Viola era decisa nel voler studiare la Comunicazione: “Come in tutti i percorsi universitari ci sono stati esami difficili e altri meno, ma non mi sono mai fatta spaventare e ho sempre ottenuto voti alti. Prima dell’università frequentavo il liceo scientifico ma non eccellevo, poi studiando finalmente ciò che mi piaceva, quindi la comunicazione, sono andata avanti in maniera appassionata e ho raggiunto tutti i miei obiettivi”.
Il successo di ‘Camorra Ink’ ha riportato Viola (il 4 febbraio) nelle aule del Suor Orsola. Stavolta non più fra i banchi ma come ospite della rassegna “Letteratura, cinema, musica e teatro per raccontare le mafie e la corruzione”, che vedrà, fino al 17 marzo, un alternarsi di incontri con registi, scrittori e artisti. “Ho presentato ‘Camorra Ink’ cercando di far arrivare al pubblico un messaggio preciso: la lettura è importante, è un’arma contro l’ingiustizia e non solo un modo per combattere la criminalità. Dobbiamo conoscere per scegliere con consapevolezza e non lasciare all’altro la responsabilità di farlo anche per noi”, conclude Viola che a breve darà alle stampe un’altra pubblicazione.
Francesca Corato
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